MotoGP, la crisi Honda confermata da un dato: Marquez è alle corde?

La Honda ha perso tutto il suo dominio sulla MotoGP negli ultimi anni, ed una statistica condanna il team di Alberto Puig. Ecco quale.

Il 2023 sarà una delle stagioni della MotoGP più combattute degli ultimi anni, ricca di spunti di interesse e di protagonisti che hanno voglia di giocarsi il mondiale. La caccia è aperta nei confronti di Pecco Bagnaia, il campione del mondo in carica che dovrà difendere il titolo conquistato in sella alla regina attuale delle due ruote,quella Ducati che ha fatto un solo boccone della concorrenza nel campionato terminato un paio di mesi fa.

MotoGP Honda Marc Marquez (ANSA)
MotoGP Honda Marc Marquez in crisi nera (ANSA)

La casa di Borgo Panigale ha acquisito un dominio tecnico difficile da colmare, e la concorrenza dovrà fare i salti mortali per pensare di essere all’altezza già nelle prime gare. La Yamaha si è giocata il titolo sino all’ultima gara solo grazie al talento di Fabio Quartararo ed ai risultati ottenuti nella prima parte di stagione, visto che anche il francese ha potuto ben poco dall’inizio dell’estate in poi.

In questo senso, le classifiche delle varie gare sono impietose: la casa di Iwata ha ottenuto un solo podio dopo la vittoria di “El Diablo” al Sachsenring, ovvero il terzo posto dello stesso Quartararo in Malesia, alla penultima tappa della stagione. Certi dati fanno riflettere sulla crisi tecnica in cui è precipitato il marchio giapponese, ma anche i rivali storici della Honda non se la passano bene.

Marc Marquez è stato protagonista dell’ennesima stagione difficile, con l’ennesimo intervento chirurgico al braccio destro avvenuto dopo il Gran Premio d’Italia che lo ha costretto a saltare tutta la parte centrale del campionato. La MotoGP dominata dalla squadra di Alberto Puig e dall’otto volte campione del mondo è un lontano ricordo, perché oggi la situazione tecnica è molto delicata.

La Honda non può permettersi di andare avanti in questo modo se vuole assicurarsi le prestazioni del proprio fenomeno anche dopo la scadenza del contratto, ed il 2023 assume un’importanza capitale in questo senso. Rientrato ad Aragon, alla metà di settembre, Marc ha subito fatto capire ciò di cui è capace con la pole position di Motegi ed il secondo posto in gara arrivato a Phillip Island, ma i problemi di guidabilità della RC213V lo hanno messo a dura prova.

Marc è più volte scivolato, totalizzando ben 18 cadute nei 12 fine settimana di gara ai quali ha preso parte. Questo dato è eloquente, così come quello di cui vi stiamo per dar conto, relativo ad una crisi di risultati che trova le sue radici in tempi molto lontani. La Honda non è più la corazzata di una volta, e per tornare davanti a tutti in breve tempo c’è bisogno di un miracolo.

MotoGP, la Honda e quel dato inquietante sulle vittorie

La Honda ha dominato lo scorso decennio della MotoGP, con Marc Marquez campione del mondo per sei volte tra il 2013 ed il 2019, periodo nel quale ha lasciato alla Yamaha un solo titolo, quello vinto da Jorge Lorenzo nel 2015, al termine del turbolento finale di Valencia dove sconfisse il compagno di squadra Valentino Rossi.

Oltre ai titoli del nativo di Cervera, nel 2011 è arrivato anche quello di Casey Stoner, un anno prima del suo ritiro dalla MotoGP. Per farvi capire le dimensioni della crisi della casa giapponese, è emerso un dato non da poco analizzando le passate stagioni. L’ultima vittoria di una RC213V non guidata da Marc risale al Gran Premio di Valencia del 2017, quando ad imporsi fu Dani Pedrosa, nel giorno in cui Marquez sconfisse la Ducati di Andrea Dovizioso prendendosi il sesto titolo iridato nel Motomondiale.

La Honda ha poi vinto soltanto con Marquez dal 2018 in avanti, ed il miglior risultato di un altro pilota è stato il secondo posto di Pol Espargaró ottenuto a Misano, nel 2021. Tutto ciò ci fa capire quanto lo spagnolo sia fondamentale per le sorti del team diretto da Alberto Puig, che senza il #93 ha totalmente perso la bussola, naufragando in ultima posizione nella classifica costruttori della stagione passata.

Tutto questo lascia una porta aperta ad un eventuale separazione tra le parti dopo il 2024, anno in cui l’otto volte campione del mondo andrà in scadenza di questo contratto pluriennale. Al momento, tuttavia, non sembrano esserci alternative valide, visto che gli altri team di punta sono tutti sistemati.

La Honda ha deciso di puntare tutto su Marquez in questi ultimi anni, ma per il 2023 si è coperta con l’ingaggio di un altro iridato, l’iberico Joan Mir in uscita dalla ritirata Suzuki. Sarà interessante capire il suo apporto, anche se c’è chi è pronto a scommettere sul fatto che non riuscirà mai a tenere il passo del compagno di squadra.

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