Schumacher, Senna, Fangio e non solo: ecco le F1 più care finite all’asta

Il 2022 ha visto crescere esponenzialmente le aste con protagoniste vetture di F1 d’epoca. Ecco quelle finora che sono costate di più.

Se il mercato dell’auto è alle prese con una lenta ripresa dopo gli anni di magra dovuti alla pandemia, c’è quello delle auto d’epoca o dei pezzi unici che continua ad andare alla grande. Le case d’aste infatti continuano a fare affari d’oro e non sembrano conoscere alcuna crisi. Anche qui infatti il colpo del Covid-19 si è fatto sentire ma molto meno che in altri settori, visto che le aste, seppur meno in termini numerici, sono continuate lo stesso. E ora sono in deciso aumento, con partecipazioni da record. Anche se, a dirla tutta, da primato sono soprattutto le cifre sborsate per esemplari di auto da sogno.

F1, Michael Schumacher sulla F2002 (ANSA)
F1, Michael Schumacher sulla F2002 (ANSA)

Se avete qualche milione in banca, potreste addirittura portarvi a casa una F1. Infatti sono queste di solito le auto più care, anche perché di solito in una stagione se ne producono davvero dei pezzi limitati. In tanti poi sognano di averne una particolare nel proprio garage, e questo non fa altro che far lievitare i prezzi alle aste.

C’è da dire che secondo alcuni dati sono proprio le auto di F1 quelle più richieste e che stanno finendo sempre di più all’asta negli ultimi anni, grazie anche all’opera di alcuni ex piloti che decidono di disfarsi dei loro gioielli. Molte delle auto finite sul mercato sono state vendute da Sotheby’s e a PlanetF1 Peter Haynes, direttore del marketing e delle comunicazioni della casa d’aste, ha ammesso: “Il mercato delle auto di F1 dell’era moderna ha visto un enorme aumento di interesse da parte dei collezionisti e questo si è tradotto in un aumento significativo dei prezzi. Adesso ci sono più soldi sul mercato, quindi queste auto che sono incredibilmente sofisticate e costose da mantenere vengono acquistate da collezionisti che hanno le risorse per prendersene cura e mantenerle“.

Ma non solo, ora ad organizzarsi sono le stesse case automobilistiche, proprio per supportare in tutto e per tutto gli acquirenti di queste monoposto: “Produttori come Ferrari, McLaren e Williams hanno tutti creato divisioni dedicate delle loro attività che offrono ai clienti le strutture e il supporto tecnico necessari per prendersi cura delle vetture“.

F1 all’asta, quante rarità

Non c’è dubbio che le Ferrari e le McLaren siano in testa per desiderabilità, per non parlare poi di quelle guidate da Michael Schumacher e Ayrton Senna, che rimangono tra le più richieste. “Il valore dipende anche da quante gare ha vinto la macchina e se è stato in un anno in cui la squadra o il pilota ha vinto il campionato – ha ricordato Haynes -. I valori variano ampiamente, ma non c’è dubbio che le auto degli anni ’80, ’90 e post-2000 siano tutte in ascesa“.

Ecco allora quelle che hanno fruttato di più in questi anni. A partire dalla Jordan 191 del 1991, appartenuta proprio a Schumacher e venduta per 1,25 milioni di sterline nel 2021. Una vettura storica perché il campione tedesco ci debuttò in F1 nel Gran Premio del Belgio al posto di Bertrand Gachot e che portò in settima posizione nella sua prima sessione di qualifiche, ma la sua domenica si ruppe al primo giro per un guaio alla frizione. Altro gioiello la Ferrari 126 C2 del 1982, l’unica delle sette prodotte quell’anno ancora rimaste in circolazione, venduta per 1,54 milioni di sterline nel 2019. Questo telaio ha ottenuto una vittoria nelle mani di Patrick Tambay (recentemente scomparso) al Gran Premio di Germania del 1982, ma è stato anche guidato da Mario Andretti sulla strada per la pole position e un podio al Gran Premio d’Italia.

Tra le più ambite c’è poi la Williams-Renault FW14B del 1992, venduta per 2,7 milioni di sterline nel 2019, una delle auto più belle mai progettate da una delle menti più raffinate nella storia della F1, Adrian Newey. Un telaio, quello venduto, portato in trionfo da Nigel Mansell nelle prime cinque gare di quella stagione e con la quale ha ottenuto la pole position e la vittoria in ciascuna delle corse. Un’annata che regalò all’inglese il suo unico titolo Mondiale. Modello richiestissimo anche la McLaren MP4/8A del 1993, battuta all’asta per 3,6 milioni di sterline nel 2018 e guidata da Senna, con la quale vinse cinque gare quell’anno ma perse il titolo a favore del suo acerrimo rivale Alain Prost. Quel telaio, il numero MP4/8-6, è stato guidato in particolare durante la sesta vittoria del brasiliano a Monaco, un record che ancora detiene nel Principato.

Un’altra McLaren da urlo è la MP4-25A del 2010, che è stata venduta a 4,8 milioni di sterline nel 2021, guidata sia da Lewis Hamilton che da Jenson Button, e che prima della sua messa all’asta McLaren Racing Heritage e Mercedes AMG High Performance Powertrains presentavano in condizioni ready-to-drive.

Quelle del Kaiser le più ambite

Non poteva mancare poi le Ferrari, che rimangono di gran lunga per più ricercate. F2002, con cui Michael Schumacher domino quella stagione in lungo e in largo, e che è stata comprata per 5 milioni di sterline nel 2019. I numeri di quella F1 parlano chiaro: 15 vittorie, 11 pole position e 15 giri più veloci in 19 gare. Inoltre il telaio venduto è stato portato alla vittoria ai Gran Premi di San Marino, d’Austria e di Francia proprio da Schumacher.

Un altro pezzo appartenuto a Schumi è la Ferrari F300 del 1998, venduta per 5,3 milioni di sterline proprio quest’anno. A differenza di molte altre vetture in questa lista, la F300 non è stata una macchina vincitrice del campionato, ma ha portato Schumacher al secondo posto dietro a Mika Hakkinen. Quella venduta però ha una particolarità: non ha mai perso una gara con il campione tedesco, che ha vinto tutti e quattro i gran premi a cui ha preso parte con questo particolare modello (Canada, Gran Bretagna, Francia e Italia). Sul podio delle più care F1 battute all’asta poi la Ferrari F2001, comprata da un ricco magnate a 5,5 milioni di sterline nel 2017. Si tratta di una delle auto di maggior successo nella storia della Rossa, con cui Schumi ha vinto 9 gare e con quella venduta il teutonico vi ha corso nei Gran Premi d’Ungheria e di Monaco.

C’è poi la Ferrari F2003, valutata addirittura 10,7 milioni di sterline e venduta quest’anno. In particolare il telaio 229 ha vinto sette volte durante la stagione 2003 e se l’è aggiudicato un anonimo miliardario al telefono all’asta a Ginevra di Sotheby’s. Ma la F1 più cara rimane la Mercedes W196R del 1954, venduta per 19,6 milioni di sterline nel 2013. Un record che, a dirla tutta, difficilmente verrà infranto a breve. Anche perché alla guida di quest’auto c’era non un pilota qualsiasi ma una leggenda come Juan Manuel Fangio, con la quale vinse il secondo dei suoi cinque titoli. Il telaio n. 6 nello specifico ha vinto in Germania e Svizzera prima di essere guidato da Hans Hermann al quarto posto in Italia. Ma va detto: non è l’auto venuta di più al mondo, ma solo la quinta in classifica.

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