Alonso, i record di un campione indomabile: ora c’è Schumacher nel mirino

Fernando Alonso è come un buon vino rosso d’annata. Più invecchia e più diventa buono. Il suo rendimento all’esordio in Aston Martin è stato da applausi.

Chi avrebbe mai pensato che Alonso si sarebbe ritrovato sul podio del Gran Premio del Bahrain, alle spalle delle due Red Bull Racing? L’Aston Martin aveva concluso la scorsa annata a pari merito con l’Alfa Romeo. Soli 55 punti totali. In un colpo solo in Bahrain la verdona si è portata a casa 23 punti.

Fernando Alonso (Ansa Foto)
Fernando Alonso driver Aston Martin (Ansa Foto)

Per ora sono al secondo posto della graduatoria, ma di fatto sono anche la seconda forza del campionato. Helmut Marko ha provocato i nuovi rivali inglesi, affermando che ieri sul podio c’erano ben 3 RB. L’ex tecnico di Milton Keynes Dan Fallows ha, certamente, dato una spinta determinante al progetto 2023. Luca Furbatto, tecnico italiano ex Toro Rosso, ha fatto il resto. Il risultato è un’auto trasformata, radicalmente, rispetto all’AMR22 guidata da Stroll e Vettel.

Alonso, overtake of the year?

Fernando Alonso, per una volta, sembra essersi trovato al posto giusto al momento giusto. Naturalmente il fenomeno di Oviedo ha davanti due RB19, praticamente, imbattibili. Il ritmo sulle mescole dure del #14, però, ha sorpreso. La verdona ha surclassato, nettamente, la Mercedes e la Ferrari. Il sorpasso a Lewis Hamilton è stato da cineteca, il vero highlight del primo Gran Premio stagionale. Una mossa memorabile contro l’ex teammate e rivale in McLaren.

La gara dell’asturiano è iniziata nel peggiore dei modi, con una toccata inaspettata del compagno di squadra. Lance Stroll è arrivato lungo e ha preso in pieno la posteriore destra di Nando. I due, per fortuna, non hanno riportato danni. Fernando, però, è scivolato subito alle spalle delle due Mercedes. Tutte le battaglie sono state accesissime, sia contro Russell che contro Hamilton.

Alonso si è dovuto sudare il primo podio, compiendo prima una mossa spettacolare per sopravanzare il talento britannico. Alla fine, l’Aston Martin ha vinto la resistenza del suo esperto avversario, per poi puntare anche la SF23 di Sainz. Quest’ultimo sembrava guidare sulle uova e non ha potuto nulla. I due spagnoli hanno lottato con il coltello tra i denti, ma la AMR23 aveva un altro passo.

I record di Fernando

Quest’anno Magic può lottare, anche perché l’Aston Martin sembra destinata a crescere con ulteriori sviluppi. La famiglia Stroll punta al top. Gli investimenti sono stati clamorosi e ora sono già arrivati i primi risultati. A quasi 42 anni Alonso ha dimostrato di mantenere la stessa ambizione e passione di un tempo. La verdona è la vera rivelazione del campionato 2023.

A 41 anni e 7 mesi, per l’esattezza, è tornato sul podio facendo sognare i fan dell’Aston Martin. Il bicampione del mondo ha iniziato la sua carriera in Minardi nel 2001. Briatore fiutò l’affare e lo portò subito in Renault. Dopo i titoli conquistati nel team francese nel 2005 e nel 2006, lo spagnolo è salito sul podio nelle avventure successive con McLaren, Ferrari e, da quando è tornato in F1 nel 2021, anche con Alpine. Ora è arrivato il podio n.99 con la squadra inglese (32 i GP conquistati).

La cifra tonda è alla portata. Fernando non vince una corsa da 3585 giorni. L’ultimo trionfo è arrivato al volante della Ferrari F138 nel GP di Spagna 2013. Avrebbe del clamoroso un successo in questa annata, ma sognare è lecito. Nessuno ci è riuscito a dieci anni di distanza dall’ultima volta. Per ora Fernando è il 19° pilota più anziano a salire sul podio. Un over 40 non calcava un gradino del podio dalle mitiche gesta di Nigel Mansell. Il primo dei 99 podi per Alonso arrivò nel GP della Malesia del 2023 al volante della Renault R23.

Il primato del maggior periodo tra il primo e l’ultimo podio appartiene al Kaiser Michael Schumacher per una manciata di mesi, ma sembra destinato a finire nelle mani di Alonso, considerate le performance della AMR23.

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