L’ex MotoGP punta su Marquez: che smacco per Valentino Rossi

Marc Marquez ha dominato il decennio scorso della MotoGP, per poi incappare in una serie atroce di sfortune. L’ex rider lo loda.

La carriera ed i risultati ottenuti da Marc Marquez in MotoGP parlano per lui, ricordandoci quanto sia stato superiore alla concorrenza dal 2013 in poi, quando esordì nella top class. Il nativo di Cervera debuttò sulla Honda ufficiale e venne presentato come un fenomeno, confermando subito quell’aura da predestinato che ne aveva accompagnato l’ascesa verso la massima serie sulle due ruote.

Valentino Rossi e Marc Marquez (ANSA)
Valentino Rossi e Marc Marquez (ANSA)

Al debutto assoluto in Qatar, nove anni e mezzo fa, Marc ottenne una strabiliante pole position, per poi ottenere la prima vittoria pochi giorni dopo ad Austin, terra di conquista per l’otto volte campione del mondo. La grande gioia del primo titolo arrivò proprio nel suo primo anno in MotoGP, quando riuscì a sconfiggere la Yamaha del campione in carica Jorge Lorenzo proprio nel round decisivo di Valencia.

Tifosi ed addetti ai lavori capirono subito che ci si trovava davanti ad un qualcosa di insolito, un fenomeno che poche volte si era visto in passato. Il seguito della sua carriera è stato tutto un programma, con il 2014 che venne dominato in lungo ed in largo ed una serie incredibile di vittorie consecutive ad inizio stagione.

Marquez, prima del terribile infortunio di Jerez de la Frontera del 2020, vinse tutti i titoli della top class, tranne quello del 2015 quando se la giocarono Lorenzo e Valentino Rossi. La sua superiorità è stata indiscussa per anni, e solo Andrea Dovizioso fu in grado di sfidarlo sino all’ultima gara nel 2017, ma anche lui dovette arrendersi alla superiorità dello spagnolo.

La sensazione è che il talento iberico avrebbe continuato a dominare per tanti anni, ma la sfortuna ha deciso diversamente con quel terribile incidente di due anni fa. Da quel momento in poi è iniziato un calvario, sia per lui che per la Honda. Il team diretto da Alberto Puig, perdendo il suo riferimento, ha iniziato ad andare in crisi in termini di sviluppo della moto, diventando il fanalino di coda in una manciata di stagioni.

La RC213V ha bisogno di ritrovare la strada giusta, ed a giudicare dalle parole di Marquez successive ai test di Valencia c’è la sensazione che ciò non sia ancora accaduto. L’otto volte iridato ha bisogno di ben altro per competere stabilimente con i migliori, anche perché non può essere più disposto a prendersi i rischi del passato dopo i quattro interventi chirurgici che ha subito.

Il 2023, in tal senso, sarà l’anno decisivo, e c’è chi prevede addirittura il ritiro di Marquez se le cose non dovessero andare come sperato, o quantomeno l’addio alla Honda, la casa che lo ha portato in cielo con ben sei titoli vinti in top class nei suoi primi anni di esperienza nella categoria regina. Al via della stagione mancano soltanto tre mesi, ma il tempo passa in fretta ed i suoi ingegneri sono chiamati al miracolo.

MotoGP, Sete Gibernau elogia Marc Marquez

Per la gran parte degli addetti ai lavori, Marc Marquez è uno dei più forti della storia. C’è anche chi è convinto che sia il migliore in assoluto, e tra coloro che la pensano in questo modo c’è anche il grande Sete Gibernau. Il vecchio rivale di Valentino Rossi ha parlato del nativo di Cervera e della prossima stagione della MotoGP a “Gazzetta.it“, affermando che la Ducati sarà comunque la moto da battere per il 2023.

Ecco le parole dello spagnolo: “Credo che la Ducati sarà la più forte, e gran parte di questa superiorità è dovuta al fatto di poter contare su otto moto in pista, questo permette di sviluppare al meglio un progetto. Se devo dirvi un favorito, vi dico comunque Marc Marquez, per come la vedo io è una specie di eroe, e per me non ci sono dubbi sul fatto che sia il più forte della storia“.

Gibernau non le ha certo mandate a dire, affermando che Marquez è superiore a tutti i piloti che lo hanno preceduto ed anche ai suoi attuali colleghi in MotoGP. Il nativo di Cervera ha un’ottima occasione per dimostrare nuovamente ciò che vale nel 2023, e se dovesse davvero vincere il mondiale andrebbe a ridicolizzare più del passato i suoi rivali.

Conoscendo il suo talento, non saremmo troppo sorpresi di vederlo tornare a vincere delle gare, ma pensare che possa mettere le mani sul mondiale è un discorso ben diverso. Per farcela avrà bisogno di una Honda più equilibrata e meno scorbutica, ma soprattutto dovrà essere quasi al top sul fronte della forma fisica. La caccia al titolo sta per iniziare.

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