Domenicali, Ducati come la Ferrari? Arriva il parallelismo da brividi

L’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, è uno degli artefici dei successi della casa di Borgo Panigale. Ecco cosa ha dichiarato.

Vi sono uomini destinati a fare la storia e Claudio Domenicali, attuale amministratore delegato di Ducati Motor Holding, ha trasformato una sua passione enorme in una missione di gruppo. La Rossa è cresciuta, negli ultimi anni, dominando sul mercato e in pista. Nel 2022 è arrivato il tanto agognato successo con un pilota italiano in MotoGP. Dopo averci provato con Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, straordinari interpreti della classe regina, la casa di Borgo Panigale ha celebrato il trionfo di Pecco Bagnaia.

Domenicali Ducati Schumacher Ferrari (Ansa Foto)
Domenicali Ducati Schumacher Ferrari (Ansa Foto)

Il prodotto più vincente della storia dell’Academy del Dottore ha battuto, dopo un intensissimo duello, Fabio Quartararo. Quest’ultimo, prima dell’appuntamento di Assen, si è ritrovato con un vantaggio di ben 91 punti sull’alfiere torinese. Pecco, però, non ha mai mollato e ha spinto, nella seconda parte di stagione, non avendo più nulla da perdere. Per gli appassionati la sfida è stata magnifica, seppur vissuta a debita distanza. Eccezion fatta per l’appuntamento finale a Valencia, il ducatista ha goduto di uno strapotere tecnico che ha messo in crisi El Diablo. La Desmosedici GP22 è cresciuta in modo esponenziale, nella seconda metà di campionato, ridicolizzando tutte le moto in pista.

Spesso gli avversari di Bagnaia sono stati gli altri colleghi della Ducati. Enea Bastianini, ad esempio, si è aggiudicato ben 4 gare. Il centauro romagnolo del team Gresini, sebbene guidasse una GP21, ha messo in serie difficoltà il neo campione del mondo. Miller, Zarco, Martin hanno dimostrato di essere piloti validi, mettendo, frequentemente, alle loro spalle il centauro francese della Yamaha. Da 3 anni la Rossa è la moto da battere in MotoGP, ma era sempre mancato il centauro giusto per centrare l’impresa in classifica piloti. Bagnaia è stato strepitoso, non mollando mai. Dall’esordio in MotoGP ad oggi ha compiuto passi da gigante, facendo ricredere tanti detrattori.

Nel 2022 ha conquistato 7 successi. Il più importante è arrivato in Malesia, trovando il modo di ipotecare il Mondiale. Fabio Quartararo avrebbe dovuto rimontare ben 23 punti nell’ultimo round. Il francese, obbligato a vincere la corsa, avrebbe dovuto, contestualmente, sperare in un quindicesimo posto di Bagnaia o in una caduta. Alla fine è bastata una nona posizione a Pecco per laurearsi campione del mondo. Nel round finale i due rivali alla corona si sono anche toccati, dando spettacolo. Pecco Bagnaia ha succeduto Valentino Rossi nell’albo d’oro dei campioni nostrani in MotoGP. L’ultimo pilota italiano in grado di vincere un titolo in top class in sella ad un bolide italiano era stato Giacomo Agostini nel 1972, sulla MV Agusta. Ducati, Pecco Bagnaia fa emozionare tutti: dedica da brividi.

Ducati, pronti per un ciclo vincente

Pecco ha sfatato anche il tabù Stoner, capace di aggiudicarsi il titolo nel 2007, battendo Valentino Rossi sulla Yamaha. La squadra corse ufficiale emiliana ha tutto per confermarsi al vertice anche nei prossimi anni. Oltre ad un giovane campione e un secondo pronto a fare la storia, il team può vantare i migliori tecnici e meccanici del Paddock. Le innovazioni tecniche degli ultimi anni hanno elevato la Desmosedici ad un livello, difficilmente, toccato in passato. Nemmeno le moto giapponesi sono riuscite a stare al passo. La Yamaha ha chiuso al secondo posto nella graduatoria costruttori, davanti all’Aprilia, accusando un gap enorme dalla Rossa.

La Honda, invece, è scivolata all’ultimo posto della graduatoria. Dove può arrivare la Ducati? A darci una risposta è stato l’a.d. Claudio Domenicali. In una intervista su Sky Sport, il bolognese ha dichiarato: “Da appassionato di aziende e di industrie, le cose belle sono quando le aziende riescono a realizzare dei cicli. Pensate ciò che ha fatto Jean Todt con Michael Schumacher in Ferrari, anche Ross Brawn. Quando sono arrivati ci hanno messo un po’ e poi dopo è diventato un bel periodo”.

Il Cavallino Rampante, sotto la guida sapiente del Presidente Montezemolo, riuscì a collezionare sei titoli costruttori consecutivi, dal 1999 al 2004. Michael Schumacher conquistò 5 titoli mondiali a Maranello, vincendo consecutivamente dal 2000 al 2004. Pecco Bagnaia vuole imitare Valentino Rossi? Sentite cosa vuole ottenere nel 2023.

L’amministratore Delegato della casa di Borgo Panigale, è nato il 3 novembre 1965 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Conseguita la laurea in ingegneria ha inseguito un sogno che, negli ultimi anni, è diventato realtà. In merito ad un ciclo in MotoGP, Domenicali ha aggiunto: “Questo potrebbe essere altra cosa. Gli elementi ci sono, ma non sarà facile perché noi abbiamo una bella squadra, bei piloti, anche un bel metodo. Abbiamo sbagliato molto nel passato e credo che questo ci abbia anche fortificato. Non è una cosa scontata, però l’obiettivo è quello”.

Impostazioni privacy