F1, la Ferrari è senza speranza? Arriva la sentenza di Vasseur

Il neo team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha rilasciato delle dichiarazioni eloquenti sugli obiettivi della Rossa nel 2023.

La Ferrari non ha esordito con il piede giusto la stagione 2023, dopo i grandi proclami di inizio anno. L’auto avrebbe dovuto essere una evoluzione della F1-75, senza più problemi tecnici. Le responsabilità minori le ha proprio Frederic Vasseur. Quest’ultimo è arrivato a Maranello all’inizio del 2023 con la speranza di intraprendere un nuovo corso vincente.

Frederic Vasseur (Ansa)
Frederic Vasseur TP Ferrari (Ansa)

Il tecnico francese si è subito calato alla perfezione nella complicata e pressante situazione, senza fare troppi giri di parole, puntando al titolo. L’ex tecnico dell’Alfa Sauber è consapevole che in Ferrari si deve sempre lottare per il massimo traguardo. Un altro secondo posto ad oltre 200 punti dalla vetta sarebbe considerato un altro fallimento. La Rossa guidata da Mattia Binotto nel 2022 ha racimolato quattro vittorie complessive, partendo forte nella prima parte di campionato.

In Bahrain Charles Leclerc festeggiò con un hat-trick, conquistando la vittoria due anni e mezzo dopo l’ultima volta. In questa annata, invece, il monegasco è stato costretto a fermarsi al giro 41 per un problema tecnico alla centralina. Dopo non aver nemmeno effettuato l’ultimo tentativo in Q3 per una strategia salva pneumatico soft, il pilota con il numero 16 avrebbe solo potuto tenersi stretta la terza posizione. C’è un solo dato positivo ora per la Rossa. 

Il ritmo dei rivali della Red Bull Racing è risultato ineguagliabile. Max Verstappen e Sergio Perez è come se non accusassero alcun degrado di mescole, mentre la Rossa ha fatto una tremenda fatica sulle mescole dure. L’Aston Martin, invece, è cresciuto in modo esponenziale. L’AMR23 sembra l’unico progetto tecnico vicino alla RB19, mentre la SF23 è ancora indietro. Ma quanto tempo ci vorrà?

Ferrari, la previsione di Vasseur

Il francese, dopo la disfatta del Bahrain, non ha in alcun modo voglia di gettare la spugna. “Non ho una sfera di cristallo, ma spero che non ci vorrà troppo tempo”, ha confessato il tecnico a Motorsport. La squadra è coesa, ma la delusione dei piloti è naturale. Leclerc e Sainz speravano di avere un’auto all’altezza del loro talento. Sainz è stato sverniciato dall’Aston Martin in Bahrain che, soli 365 giorni fa, era la settima forza.

Ma chi è l’avversario principale della Rossa, al momento, Aston Martin o Red Bull? “Se guardiamo la prima parte della gara, siamo stati più vicini alla Red Bull che all’Aston Martin. Ma dopo una sola corsa è difficile per valutare i valori in campo, e credo che anche la Mercedes arriverà presto. A Jeddah avremo un’immagine migliore”, ha confessato il team principal della Scuderia a Motorsport.

La Mercedes è sembrata in grande difficoltà, anche senza porpoising, ma hanno in serbo un piano B. Il problema a Maranello è un altro ed è emerso in modo chiaro in Bahrain. “Nelle prove di due settimane fa credo che tutti abbiano giocato molto sulla quantità di benzina e sulla mappatura del motore per nascondere la performance”. Alla fine è emerso lo strapotere tecnico della RB19. Un’auto che in curva e sul dritto è, assolutamente, imprendibile. Ferrari, crollate anche le quote dei bookmaker: fan della Rossa allibiti.

Tutti ci aspettavamo che la Red Bull sarebbe stata più lontana in qualifica, ma alla fine siamo riusciti a restare vicini e così è stato anche al termine del primo stint di gara. Come ho detto prima, le due Red Bull hanno sfruttato molto bene la possibilità di una strategia soft-soft-hard, mentre noi siamo stati costretti alla sequenza soft-hard-hard e questo ci ha condizionati. Ma il primo problema è l’affidabilità, perché su questo fronte dobbiamo arrivare ad avere zero imprevisti”, ha sancito Vasseur.

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