Volete una F1 nel vostro garage? Questa splendida McLaren è all’asta

La McLaren che David Coulthard utilizzò nel 2001 è all’asta, un’occasione d’oro per coloro che se la possono permettere. Ecco il prezzo.

Tutti gli appassionati di F1 avranno coltivato il sogno di poter ospitare una monoposto all’interno del loro garage, e per i più ricchi tutto ciò è possibile. Nella giornata odierna, vi parleremo di una splendida McLaren che è finita all’asta, nell’attesa che qualcuno possa offrire il maggior quantitativo di denaro per assicurarsela.

McLaren MP4-16 (ANSA)
McLaren MP4-16 con David Coulthard al volante nel Gran Premio del Brasile del 2001 (ANSA)

La Ferrari è stata la prima e, sino a questo momento, l’unica ad organizzare un programma dedicato ai gentleman driver che possiedono una vettura storica, denominando questo progetto “F1 Clienti“. I fortunati proprietari di questi gioielli, così facendo, hanno la possibilità di girare spesso in pista con le loro monoposto, imparando a guidarle grazie ai tutorial dei professionisti, tra cui spicca Marc Gené.

La McLaren non ha un programma di questo tipo, ma il fascino delle sue auto da corsa non è da meno, come confermano le numerose auto vendute all’asta nel corso degli ultimi anni. La monoposto di cui vi parleremo oggi è stata una concorrente del Cavallino riguardo alla stagione 2001, che si chiamava MP4-16. Ecco la sua storia.

McLaren, la MP4-16 di David Coulthard finisce all’asta

La McLaren in questione è la MP4-16 appartenuta a David Coulthard, monoposto con cui si laureò vice-campione del mondo nella stagione 2001. Lo scozzese vinse due gare nel corso di quella stagione, imponendosi in Brasile ed in Austria. Questa vettura è stata l’ultima guidata da Mika Hakkinen, che al termine di un campionato difficile appese il casco al chiodo, dopo aver vinto a Silverstone e ad Indianapolis.

La freccia d’argento fu progettata da Adrian Newey, all’epoca direttore tecnico del team di Woking, ed era spinta da un motore Mercedes FO 110K V10 inclinato di 72°. Rispetto al modello dell’anno precedente, la MP4-16 si distinse per via di un muso molto rialzato, utile ad incanalare meglio l’aria nel fondoscocca.

I risultati dei test furono positivi, ma la Ferrari, che aveva appena riconquistato il titolo piloti con Michael Schumacher, partì a razzo dominando la prima corsa. Le prime tappe della stagione furono molto equilibrate, ma qualcosa cambiò in quel di Monte-Carlo. Coulthard fece segnare la pole position, guadagnandosi i galloni di grande favorito per la vittoria della gara.

Tuttavia, un problema in griglia di partenza lo fece scivolare in fondo al gruppo, regalando il successo al Kaiser di Kerpen che scappò via in classifica. Pochi giorni prima, Hakkinen aveva subito una beffa clamorosa a Barcellona, dopo una gara dominata. Il finlandese, all’epoca in grande difficoltà nel trovare il giusto feeling con quella vettura, subì la rottura della frizione all’ultimo giro, trovandosi costretto a cedere il passo a Schumacher.

La seconda parte di campionato fu a senso unico, con Coulthard che si impose in Austria davanti alle due Ferrari, ormai molto lontane in classifica. Come detto, Hakkinen colse due successi, uno a Silverstone, a casa della McLaren, e l’altro ad Indianapolis, negli Stati Uniti.

Questa vittoria fu molto emozionante, dal momento che maturò alla sua penultima gara in F1 prima del ritiro, arrivato in Giappone. Il due volte campione del mondo decise di dire basta a seguito di una stagione molto frustrante, ma anche per una perdita di motivazioni e per la volontà di passare più tempo a casa con la famiglia.

Il team di Woking concluse al secondo posto il mondiale costruttori con 102 punti, ben lontano dai 179 della Ferrari. Schumacher vinse il titolo piloti con 123 punti, quasi riuscendo a doppiare Coulthard che si fermò a quota 65. Nonostante un risultato che non soddisfò le aspettative, la freccia d’argento di cui vi abbiamo parlato resta un capolavoro di tecnologia, con una livrea di una bellezza rara.

La MP4-16 guidata dallo scozzese del Gran Premio di San Marino in avanti è stata messa all’asta da RM Sotheby’s, in un evento che si svolgerà presso Monaco di Baviera tra pochi giorni. Il prezzo di partenza è di circa 2 milioni di euro, una cifra molto elevata ma che non può competere con la cifra a cui è stata venduta la Ferrari F2003-GA di Schumacher.

La Rossa che permise al Kaiser di Kerpen di mettere le mani sul sesto titolo mondiale è stata venduta ad oltre 14 milioni di euro qualche settimana fa, una cifra assolutamente fuori dal comune. Tuttavia, comprendiamo l’ingente esborso di denaro di chi può permetterselo per acquistare gioielli senza tempo, che in passato ci hanno fatto vivere delle emozioni indimenticabile. I bei tempi andati, purtroppo, non torneranno in futuro.

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