Valentino Rossi, quella curiosità mai sopita: sentite cosa lo stuzzica ancora

Valentino Rossi ha deciso di lanciarsi al volante delle auto GT al termine della sua carriera in moto. Ecco cosa ha raccontato del suo test con la F1.

Valentino Rossi è stato ospite della trasmissione “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli e ha spiegato di quando fu vicino all’approdo in F1 dopo i test con la Ferrari. Il Dottore era al top della forma, dopo aver conquistato ben 7 titoli iridati. Dopo i due riconoscimenti in Aprilia, in 125 e 250, e il 3 con la Honda in top class, il #46 si era confermato per due volte sul tetto del mondo anche in sella alla Yamaha.

Valentino Rossi (Ansa Foto)
Valentino Rossi (Ansa Foto)

Il centauro di Tavullia ha sempre avuto una grandissima passione per i motori in generale. Da bambino aveva provato anche i kart, prima di lanciarsi in modo convinto sulle minimoto. Mai scelta fu più azzeccata perché, di fondo, Rossi ha trasformato la MotoGP in una categoria seguitissima a livello mondiale, diventandone una vera leggenda. La stessa cosa non sarebbe accaduta in F1, dove la Scuderia Ferrari ha sempre avuto un impatto superiore rispetto a i piloti.

In ogni caso, parallelamente, alla sua attività sulle due ruote, il Dottore ha sempre mantenuto vivo l’interesse per le auto, svolgendo diversi Rally e divertendosi in test drive. Immaginare il #46 su una monoposto della categoria regina del Motorsport ha dell’incredibile oggi, ma nel periodo 2004-2006 era più di un semplice sogno di fantasia. Valentino aveva la fama del pilota insaziabile, sempre pronto a mettersi in gioco. Una caratteristica che ha conservato ancora oggi, dedicandosi alle sfide del campionato Fanatec GT.

In ogni caso dopo i primi successi in Yamaha, il Dottore si guardò intorno in cerca di nuove esperienze, ricevendo la telefonata di Stefano Domenicali. L’attuale CEO della Formula 1, a quei tempi in Ferrari, chiese al Dottore di fare test al volante delle dominanti monoposto dell’era Schumacher. Secondo voi Rossi perse l’occasione di testare un bolide di F1? Si fiondò a Fiorano per provare la Rossa.

Rossi sulla Rossa

Il centauri di Tavullia andò a Fiorano a provare la macchina e, sotto gli occhi vigili della squadra test capitanata dall’ing. Mazzola, girò sotto il minuto. “A quei tempi i meccanici facevano le scommesse: ‘girerà sopra o sotto al minuto?’ dicevano. E lo fecero anche con me. Girai in 59.1, quindi sotto al minuto – ha confessato il nove volte iridato – Allora continuammo. (Domenicali) mi disse:La riproviamo anche un’altra volta’, così andai al Mugello”.

I tempi di Valentino lasciarono senza parole anche Michael Schumacher. Quest’ultimo aveva un fiuto incredibile per i giovani driver e si rese conto che, con qualche opportuno consiglio, avrebbe potuto volare. “Feci poi un test vero a Valencia. Lì ho dovuto scegliere – ha continuato Valentino Rossi – la possibilità era di provare in Formula 1. Non avrei corso subito con la Ferrari, ma avrei iniziato con il ‘team B’, avrei iniziato con la Minardi”.

Il team di Faenza è diventato poi Toro Rosso, essendo lo junior team della Red Bull Racing. Il Dottore fu tentato di passare alla categoria regina del Motorsport. John Surtees è stato l’unico pilota della storia ad aver vinto il titolo iridato sia nel Motomondiale che in Formula 1. Il centauro avrebbe potuto seguire le orme dell’ex pilota della Ferrari, ma decise di rimanere in MotoGP.

La scelta di Valentino Rossi

Il programma era stabilito. Valentino avrebbe esordito in Minardi per farsi le ossa. Bastava solo una risposta affermativa. “Successivamente, se fossi stato abbastanza veloce, avrei fatto il salto in Ferrari. Ma era tutto da vedere. Era la fine del 2006, avevo 27 anni, però non mi sentivo pronto a smettere con le moto. Sapevo di poter ancora vincere con le moto. La prima passione era per le moto”, ha analizzato Vale. Che Ferrari ha Valentino Rossi? Ecco la sua Rossa preferita.

Ho fatto benissimo – ha sancito il campione – è rimasta la curiosità. Non so cosa avrei potuto fare. Sono rimasto in moto, ho vinto altri due Mondiali, tante altre gare bellissime, tipo Laguna Seca con Stoner o Barcellona con Lorenzo. Gare iconiche della mia carriera”. Rossi ha scelto, solo dopo aver chiuso con la MotoGP nel 2021, di seguire la passione delle quattro ruote, ma nel campionato più adatto a lui. In pista nel GT ha trovato la quadra, perché è meno rischioso dei Rally ed è il suo habitat naturale.

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