Joan Mir fissa gli obiettivi in Honda: avvertimento per Marquez

In una intervista dopo la presentazione in Honda, Mir ha parlato della stagione che verrà e del confronto con il suo nuovo compagno.

Sarà un anno importante il 2023 per Joan Mir. Lo spagnolo, al suo quinto anno in MotoGP, dopo l’addio a sorpresa della Suzuki, è riuscito a trovare in fretta e furia un posto nel team ufficiale Honda HRC. La sfida non sarà delle più semplici, visto che accanto avrà quel Marc Marquez che ha distrutto tutti i compagni con cui ha avuto a che fare nel corso di questi anni. Da Pedrosa a Lorenzo, passando per Pol Espargarò, tutti hanno pagato pegno al campione di Cervera, che da padrone incontrastato ha dettato la linea del team, anche nello sviluppo della moto. Che però ora sta soffrendo una crisi di risultati senza precedenti.

Joan Mir (ANSA)
Il neo pilota Honda HRC Joan Mir (ANSA)

Solo due podi per la casa giapponese in MotoGP nel 2022, un risultato mai visto in tanti anni di classe regina. Colpa soprattutto di una RC213V completamente rivista ma che invece che adattarsi a Marquez sembra essere indigesta a tutti, anche agli altri piloti che la guidano.

Servirà davvero tanto lavoro in Honda per tornare ad essere al top, ma sarà una sfida che Mir accetta con grande entusiasmo. Anche perché il campione del mondo 2020 ha grande voglia di riscatto. Dopo il titolo di ormai quasi tre anni fa, l’iberico infatti è finito nel mirino della critica, che ha in pratica sminuito l’impresa compiuta in quella occasione, tirando in ballo la mancanza di reali rivali in quella stagione, a partire proprio da Marquez che ora si ritroverà al suo fianco nel box.

Mir e la nuova sfida in Honda

I primi test sembrano aver confermato allo spagnolo che la scelta fatta comunque è buona, che c’è la possibilità di crescere tanto già a partire da questo 2023 che deve essere del riscatto per tutti nel team. “Le mie prime sensazioni a Valencia con il team Repsol Honda sono state molto buone – ha ammesso Mir a Todocircuito -. È chiaro che quando cambi squadra devi abituarti, ma mi è piaciuto il modo di lavorare“.

Su questa sua esperienza in Honda ha subito usato dei termini molto particolari ma efficaci: “Potremmo definirla una seconda tappa ed è un momento in cui tutto può andare molto bene o piuttosto male. Affronto questa tappa con tanta voglia di ottenere risultati e penso anche che possiamo fare cose buone“.

E sulla sfida con Marquez ha le idee chiare Mir: “Condividere il box con Marc è una grande sfida, ma può anche essere qualcosa di molto positivo, perché ti stai confrontando con il miglior pilota in griglia e questo ti fa spingere e tirare fuori qualcosa di più da te stesso per fare un po’ meglio“. Ma intanto il primo approccio è stato buono, perché i due sono riusciti a scambiarsi opinioni sulla moto e su dove andare a migliorare. Di sicuro c’è da lavorare per tornare in alto: “È una moto molto diversa da quelle che ho guidato – ha detto l’iberico -. Deve essere guidata in modo diverso e puoi guadagnare molto tempo nell’ingresso curva. Offre potenza in un modo molto diverso da come l’avevo mai sperimentato prima. Ho potuto vedere questo tipo di guida in Marc, dato che la guida in questo modo da molti anni e la controlla perfettamente“.

L’obiettivo però per questa sua prima stagione in Honda è chiaro: cercare di essere veloci e lottare per il podio. E ha aggiunto: “Penso che sia qualcosa che si possa ottenere, anche se so che sto arrivando in un momento difficile e che bisogna porsi degli obiettivi realistici. Mi aspetto una prima parte di stagione un po’ difficile, ma sono fiducioso che metteremo tutto a posto e possiamo davvero iniziare a divertirci“.

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