F1, l’AlphaTauri copia da Red Bull? Ecco cosa è emerso

I team di F1 stanno presentando le loro monoposto, ed in molti hanno ripreso i concetti Red Bull. L’AlphaTauri può sfruttare la partnership.

L’AlphaTauri ha tolto i veli in quel di New York alla nuova AT04, la monoposto di Nyck De Vries e Yuki Tsunoda che punta al riscatto dopo un 2022 difficile. La prima F1 ad effetto suolo della Scuderia di Faenza aveva iniziato con il piede giusto, ma si è poi andata a perdere durante la stagione. L’unica soddisfazione è stata rappresentata dal quinto posto di Pierre Gasly in Azerbaijan, ma è chiaro che ciò non basta a salvare il bilancio.

F1 AlphaTauri e Red Bull soluzioni a confronto (ANSA)
F1 AlphaTauri e Red Bull soluzioni a confronto (ANSA)

A fine anno, il team faentino ha chiuso in nona e penultima posizione nel mondiale costruttori, alle spalle anche della Haas e con appena 35 punti conquistati, davanti soltanto alla Williams, ormai sempre più fanalino di coda della F1. Tornando alla presentazione, è chiaro che la monoposto esposta nella Grande Mela fosse quella dello scorso anno con una nuova e bellissima livrea, ma sono i rendering diffusi che hanno attratto la curiosità degli esperti.

Come ben sappiamo, l’AlphaTauri è una sorta di secondo team della Red Bull, ed infatti si sono viste molte soluzioni del team di Milton Keynes sulla monoposto italiana. Nelle prossime righe, le andremo ad approfondire nel dettaglio, con la convinzione che la AT04 possa fare un bel passo in avanti rispetto a qualche mese fa.

F1, ecco come è cambiata l’AlphaTauri del 2023

La nuova AlphaTauri AT04 è una delle nuove F1 che maggiormente sembra aver intrapreso i concetti della Red Bull che ha dominato nel 2022, ma che avrà, a tutti gli effetti, degli elementi che erano incorporati nella RB18. Prima di tutto, è chiaro che il cambiamento principale è avvenuto all’altezza delle sospensioni posteriori, che hanno adottato lo schema push-rod, mentre in passato era sempre stato usato il pull-rod.

 

Adrian Newey ha optato per uno schema opposto sulla monoposto dello scorso anno, usando il push al posteriore ed il pull all’anteriore, cosa che però l’AlphaTauri non ha riproposto. Nell’immagine qui sopra proposta, si vede benissimo il nuovo disegno della sospensione all’altezza della ruota posteriore sinistra, ed è chiaro che questo sarà il modello che andrà in pista e non quello visto a New York.

 

Il motivo della scelta è legato proprio ad un cambiamento di mentalità da parte della Scuderia di Faenza, che nel 2022 decise di farsi tutto in fabbrica, rifiutando l’utilizzo del cambio e delle sospensioni posteriori della sorella maggiore. Visti i risultati disastrosi, l’AlphaTauri ha cambiato idea, e sulla AT04 verrà montata la trasmissione della Red Bull, così come lo stesso schema a livello di ammortizzatori.

Per quello che riguarda il resto della vettura, è interessante analizzare la zona delle pance laterali, che sono un’evoluzione di quanto visto lo scorso anno, anche se la loro forma appare ancor più arrotondata. C’è una grande somiglianza con il concetto scelto dalla Red Bull, ma avrete notato anche un elemento in comune con la Ferrari.

La presa d’aria, infatti, è piuttosto allungata rispetto allo scorso anno, ricordando quanto visto sulla Rossa che è andata in pensione pochi mesi fa. Tra Red Bull ed AlphaTauri, dunque, sembra stia rinascendo quell’integrazione che si vedeva in passato, ed è giusto sottolineare che non c’è nulla di strano in questo.

Le F1 possono avere delle somiglianze, come conferma anche quanto visto sulla nuova Haas. Kevin Magnussen ha portato al debutto in quel di Barcellona una vettura che nella zona dei sidepods è identica alla Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz del 2022, che in quella zona dovrebbe cambiare parecchio evolvendo verso un mix tra il suo vecchio concetto e quello della Red Bull.

Insomma, dal punto di vista tecnico, sembra si stia andando verso un’uniformazione, riprendendo molto dal concetto vincente del team di Milton Keynes. Un’ennesima conferma è arrivata dalla Williams svelata ieri mattina, che ha evoluto quanto era già stato portato nella seconda parte della scorsa stagione.

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