Ferrari, la follia di un compratore: l’obiettivo è distruggerla

Le Ferrari sono patrimonio dell’umanità e tutti vorrebbero poterla acquistare. Non è di questa idea un cliente che ha fatto una pazzia.

Una Ferrari è sempre uno spettacolo da vedere e da sentir cantare, ma la storia che vi raconteremo oggi è davvero drammatica, sempre restando nei limiti degli argomenti che trattiamo. Non avremmo mai immaginato di potervi parlare di un qualcosa del genere, ma è evidente come la stupidità umana non abbia limiti.

Ferrari distrutta (ANSA)
Ferrari distrutta da un cliente (ANSA)

La protagonista è una F8 Tributo, vettura uscita nel 2019 e che ha avuto un bel successo, prima di essere rimpiazzata, come vedremo dalla 296 GTB, anche lei a motore turbo come la supercar di cui vi andremo a parlare. La storia è assurda ed è davvero difficile fare dei commenti in merito, ma il nostro lavoro ci impone di farlo.

La Ferrari in questione è stata infatti maltrattata da un ragazzo che l’aveva acquistata, in modo davvero assurdo e sprezzante del grande valore del modello che aveva comprato e del duro lavoro fatto a Maranello per costruirla. Ecco cosa è successo e cosa potrebbe accadere ora all’autore di questo video.

Ferrari, assurdo quanto accaduto alla mitica F8 Tributo

La Ferrari F8 Tributo è stata lanciata dalla casa di Maranello nel 2019, come erede della 488 GTB, ed ora è stata rimpiazzata nella gamma dalla 296 GTB. Questo modello segue la linea della sua progenitrice, dalla quale ha ripreso anche la tecnologia del motore turbo, tornato in voga a Maranello nel 2014 con la California T.

Venne svelata al mondo intero al Salone di Ginevra del 2019, ed il nome è un chiaro segno distintivo e che si lega all’architettura del motore. L’F8 fa rimento al fatto che si tratta di un V8, mentre la dicitura Tributo è legata all’ultima evoluzione del motore F154, realizzato dal 2016 al 2018, e che è stato premiato come propulsore internazionale dell’anno, insomma, un vero e proprio capolavoro di tecnologia ed ingegneria.

Il suo design è stato realizzato dal Centro Stile della Ferrari, diretto da Flavio Manzoni, e nelle forme ricorda molto la 488 GTB, anche se ne è una chiara evoluzione con tanti correttivi che sono stati utili ad aumentarne il carico aerodinamico. La potenza massima è di 720 cavalli con 770 Nm di coppia, con velocità massima di 340 km/h, ed un’accelerazione che copre gli 0-100 km/h in appena 2,9 secondi.

Il destino della F8 Tributo protagonista del nostro racconto odierno è stato davvero molto crudele, visto che un certo Whistlin Diesel, un noto autore di video su YouTube, ne ha acquistata una al prezzo di circa 400 mila dollari per poi distruggerla, giusto per divertirsi e cercare una notorietà davvero sprezzante.

Sul suo canale ci sono oltre 4,75 milioni di iscritti, e sicuramente questo video avrà fatto il suo gioco, visto che in soli tre giorni ha prodotto qualcosa come 4 milioni di visualizzazioni. Nel video si vede benissimo come la vettura venga colpita più volte in diverse sue parti, per poi sporcare anche il logo della casa modenese.

In seguito, l’autore del folle gesto è addirittura salito sul tettuccio per cercare di deformarlo, per poi iniziare a lanciarle addosso ogni tipo di oggetto. Per fortuna, la F8 Tributo è molto resistente e, almeno da quello che si evince dalle immagini, non ha subito danni troppo gravi, ma è evidente che in questa persona ci sia qualcosa che non va per arrivare a tanto.

La speranza è che a Maranello vengano presi dei provvedimenti, e l’autore del video verrà sicuramente inserito nella famosa Black List, dove ci sono anche personaggi del calibro di Justin Bieber e tanti altri VIP. Si tratta di una vera e propria lista nera, e chi ne è all’interno non potrà mai più acquistare una Rossa in futuro.

Un qualcosa di davvero folle, che rende bene l’idea di dove si possa arrivare per cercare di accrescere la propria notorietà. Ricordiamo inoltre che l’autore è molto ricco, altrimenti non si sarebbe potuto permettere un acquisto di questo tipo, per poi disprezzarlo nel peggiore dei modi. Le immagini parlano davvero chiaro, e c’è molto da riflettere su quanto accaduto.

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