La Ferrari ha preso la sua decisione: ecco come risollevare la stagione

In casa Ferrari non c’è intenzione di mollare, e per il 2023 sono in arrivo tanti sviluppi. Tutto è pronto a cambiare per il futuro.

La Ferrari è in una situazione disarmante, con la SF-23 che non ha affatto rispecchiato sulla pista quelli che erano i dati emersi in galleria del vento ed al simulatore. L’inverno era stato ricchissimo di proclami, con il CEO Benedetto Vigna che, nel giorno della presentazione, si era lasciato andare dicendo che questa sarebbe stata la Rossa più veloce di sempre.

Ferrari SF-23 (ANSA)
Ferrari SF-23 si continua con gli sviluppi (ANSA)

I numeri sono però impietosi, e descrivono un momento nero, nel quale la nuova macchina sta facendo molto peggio della sua progenitrice. Questo discorso non è valido soltanto per i risultati sportivi, ma anche per ciò che riguarda il confronto con i tempi dello scorso anno. La Red Bull di Jeddah è rimasta in linea con le prestazioni del 2022 nonostante un regolamento che ha peggiorato le monoposto da alcuni punti di vista, mentre la SF-23 è precipitata, perdendo un secondo al giro.

L’andazzo ormai è chiaro, ed è logico pensare al fatto che la RB19 cannibalizzerà questo mondiale, lasciando Aston Martin, Mercedes e Ferrari a competere per una seconda posizione tra i costruttori che, a conti fatti, non interessa poi così tanto ai fan. A Maranello è ora tempo di prendere decisioni importanti, anche se la strada per risalire sarà molto lunga.

David Sanchez se n’è andato in direzione McLaren, ed anche la posizione di Enrico Cardile non è poi così solida, ma vedendo ciò che ha partorito non potrebbe essere altrimenti. Nel frattempo, pare che le prime decisioni siano state prese, nella speranza che portino a qualche effetto nel breve periodo.

Ferrari, lo sviluppo della SF-23 non verrà bloccato

La Ferrari non abbandonerà il progetto della SF-23, e continuerà a svilupparlo nel tentativo di rimettere in piedi una stagione che sin qui è stata disgraziata. A riportarlo è “Motorsport.com“, che ha assicurato che ci saranno importanti sviluppi che arriveranno già dalle prossime gare.

Sulla Rossa non dovrebbero esserci grandi aggiornamenti in Australia, dove si correrà tra una settimana, proprio sulla pista che lo scorso anno vide dominare Charles Leclerc e che fu una mera illusione. Dopo Melbourne ci sarà una pausa di quasi un mese, visto che l’annullamento del Gran Premio di Cina porterà le monoposto a riposare dal 2 al 28 di aprile, giorno delle prime prove libere del GP di Azerbaijan.

Si tratterà di un periodo di tempo molto lungo, nel quale provare a capire quali sono i difetti di questa Ferrari e cercare di correggerli, almeno per tornare sul podio e riguadagnare la posizione di seconda forza. Un aspetto poco indagato, ma che potrebbe aver fatto la differenza, potrebbero essere le nuove gomme Pirelli.

Per il 2023, il costruttore milanese ha irrobustito le coperture anteriori per ridurre il sottosterzo che si era visto lo scorso anno, ma è evidente che tutte le squadre, eccetto la Red Bull ed anche l’Aston Martin, ci hanno capito ben poco. Il tempo a disposizione ormai è davvero ridotto.

Rivoluzione totale ed in direzione Red Bull per il 2024

La Ferrari non adotterà la tattica della Mercedes per il 2023, ma è ormai quasi ufficiale che per la prossima stagione il cambiameto sarà epocale. Sempre secondo “Motorsport.com” infatti, la Rossa del 2024 andrà ad abbandonare il concetto aerodinamico attuale, con le vasche nelle pance, per seguire la forma della Red Bull, facendo di fatto ciò che è stato scelto dall’Aston Martin.

Si passerà a delle fiancate che riproducono l’effetto Coanda, portando i flussi verso il fondo, ed è logico che non c’era null’altro da fare se non pensare di cambiare tutto. Ovviamente, questa non può essere presa come una strada sicuramente vincente, visto che quando ci si adegua al progetto di un’altra squadra, difficilmente la si riesce a battere.

F1 Ferrari e Red Bull (ANSA)
F1 Ferrari e Red Bull molto lontane sul passo (ANSA)

La conferma arriva dall’Aston Martin, che pur avendo ripreso in gran parte il concept della Red Bull si becca pur sempre mezzo secondo in qualifica ed un secondo al giro in gara, un’eternità nel motorsport. A questo punto, ci sarà tanto da fare all’interno della Gestione Sportiva, ma è chiaro che prima c’è da salvare un 2023 che è partito male e che non può finire ancora peggio.

Impostazioni privacy