Porte girevoli in F1, tanti in scadenza nel 2023: c’è anche un campione

Neanche è partita la nuova stagione di F1 che il posto per diversi piloti sembra già traballare. Ecco quelli che devono tremare.

Neanche è cominciata la stagione 2023, che per molti piloti è già tempo di “esami”. E non parliamo di test che riguardano la condizione fisica, perché tutti sono già impegnati da diverse settimane a prepararsi in vista del nuovo Mondiale, ma di prestazioni in pista. Sì perché l’annata che verrà sarà per diversi elementi del Circus quella decisiva per strappare un nuovo contratto con il proprio team o con un altro. Sappiamo infatti come gli accordi nel mondo della Formula 1 non siano troppo lunghi. Di media siamo sui 2-3 anni, a meno che una scuderia non abbia per le mani un vero talento, che spesso si cerca di blindare con contratti faraonici quanto di lunga durata proprio per costruire attorno a questo il proprio progetto vincente.

Partenza della F1 (ANSA)
Il via di un GP di F1 (ANSA)

Sono tanti quelli che bussano la porta in F1, tra giovani in rampa di lancio e piloti che invece magari vogliono avere la loro seconda opportunità, vedi quel Mick Schumacher che dopo due annate poco fortunate in Haas si è dovuto accontentare del ruolo di terzo pilota in Mercedes ma spera a stretto giro di posta di tornare a guidare con costanza nel Mondiale.

Insomma sono tanti quelli che stanno a guardare e che tiferanno contro quei piloti che proprio a fine 2023 vedranno scadere i propri contratti. Aspettiamoci quindi un inizio di campionato scoppiettante anche per questo motivo. Fa però un certo effetto vedere che tra quelli che hanno il futuro in bilico ci sia anche un nome importante.

F1, i sedili che traballano

Dando un’occhiata alla griglia di partenza del Mondiale 2023, non sono molti i posti in bilico, ma comunque abbastanza per poter portare nel 2024 a una nuova line-up interessante. Con la rivoluzione nei regolamenti introdotta nel 2022 in ​​Formula 1, la maggior parte dei team ha optato per la continuità nelle formazione dei piloti e pochi contratti di piloti sono scaduti alla fine della scorsa stagione.

Ad oggi Red Bull e Ferrari sono le scuderie che hanno ancora per il futuro confermato in toto la propria squadra, con Max Verstappen legato a Horner e soci addirittura fino al 2028, mentre Sergio Perez vedrà scadere il proprio contratto nel 2024, così come Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr con la Rossa. In Alpine sono coperti per due stagioni con Esteban Ocon e Pierre Gasly, così come in McLaren con Lando Norris e Oscar Piastri. Per tutte le altre formazioni invece qualche dubbio c’è.

A partire dalla Mercedes, che come punto fermo ha solo George Russell, legato da un contratto di cui però non è ancora chiara la durata. Incredibilmente a rischio è Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo ma che in molti vedono lontano dalla Formula 1 al termine del suo contratto. Vuoi per una questione di motivazioni, vuoi per la voglia di dedicarsi ad altro. L’inglese ha chiuso per la prima volta in Formula 1 una stagione senza successi, e se uniamo il fatto che veniva dalla batosta del finale del 2021, sicuramente saranno mesi importanti per Hamilton quelli che verranno. Lui sogna di chiudere con un Mondiale che lo consacrerebbe leggenda di questo sport (anche se già lo è), ma quanto ancora durerà?

Poi tra quelli in bilico troviamo tante new entry, come Logan Sargeant. Il nuovo pilota di Formula 1 americano avrà la possibilità di impressionare alla Williams subito o il rischio del flop è dietro l’angolo. Chi spera finalmente di avere la grande occasione e rimanere è Nyck de Vries, che quest’anno a Monza, al suo debutto, ha subito ottenuto i suoi primi punti iridati. Se confermerà le attese in Alpha Tauri, tutto è possibile per il pilota che ha vinto tutto nelle altre categorie (kart, Formula Renault, Formula 2, Formula E).

Sarà decisivo il terzo anno per Yuki Tsunoda, che ora deve davvero tirare fuori qualcosa di più se vuole aspirare non solo a rimanere nel Circus ma anche a puntare a un top team come Red Bull. Chi non ha nulla da perdere è Kevin Magnussen, richiamato lo scorso anno in fretta e furia da Haas e che ha ottenuto ottimi risultati. In teoria basterebbe ripetersi per mantenere il sedile, ma si sa, nel Circus nulla è scontato. Nella stessa situazione Nico Hulkenberg, che avrà una nuova chance proprio al posto di Mick Schumacher e di sicuro non vorrà far ricredere il proprio team. E poi c’è Guanyu Zhou, che dopo tutto lo scetticismo che lo ha accompagnato nella sua prima stagione, spera di riconfermarsi su buoni livelli.

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