MotoGP, arriva il consiglio di Giacomo Agostini: occorre un cambiamento

La MotoGP ha conosciuto un clamoroso sviluppo tecnico negli ultimi anni, e Giacomo Agostini ha le idee chiare su questa vicenda.

Ultimo mese di pausa per il mondo della MotoGP, che ormai è vicino alla riaccensione dei motori. Tra il 5 ed il 7 di febbraio sono in programma i test invernali di Sepang, con la seconda sessione che si terrà sempre sulla pista malese pochi giorni dopo, tra il 10 ed il 12 dello stesso mese.

MotoGP Giacomo Agostini (ANSA)
MotoGP Giacomo Agostini contro la troppa tecnologia (ANSA)

In seguito, si girerà anche a Portimao tra l’11 ed il 12 di marzo, sull’impianto che ospiterà il Gran Premio del Portogallo, primo atto della stagione 2023. Infatti, come ben sappiamo ormai, in questa stagione non si correrà la prima gara in Qatar, ed anche questa potrebbe essere una variabile interessante nell’ottica di un campionato molto atteso.

La MotoGP è tornata a regalarci uno spareggio mondiale all’ultima gara nel 2022, cosa che non accadeva da oltre cinque anni. La prossima stagione potrebbe essere ancor più interessante, visto che la concorrenza si augura di aver ridotto il gap dalla Ducati, ma anche per tutta una serie di altri motivi.

Il primo di tutti, forse, deriva dalla composizione della coppia di piloti della casa di Borgo Panigale, con Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini pronti a darsi battaglia sin dalle prime tappe di questa stagione. Attenzione però ai rivali, con Honda e Yamaha che difficilmente staranno a guardare come lo scorso anno.

Le due case giapponesi, le uniche rimaste dopo l’addio della Suzuki, gridano vendetta, ma dovranno evitare di sottovalutare anche la KTM e l’Aprilia, le altre due europee che hanno messo in mostra una crescita notevole nel 2022. A dire la verità, la casa austriaca ha chiuso la stagione molto bene, mentre quella di Noale ha fatto il percorso del gambero, partendo forte per poi crollare nelle ultime gare.

La squadra diretta da Massimo Rivola sembra aver sfruttato molto bene le concessioni, ora perse per via dei risultati ottenuti in pista, e senza quei test in più ed altri piccoli vantaggi non sarà facile confermarsi davanti a tutti o cercare di tornare in lotta con i migliori. La casa di Noale ha ancora tantissimo lavoro da fare, ed il gap dalla Ducati è cresciuto in misura esponenziale nel finale di campionato.

Uno dei problemi del Motomondiale di oggi è sicuramente la diminuzione dello spettacolo e dei sorpassi causato dall’aerodinamica. In questo senso, la gara che più di tutte ci ha aperto gli occhi è stata Motegi, con Bagnaia e Bastianini che erano partiti dal fondo e che non hanno avuto la possibilità di rimontare più di tanto, a causa dell’impossibilità di superare.

La troppa aerodinamica sta rendendo le moto simili alle F1, ovvero dei mezzi che disturbano troppo chi è dietro, non aiutandolo nelle fasi di sorpasso, ma anche in quelle di inseguimento. Su questo argomento è intervenuta una leggenda delle due ruote, che è abituato a delle corse del tutto diverse da quelle che vediamo noi oggi. Le cose devono cambiare per evitare che questo sport continui a perdere consensi.

MotoGP, Giacomo Agostinini e l’idea sulla tecnologia

Un parere molto schietto sulla MotoGP di oggi è arrivato dal grande Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo del Motomondiale. Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, l’ex iridato ha fatto capire che la troppa aerodinamica, prima o poi, sarà una condanna per questo sport, che negli ultimi tempi non sta di certo passando il suo periodo migliore.

Ecco le sue parole: “Credo che le moto non debbano diventare simili a degli aeroplani. Questo discorso l’ho fatto di recente con Enea Bastianini, ci siamo visti a Cortina pochi giorni fa. Anche secondo il suo parere c’è troppa tecnologia e tutto questo va contro gli interessi e la guida del pilota“.

Agostini è poi passato all’analisi del discorso MotoGP 2023, indicando i suoi favoriti: “Se devo essere onesto, credo che la Ducati parta ovviamente favorita, sono loro quelli da battere dopo quello che abbiamo visto lo scorso anno. Sarà curioso vedere se i rivali saranno riusciti a recuperare sin dai primi test, devono alzare il livello per prendere la Ducati. Tuttavia, credo ci siano troppi cambiamenti sul fronte tecnico, può capitare che una volta vinci e quella dopo sei in fondo alla classifica, e questo non va bene“.

Parole più che condivisibili quelle di “Ago“, che su questi argomenti non ha certo bisogno di consigli o di essere contraddetto. Le due ruote stanno cambiando e, a giudicare dai numeri e dagli ascolti, non lo stanno facendo in positivo, anche se le performance delle moto migliorano di anno in anno. Non ci sono solo le performance, ma alla gente piace soprattutto il fattore umano.

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