MotoGP, perché Miller ha lasciato la Ducati? Verità scioccante

Jack Miller è pronto ad una nuova avventura in MotoGP. Nel 2023, l’australiano sarà in sella alla KTM con la quale vuole tornare al top.

Tante le novità in programma per la stagione di MotoGP targata 2023. Le formazioni delle varie squadre, infatti, andrann a cambiare notevolmente, a cominciare dai campioni del mondo della Ducati. Il neo-iridato Pecco Bagnaia non avrà più al suo fianco Jack Miller, ma Enea Bastianini.

MotoGP Jack Miller (LaPresse)
MotoGP Jack Miller spiega i motivi del passaggio alla KTM da Ducati (LaPresse)

La casa di Borgo Panigale ha deciso di puntare su due cavallini di un certo livello, non riproponendo la coppia formata dal rider torinese e dall’australiano. Tra questi due si era creata una splendida amicizia, con Jack che aveva capito di non avere il passo per lottare per il titolo, cercando di essere utile alla causa ed aiutare il compagno di squadra.

Miller, dopo le esperienze con il team Pramac, era arrivato nella squadra ufficiale nel 2021, al fianco dello stesso Bagnaia, compagno di squadra già nel team di Paolo Campinoti. La Ducati puntava tutto sul buon Jack considerando la maggiore esperienza rispetto a Pecco, ma ben presto le cose hanno iniziato a cambiare.

Jack era partito forte con due splendide vittorie ottenute a Jerez de la Frontera e Le Mans, per poi scomparire dai radar. Bagnaia ha iniziato a vincere, chiudendo il 2021 con quattro successi nelle ultime sei gare ed il titolo di vice-campione del mondo, alle spalle soltanto dell’imprendibile Fabio Quartararo e della sua Yamaha.

Il 2022 è così divenuto l’anno della verità per Miller, che non è mai riuscito a giocarsela alla pari, decidendo così di separarsi dalla Ducati. Pecco si è preso così il titolo mondiale ed i galloni di capitano, mentre Jack è passato alla KTM con la quale farà il proprio esordio nel 2023.

La casa austriaca è in grande crescita, e la coppia formata dall’australiano e da Brad Binder sarà molto interessante da seguire. Il team diretto da Francesco Guidotti, che ha già lavorato per tanti anni con Miller in Pramac, è in ascesa, e nel 2022 si è preso due vittorie con Miguel Oliveira sotto al diluvio di Mandalika e Buriram. La KTM è probabilmente la moto migliore sull’umido, ma deve fare ancora dei passi in avanti sull’asciutto, specialmente in qualifica.

Binder ha chiuso la stagione con uno splendido secondo posto maturato nel gran finale di Valencia, a pochi decimi dalla Suzuki di Alex Rins. La sua è stata una rimonta fantastica, e senza la brutta qualifica, il buon Brad si sarebbe potuto giocare la prima vittoria della sua carriera in MotoGP.

Come detto, la KTM è in forte ascesa, e la partnership con alcuni tecnici provenienti dal team Red Bull di F1 potrebbe dare una bella mano sul fronte aerodinamico. Questo aspetto è divenuto fondamentale nel Motomondiale di oggi, e siamo certi che gli austriaci potranno dire la loro nella prossima stagione.

MotoGP, ecco le parole di Miller sul passaggio in KTM

Jack Miller si è unito alla KTM per il suo futuro in MotoGP, ed ha avuto modo di avere una prima presa di contatto con la sua nuova moto già nei test di Valencia, disputati due giorni dopo il round finale della stagione 2022. Parlando con la stampa, l’australiano ha parlato della sua decisione di separarsi dalla Ducati, scommettendo su un nuovo progetto.

Ecco le sue parole: “Quello che ho avuto con la Ducati è stato un viaggio davvero fantastico, sicuramente è stato molto triste doverla lasciare, ma questa è la vita, che ci mette spesso davanti a nuove sfide. Sono entusiasta di iniziare un nuovo capitolo, ma voglio ribadire che la decisione di lasciare la Ducati è stata mia e solo mia“.

Miller proseguirà in MotoGP con l’intento di farci divertire, in sella ad una moto che è in grande crescita. Proprio per questo, Jack ha fatto la cosa migliore, lasciando la Ducati, che è il mezzo più forte di tutti, per una casa concorrente che sta comunque migliorando di anno in anno, evitando team come Honda e Yamaha che sono in grossa difficoltà. Ovviamente, è presto per dire se riuscirà o meno a giocarsi il titolo, ma sulla Rossa probabilmente non sarebbe mai successo.

In questi due anni, Pecco Bagnaia si è dimostrato superiore, e nella seconda parte del 2022 ha fatto della costanza il suo punto di forza. Miller, dal canto suo, ha commesso troppi errori, ma ha comunque dimostrato di andare fortissimo. La vittoria a Motegi, in questo senso, ne è stato un esempio lampante: quando l’australiano riesce a trovarsi davanti, è in grado di esprimere un ritmo infernale, ma per trovarsi in quelle condizioni è necessario che la KTM progredisca soprattutto in qualifica.

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