F1, Red Bull scommette sulle donne: ecco il pensiero di Horner

Il team principal RB, Christian Horner, ha lanciato un messaggio di inclusività importante. E’ dai tempi di Giovanna Amati che una donna non trova spazio in F1.

E’ dal 1992 che non sono presenti nel circus della Formula 1 delle donne. E’ tempo di porre rimedio ad una lacuna trentennale, dando la chance ad una ragazza di poter emergere. La Red Bull Racing è tra le squadre che danno maggiori opportunità, allo scopo di poter cambiare questo dato. La W Series non è riuscita ancora a lanciare nei piani alti i migliori talenti femminili.

Christian Horner RB (Ansa Foto)
Christian Horner RB (Ansa Foto)

Jamie Chadwick continuerà nel suo ruolo di pilota di sviluppo per la Williams, ma non ha avuto chance. La FIA Women in Motorsport Commission ha stabilito un programma che, da molte stagioni, consente a diverse ragazze di intraprendere una carriera nel Motorsport. Il programma FIA Girls on Track è diventato molto popolare, dopo l’ingresso di Maya Weug, prima donna della storia della Ferrari Driver Academy e, in seguito, di Laura Camps Torras, tuttavia non sembrano esserci ancora le condizioni per prendere parte alla grande sfida della Formula 1.

Il percorso che porta in alto è già molto arduo per i migliori talenti della F2, immaginatevi per le ragazze della W Series. Horner è fiducioso che si presenteranno opportunità in futuro. Un cambiamento è vicino, ma la sensazione è che debba cambiare anche un po’ la mentalità. Una donna potrebbe riuscire, a livello fisico, a sopportare le medesime fatiche, ma dovrebbe fare la differenza, non solo partecipare in quanto “quota rosa del circus”. F1, la Red Bull e la sfida mondiale: Horner fissa gli obiettivi.

F1, il pensiero di Chris Horner

Il team principal della Red Bull Racing, in una intervista al DailyMail, ha dichiarato: “Non vedo perché no. Penso che più ragazze si interessano alla Formula 1, più grande sarà il numero di giovani piloti che entreranno in questo sport. La percentuale più grande di queste sono le ragazze che entrano nella base, e allora perché no – non si può mai dire mai. Penso solo che sia fantastico che ci siano così tante iniziative per coinvolgere le donne in tutti gli aspetti dello sport, dalla guida, all’ingegneria, all’operatività”.

L’ambiente del circus è diventato sempre più inclusivo, anche grazie a piloti come Lewis Hamilton. La squadra con sede a Milton Keynes ha siglato un accordo con Rokt che vedrà le due organizzazioni impegnate per promuovere una maggiore diversità nelle corse di Formula 1, lanciando anche una ricerca per reclutare atlete da inserire nel team Red Bull eSports. Ferrari, Horner provoca Vasseur: che frecciata al team principal.

Una sfida nuova che porterà tantissime ragazze a poter sognare di diventare delle pilote professioniste. Anche il CEO di Rokt Bruce Buchanan, ospite alla presentazione della RB19 a NY, a DailyMail ha aggiunto: “Non è diverso in nessuna categoria, quando qualcuno non ha mai fatto qualcosa prima, o sembra impossibile, e poi qualcuno lo fa, è (la prova, ndr) che è sempre stato possibile. Penso che lo stesso sarà vero per le donne in F1. Penso che accadrà, è solo una questione di come possiamo effettivamente facilitare alcuni di quelle prime che arrivano”.

Le sfide eSports rappresentano una buona scuola per ottenere uno spazio nel Motorsport. Per molte ragazze sarà un percorso molto lungo, ma il futuro potrebbe essere luminoso. Raggiungendo il massimo potenziale, nelle prossime stagioni, si potrebbe anche sfatare il tabù nel circus.

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