Ferrari, c’è la ricetta di Vassuer: ecco cosa serve per vincere il titolo

Frederic Vasseur è il nuovo team principal della Ferrari, ed in queste ultime ore ha detto la sua su cosa occorre per provare a vincere.

La Ferrari attende la sua riscossa da troppo tempo, ed il 2023 inizia con la solita promessa che si ripete ormai da tanti anni: questa volta, bisogna vincere. Se il Cavallino ce la farà o meno ce lo dirà soltanto il tempo, ma è chiaro che la concorrenza di Red Bull e Mercedes fa paura, ed interrompere il loro dominio sarà tutt’altro che scontato.

Ferrari Frederic Vasseur (LaPresse)
Ferrari Frederic Vasseur parla della caccia al titolo (LaPresse)

Il team di Milton Keynes e quello di Brackley cannibalizzano la F1 ormai da 13 anni, visto che dal 2010 in avanti hanno vinto soltanto loro, spartendosi i titoli piloti e quelli costruttori delle varie stagioni. La Rossa punterà su un progetto 675 che sembra aver dato ottimi riscontri nelle simulazioni, e le indiscrezioni dicono che i problemi dello scorso anno sono stati risolti.

Queste voci vanno perà prese con le pinze, visto che ogni anno la Ferrari pare essere la vettura da battere dopo l’inverno, per poi scontrarsi con una dura realtà quando si va in pista a fare le gare. Uno dei grandi problemi che il nuovo arrivato, Frederic Vasseur, dovrà risolvere è il nodo legato alle strategie, una delle grandi disgrazie del Cavallino degli ultimi anni.

Attorno alla figura di Inaki Rueda ci sono molti dubbi, ed anche le gerarchie tra Charles Leclerc e Carlos Sainz andranno chiarite in fretta. Per farvela breve, ciò in cui il Cavallino è stato deficitario rispetto alla concorrenza negli ultimi anni è sicuramente l’organizzazione del team che va in pista in F1, autore di troppi errori nei momenti decisivi. Quando si sfidano squadre così forti, non ci si può permettere di sbagliare così tanto.

Vasseur è l’uomo che dovrà cercare, prima di tutto, di dare stabilità a questa squadra, che da ormai 15 anni attende di tornare sul tetto del mondo. Se l’amalgama tra i vari uomini verrà trovata, come tutti si augurano, c’è da scommettere che i risultati verranno da soli, a patto che nulla venga lasciato al caso.

Ferrari, ecco cosa occorre per vincere il mondiale

La Ferrari ha deciso di cambiare tutto per il 2023, puntando su un team principal vero e proprio come Frederic Vasseur. Dopo Stefano Domenicali, che lasciò il Cavallino nell’aprile del 2014, vennero prese delle persone che non avevano esperienza in quel ruolo, e che infatti non produssero i risultati sperati.

Nel 2015 (dopo la breve esperienza del “traghettatore” Marco Mattiacci) arrivò Maurizio Arrivabene, grande manager nell’industria del tabacco e da sempre legato alla Philip Morris, che dimostrò di avere un bel carattere, ma che dopo soli quattro anni fu allontanato per far spazio a Mattia Binotto.

Quest’ultimo è un ingegnere, e gli è stato affidato un compito assolutamente non adatto alle sue qualità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ed in quattro anni sono arrivate soltanto sette vittorie ed una valanga di delusioni. Vasseur non ha mai diretto un top team, ma secondo molti è l’uomo giusto per puntare al top.

In un’intervista che lo stesso manager francese ha rilasciato a “Racecar Engineering“, Frederic ha toccato tanti punti interessanti, dai nuovi regolamenti a ciò che serve alla Ferrari per pensare di poter lottare per il titolo mondiale. Il transalpino sembra avere già le idee molto chiare.

Ecco le sue parole: “I nuovi regolamenti sono molto diversi dal passato, e si è deciso di puntare tutto sulla riduzione dei costi e sulla convergenza delle prestazioni. Credo che sia stata la scelta giusta, la F1 diventerà uno sport fantastico se dovesse riuscire a mantenere queste regole anche per gli anni che verranno“.

Cosa serve per vincere oggi? Il lavoro di squadra è fondamentale. Al giorno d’oggi, conta molto più questo che il peso dei singoli individui, i team sono molto grandi ormai ed a fare la differenza è la coordinazione che si genera tra coloro che ne fanno parte. L’influenza di una singola persona è minore rispetto a prima, e tutto ciò fa una grande differenza in termini di organizzazione, sviluppo e poi anche risultati da parte della squadra“.

Vasseur sembra avere le idee molto chiare ed un approccio che piacerà ai fan, mandando anche qualche frecciatina alla gestione precedente. Al contrario di quello che poteva apparire dall’esterno, quella di Binotto era una Scuderia modenese che si basava sulla sua figura, Mattia si stava comportando come un accentratore che voleva tutti i poteri nelle sue mani. I risultati gli hanno dato torto ed ha dovuto cedere il testimone all’erede, nella speranza che sia lui la persona giusta per questa squadra.

Cosa è lecito attendersi dal 2023? Onestamente, pensare di chiedere a Vasseur subito la vittoria del titolo è molto ottimistico, e non ci sono dubbi sul fatto che al manager francese dovrà essere concesso del tempo per poter arrivare al top. Tuttavia, se la vettura è davvero così competitiva come si dice si potrebbe pensare realmente a giocarsi il titolo, ed è lì che le doti manageriali del francese dovranno venir fuori.

Sarà fondamentale attuare una gestione intelligente delle dinamiche tra i due piloti, così come nella lettura delle gare. Quanto accaduto lo scorso anno in termini di tattiche di gara è stato intollerabile, ed andrà attuata qualsiasi strategia possibile per evitare che cose di quel genere si ripetano. Da questo punto di vista, la Red Bull è il punto di riferimento da tantissimi anni e fare meglio di loro sarà complesso, ma occorrerà, quantomeno, evitare di perdere la faccia con errori grossolani. La missione è ben chiara, e starà ora a Vasseur permettere che tutto vada secondo i piani.

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