Furti auto, i ladri hanno una nuova tecnica: ecco lo stratagemma

I furti di auto sono tornati a livelli pre pandemici. I malviventi si sono inventati un nuovo metodo per fregare gli automobilisti.

Il dato sui furti di auto in Italia è tornato ad essere sconcertante. Se negli anni precedenti i ladri si erano limitati a causa delle misure adottate dal governo per frenare i contagi da Covid-19, oggi è riscoppiato il boom di colpi. In alcune regioni, come Campania, Lazio, Puglia e Lombardia le statistiche iniziano ad essere preoccupati e riguardano anche le nuove auto elettriche e ibride.

Ladri auto (Adobe Stock)
Ladri auto (Adobe Stock)

I rapinatori puntano, principalmente, i SUV. Il segmento sta diventando sempre più popolare e, di conseguenza, preso di mira dai marioli. Nelle più grandi città italiane la situazione è, completamente, sfuggita di mano. Vi sono furti di continuo e le pattuglie in strada non sono mai abbastanza. Occorrerebbe un controllo più serrato, specialmente in quelle zone dove i malviventi sanno di poter trovare terreno fertile. Chi è il benzinaio più caro d’Italia? Ecco dove si trova.

Vi sono numerose tecniche per portare a casa il bottino. L’ultimo stratagemma usato è risultato molto efficace. Si chiama la tecnica del trenino e, senza attirare troppo l’attenzione, consente di ultimare il furto in tempi rapidi. Purtroppo è capitato a tantissimi di lasciare l’auto parcheggiata sulle strisce o in un area non custodita e non trovarla più. La sensazione è molto spiacevole e, in alcuni casi, limitante per chi lavora in modo onesto proprio grazie alla propria amica a quattroruote.

Furti auto, ecco la tecnica del trenino

Il funzionamento è semplice: i ladri attenzionano una vettura in particolare, la seguono per capire dove questa viene lasciata più a lungo. Tutto è fatto per studiare il colpo nei minimi dettagli e per avere più tempo a disposizione per effettuare l’operazione di furto. I ladri agiscono nelle ore serali o notturne. L’auto da rubare viene trainata mediante un altro veicolo. Quali sono le auto a benzina meno care? Ci sono delle sorprese.

Il ladro con poche e semplici operazioni riesce a spingere la vettura rubata dalla propria posizione privilegiata, senza nemmeno dover più impegnarsi per scassinare l’auto da rubare. Pur essendo attivo il bloccasterzo e il blocca freno l’auto riesce ad essere trainata. Il malvivente non deve nemmeno perder tempo a rimuovere il blocco elettronico, operazione non sempre alla portata di tutti.

L’auto viene spostata, come se fosse in panne o non funzionasse. L’operazione viene effettuata anche per i motorini. Oramai vengono caricati, letteralmente, e portati via. Una operazione veloce e che non attira, necessariamente, l’attenzione. Il consiglio è cercare di parcheggiare la vettura in un luogo al sicuro, magari in un parcheggio custodito. Vi sono anche strade dove vi sono telecamere, come quelle davanti alle banche o altri esercizi commerciali.

Questo aspetto può essere un deterrente. Se parcheggerete l’auto in una zona buia, dove passano pochi passante il rischio di furto è, decisamente, più elevato. Solo un garage blindato e con telecamere, oramai, può far stare sereni. Qualsiasi altro trucco, difficilmente, funziona. I ladri di quest’epoca sono anche esperti di elettronica ed informatica e sono in grado aprire le vetture con delle chiavi hi-tech. La clonazione sta prendendo sempre più piede, ma vi suggeriamo di installare all’interno o sotto la vostra auto un microchip geolocalizzatore, tramite il quale si può sapere dove si trova l’auto e quindi dove è stata trasportata dai ladri.

Le vetture sono, velocemente, vendute ad un mercato parallelo estero oppure “spogliate” di tutti i pezzi. Quindi occorre anche arrivare con il giusto timing, altrimenti non troverete la stessa auto di prima o non la troverete affatto. I ladri, solitamente, portano i veicoli subito all’estero. Le vetture, in alternativa, vengono smontate e rivendute a pezzi. Si tratta di un business sempre florido, specialmente nelle fasi di maggiori crisi economiche come ora.

Impostazioni privacy