Ferrari, risolto il problema delle PU? Ecco cosa ha “scoperto” Vasseur

La Ferrari ha avuto tantissimi problemi nella scorsa stagione con le nuove Power Unit Superfast. Il nuovo corso targato Frederic Vasseur potrebbe essere in discesa.

Tira una nuova aria a Maranello dopo la promozione di Frederic Vasseur. Il prescelto della Scuderia modenese ha dimostrato nelle categorie minori di essere un vincente e in Renault e in Sauber ha sviluppato una grande esperienza nel circus. Cosa gli mancava? La sfida mondiale in un top team. L’occasione giusta è arrivata con la cacciata di Mattia Binotto.

Frederic Vasseur Ferrari (Ansa Foto)
Frederic Vasseur Ferrari (Ansa Foto)

L’ingegnere di Losanna è stato costretto a farsi da parte, dopo un finale di stagione da incubo. L’ultima vittoria Ferrari è targata il 10 luglio 2022. Sono trascorsi già 6 mesi e mezzo. Leclerc aveva iniziato con il giusto piglio, conquistando un hat-trick in Bahrain e un grand chelem in Australia. Sembrava l’inizio, realmente, di un ciclo vincente, ma sono sopraggiunti i cronici errori di squadra. Tantissimi punti sono stati dissipati per errori strategici, avarie tecniche e sbagli alla guida dei piloti. Leclerc ha commesso due errori, uno meno grave ad Imola nel tentativo di evitare una doppietta Red Bull Racing nel Gran Premio di casa e un secondo molto più pesante, da leader del Gran Premio di Francia.

Gli errori personali del monegasco non sono stati nulla in confronto ai problemi dei motori Superfast. Dopo le prime uscite stagionali Mattia Binotto decantò il lavoro dei tecnici a Maranello, ma parlò troppo presto. Leclerc e Sainz ha dovuto cambiare sei Power Unit a testa, perdendo una marea di punti. I ferraristi sono rimasti a piedi in tante tappe, dovendo poi scontare numerose penalità per l’inevitabile sostituzione di componenti. Anche se ci fosse stato un muretto impeccabile, il #16 non avrebbe potuto lottare per la corona iridata. Il tecnico di Losanna ha deluso le aspettative perché ha cercato anche di nascondere l’ennesimo polverone sotto il tappetto.

L’ex team principal ha giustificato i membri del team, provando a convincere la dirigenza e i fan che la squadra sarebbe cresciuta e avrebbe imparato dai propri errori. Un disco rotto che si è ripetuto ogni anno sin dal 2019, ovvero dalla stagione in cui Binotto scalò la piramide di Maranello, sino ad arrivare a svolgere l’incarico al muretto al posto di Maurizio Arrivabene. Chi troppo in alto sale, cade sovente precipitevolissimevolmente si suole dire. Binotto non è mai stato all’altezza di Horner della Red Bull Racing e Wolff della Mercedes a livello comunicativo, ma il principale errore lo ha commesso da motorista.

L’accordo segreto raggiunto con la FIA per l’irregolarità dei motori della SF90 ha condannato la Ferrari ad annate drammatiche sul piano sportivo. La SF1000 e la SF21 furono monoposto non all’altezza della storia del Cavallino, depotenziate sul piano motoristico e non eccelse nemmeno sul piano telaistico. Charles Leclerc è stato, pesantemente, condizionato nel suo percorso di crescita. Nel 2022 ha vissuto altri problemi tecnici. Per lottare per il mondiale contro un mastino come Max Verstappen, il talento della FDA avrebbe bisogno di un motore affidabile e super performante.

Vasseur, trovato il problema delle PU Ferrari

Tra le prime cose che Frederic Vasseur ha fatto a Maranello vi è un controllo dei problemi della monoposto. “Per adesso ho visto i dati e ho sentito le relazioni degli ingegneri – ha messo Vasseur ad una intervista di Sky – se dicessi qualcosa, sarebbero solo pettegolezzi. PiĂą veloce dell’anno scorso? Le prestazioni sono sempre un dato relativo. Comunque sembra essere tutto a posto, ma conosco abbastanza le corse per sapere che un conto è quel che dice il simulatore, un conto quel che dice la pista. Per fortuna si comincia presto, in Bahrain. Allora avremo un’idea chiara. Vale per noi e per i nostri avversari. Siamo qui per vincere, non ci sono alternative”.

Un messaggio chiaro che nasce da un lungo dialogo con gli ingegneri. L’atmosfera in fabbrica è buona e Vasseur ha spiegato che vi sono molte competenze trasversali. Enrico Cardile sta svolgendo un buon lavoro in questo senso, diventando sempre più essenziale. Cardile, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria aerospaziale presso l’Università di Pisa nel 2002, è stato scelto dalla Ferrari per il reparto dedicato al Campionato FIA GT, lavorando sull’aerodinamica. Dal 2016, come capo dello sviluppo aerodinamico in F1, ha aiutato il Cavallino a ridurre il gap con la Mercedes. Nel 2017, infatti, è stato nominato responsabile del progetto della vettura.

Dopo aver svolto il lavoro di project manager, Cardile fu messo a capo del dipartimento di sviluppo delle prestazioni. Dal 2021 è diventato responsabile dell’area dell’ingegneria dei telaio, ma il problema principale attuale sono i motori della Rossa. “L’affidabilità è un problema che sembra risolto, ho studiato i dati. Non è un tema che riguarda solo le rotture in gara, ma anche le “rotazioni” dei motori, e al banco prova ci sono state le risposte giuste. Per quanto riguarda le strategie, voglio capire bene come si lavora, non è solo una questione di persone. Ma c’è ancora un po’ di tempo prima di dover prendere delle decisioni”, ha assicurato Vasseur.

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