Marini, elogio da brividi per Valentino Rossi: sentite cosa ha confessato

Luca Marini ha ricordato un insegnamento speciale avuto da Valentino Rossi. L’esempio del fratello maggiore è stato determinante nel suo percorso di crescita.

Luca Marini e Marco Bezzecchi sono stati i due primi piloti della storica squadra VR46 in top class. I due ragazzi del team di Valentino Rossi hanno confessato di avere un bellissimo rapporto, anche al di fuori della pista. Del resto si allenano insieme e si vedono, praticamente, tutti i giorni. La MotoGP è uno sport di grandi egoisti, per ovvie ragioni, ma in alcune squadre vi è un’alchimia migliore rispetto ad altre. Nell’Academy del Dottore i giovani si aiutano, spingendosi a vicenda.

Luca Marini Valentino Rossi (Ansa Foto)
Luca Marini Valentino Rossi (Ansa Foto)

Marini è arrivato un anno prima del Bez nella classe regina. Dopo aver fatto esperienza al fianco di Enea Bastianini. Il fratello minore di Rossi è stato confermato in sella ad una Desmosedici. Marini, sin qui, non ha avuto teammate di secondo piano. Il Bestia, dopo due anni in MotoGP, è approdato nella squadra corse ufficiale della casa di Borgo Panigale. Bezzecchi è stato il “rookie of the year”, sbaragliando la concorrenza. Dopo una stagione estenuante, terminata davanti ad entrambe le squadre Honda, la coppia si è presa una pausa per ricaricare le batterie.

I due sono andati in vacanza sulla neve, prima di iniziare una preparazione atletica importante per la stagione più lunga di sempre. In Malesia si svolgeranno i test invernali e i rider del team Mooney potranno farsi una idea anche di come sono messi in vista del 2023. Marini e Bezzecchi hanno confessato che stanno sviluppando tante skill, come ad es. lo “stoppie” sulla ruota anteriore, dato che, a causa dell’elettronica, è diventato molto difficile impennare sulla ruota posteriore. Honda “perdona” Valentino Rossi? La foto che non è sfuggita ai fan.

L’elogio di Luca Marini a Valentino Rossi

La squadra in MotoGP del Dottore si è già tolta importanti soddisfazioni, riuscendo a rimanere concentrati anche nei momenti più concitati. Lo strapotere tecnico della Desmosedici ha aiutato non poco, ma è molto merito dei due giovani italiani. Luca, in una intervista esclusiva per Sky nella trasmissione Goal Deejay, ha spiegato l’origine della sua passione. Valentino permettendo, a soli 4 anni, Luca ha convinto i suoi genitori a provare una mini moto, passando spesso davanti ad una pista di Cattolica.

Bezzecchi, invece, è sempre convissuto tra i motori perché suo nonno aggiustava le moto e anche suo padre era in officina. E’ nata così la smania dei motori che lo ha portato a correre in MotoGP. A 6 anni il piccolo Marco ha avuto regalato una minimoto. Entrambi hanno sognato di emulare le gesta di Valentino Rossi. Per Luca, essendo cresciuto con il nove volte iridato, è stato quasi scontato. Il Bez ha ammirato i trionfi del centauro di Tavullia alla TV, finché non ha potuto conoscerlo di persona. Valentino Rossi ora finisce anche nel cielo: ecco l’ultima trovata.

Luca ha svelato una storia particolare sul suo numero. Ha dovuto rinunciare al 97, suo anno di nascita, dalla stagione 2015, e ha così sulla livrea delle sue moto è apparso il 10. “E’ stato semplice – ha annunciato Luca – perché quando ho dovuto rinunciare al 97, ho scelto il 10 perché essendo appassionato di calcio e tifoso di Totti, non potevo fare altra scelta. Il re del cucchiaio è stato una fonte di ispirazione per Marini, sebbene oggi rappresenti un elemento aerodinamico della sua moto.

Il fratello di Luca Marini ha risposto alle domande di Melissa Satta, spiegando che nell’off-season si sta preparando con un lavoro in palestra, bicicletta e un po’ di motocross. Il Bez ha confessato che tra i due il più stakanovista è il Maro, ossia Luca. “E’ un lavoratore di quelli veri. Nel box è molto preciso – ha confessato Bezzecchi – io ho cercato di prendere qualche cosina dal suo metodo di lavoro, però lui è un po’ più malato”.

“Da quando sono piccolo io sono cresciuto dentro al box e ho sempre visto Valentino. Era sempre l’ultimo ad andare via dal box. Era lì fino alle dieci di sera, sino alla fine a lavorare. Quindi un po’ mi è rimasta questa cosa e a me piace e faccio qualcosa che mi diverte”, ha confessato il classe 1997.

Marco ha raccontato del suo primo podio in MotoGP, ottenuto dopo una dura battaglia ad Assen. Il secondo posto è stato il miglior piazzamento anche per il team, dato che Luca Marini ha chiuso in Austria e a Misano al quarto posto. E’ stata una buona stagione per entrambi, ma nel 2023 i rider del team Mooney VR46 vogliono alzare l’asticella. “Il mio obiettivo è di fare dei podi e di ottenere almeno una vittoria”, ha ammesso Marini. Stesso discorso anche per il Bez che cercherà il primo successo in MotoGP.

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