Ferrari, come sta Binotto dopo il divorzio? Trapelano le sue prime parole

Binotto torna a parlare dopo il divorzio dalla Ferrari: non si sbilancia ancora sul suo futuro, che comunque potrebbe essere ancora in F1.

La Ferrari saluterà Mattia Binotto alla fine del 2022, ma non sa ancora chi prenderà il suo posto dal prossimo anno. I vertici dirigenziali stanno ancora valutando le diverse opzioni e presto saranno chiamati a fare una scelta definitiva.

Mattia Binotto (LaPresse)
Mattia Binotto (LaPresse)

Da non escludere una soluzione interna, con Laurent Mekies che da direttore sportivo potrebbe essere promosso a team principal. Proprio lui è stato scelto, intanto, per rappresentare la scuderia di Maranello in occasione del gala della Federazione Internazionale a Bologna. Ritirerà lui il trofeo per il secondo posto nella classifica costruttori conquistato nel Mondiale 2022.

Ma rimangono in piedi anche candidature esterne, a partire da quella di Frederic Vasseur. Fin dall’inizio, il boss della squadra Alfa Romeo Sauber è stato indicato come il favorito e nelle ultime ore il suo nome ha ripreso fortemente quota. Vedremo se alla fine sarà lui il prescelto per prendere le redini della squadra più vincente della storia della F1.

F1, Binotto si confida dopo le dimissioni dalla Ferrari

Binotto mercoledì 7 dicembre ha fatto la sua ultima uscita ufficiale da uomo Ferrari in occasione della riunione del Consiglio Mondiale FIA a Bologna. Non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche, però il giornalista Leo Turrini su Il Resto del Carlino ha scritto quanto segue: “A chi è andato a salutarlo ha risposto con eleganza ‘Io sono sereno e ancora non ho preso decisioni sul mio futuro’“.

Trapela assoluta tranquillità da parte dell’ingegnere emiliano, che ha constatato l’impossibilità di continuare a lavorare in Ferrari e ha concordato il divorzio anticipato rispetto a quella che era la scadenza del contratto. Adesso sarà interessante vedere quanto durerà il gardening leave, ovvero il periodo durante il quale non potrà lavorare con nessun’altra scuderia. Il minimo sarà 6 mesi, ma è probabile che si arrivi a 12 visto il ruolo importante che ricopriva Binotto a Maranello.

Nel suo futuro non ci sarà la Mercedes, che per bocca di Toto Wolff ha fatto sapere che i due non possono collaborare nella stessa squadra. I due in passato hanno avuto diversi momenti di tensione e, anche se i rapporti sono ora migliorati, non c’è possibilità di lavorare assieme a breve termine.

Nelle scorse settimane era trapelata l’esistenza di una proposta dell’Audi, che nel 2026 entrerà in Formula 1 attraverso una partnership con Sauber. Questa potrebbe essere un’opzione interessante per il futuro di Binotto. Un progetto completamente nuovo e la possibilità di operare senza le pressioni causate dall’essere team principal della Ferrari.

Un ingegnere della sua esperienza e della sua competenza farebbe comodo ad Audi, così come ad altri marchi impegnati in F1. Salvo sorprese, non dovrebbe avere particolari problemi a trovare una nuova sistemazione per continuare la sua carriera nel Circus delle quattro ruote.

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