Verstappen e Schumacher, un dato li accomuna: ecco di cosa si tratta

Max Verstappen e Michael Schumacher sono due dei più grandi campioni della storia della F1 e un dato li accomuna in maniera incredibile.

Paragonare Michael Schumacher a qualsiasi altro pilota è sempre un grande rischio, ma alla fine perché non provare a farsi ancora del male dopo aver paragonato Leclerc e Senna, e dare così modo di snocciolare alcuni peculiarità che accomunano il leggendario Kaiser con il ragazzo che attualmente sta dominando il mondo della Formula 1: Max Verstappen.

Schumacher Verstappen
Collage (LaPresse)

Michael Schumacher e Max Verstappen, il padre di un futuro pilota in crisi e il figlio d’arte di un eterno incompiuto, il tedesco e l’olandese, il Kaiser e SuperMax, talmente simili da essere molto spesso paragonati anche grazie a statistiche e a corsi e ricorsi storici.

La Formula 1 è un mondo meraviglioso, fatto di sorprese e di gare di difficile letture che possono essere risolte solo dal talento, dalla classe e dal genio di due figure come quelle di Schumacher e Verstappen.

Uno è arrivato al termine della sua carriera nel 2012, con il tragico incidente sugli sci che purtroppo continua ancora dopo tanti anni a tenere con il fiato sospeso famigliari e tifosi, mentre l’altro è in piena rampa di lancio.

Ovviamente Verstappen ne deve ancora mangiare tanta di pastasciutta per poter raggiungere il livello del tedesco, ma a ben guardare in pista possono essere considerati molto simili.

All’inizio della carriera entrambi erano considerati dei piloti molto irruenti, mentre con il passare degli anni hanno saputo limare i difetti e diventare dei veri e propri cyborg imbattibili, capaci di elevare al massimo le proprie monoposto.

Quest’anno Verstappen ha battuto il record di 13 vittorie in un singolo Mondiale realizzato da Michael Schumacher nel 2004 in Ferrari, oltre che da Sebastian Vettel in Red Bull nel 2013, ma c’è un dato davvero molto interessante che vorrei analizzare con voi.

Oltre alla grandissima fame di successi che contraddistingue i due vorrei far notare come i due Mondiali che sono stati vinti dall’olandese nel 2021 e nel 2022 siano davvero molto simili a quelli che ottenne Schumacher nel 1994 e nel 1995 in Benetton.

Partiamo prima di tutto dalla Scuderia, ovvero un semplice sponsor che ha avuto modo di entrare di prepotenza nel mondo delle quattro ruote creando un Team di primissimo livello per valore e prestazioni, ma che non ha la possibilità di realizzare delle auto di serie.

Nessuno infatti può sfoggiare il suo modello di Red Bull o la sua nuova fiammante Benetton, al più potrà farsi un drink con la vodka con il primo e indossare un nuovo golfino per Natale con il secondo.

Ma oltre a questa prima caratteristica notiamo come sono stati vinti i due titoli dal tedesco e l’olandese.

Polemiche per il primo titolo

Il 1994 può effettivamente essere messo a confronto con il 2021, vedendo come entrambi a un certo punto della stagione si trovavano primi e già con il titolo in tasca, poi da un lato i problemi della Benetton e l’ascesa della Williams, mentre dall’altro il grande sviluppo della Mercedes, hanno portato Damon Hill e Lewis Hamilton a contendere il successo nell’ultimo tappa del Mondiale.

Ebbene, se il successo di Verstappen su Hamilton ad Abu Dhabi nel 2021 ce lo ricordiamo tutti, con quella Safety Car fatta rientrare un po’ alla buona e senza una reale motivazione, nel 1994 Michael vinse speronando volutamente Damon Hill che lo stava passando in curva.

Nel 1997 ripeté questo gesto, ma in quella circostanza non fu fortunato e Jacques Villeneuve vinse il Mondiale con la Williams e con i perdenti la FIA mostra sempre il pugno di ferro e la manovra venne punita con la squalifica all’ultimo posto.

Nel 1994 invece avrebbe dovuto togliere il titolo al tedesco, perché la manovra fu pressoché identica, ma siccome in quella circostanza anche la vettura del britannico venne danneggiata, per il figlio d’arte non ci fu la possibilità di poter ripartire in pista e così dovette mestamente accontentarsi del secondo posto.

Manovra illecita voluta da Schumacher nell’ultima gara e decisione contro il regolamento, o quasi, da parte della Federazione per far ripartire la gara e dare a Verstappen il match point per poter vincere il Mondiale, ma come è andato invece per il secondo successo?

Il bis di Schumacher e Verstappen è gloria pura: un trionfo

Se il primo successo per entrambi è costato una serie infinita di polemiche, la situazione si è completamente ribaltata nel secondo anno per entrambi, con tutti e due che non hanno avuto un inizio semplice, ma nel corso del Mondiale hanno dominato.

Anche nel 1995 il rivale di Schumacher, in quel caso sempre Damon Hill, riuscì a vincere due delle prime tre gare, proprio come Charles Leclerc in questa stagione, ma da quel momento in poi la stagione venne vinta senza possibilità di replica.

Nelle altre quattordici tappe del Mondiale arrivarono ben otto successi per il tedesco, con la vittoria matematica che arrivò con due gare d’anticipo, volete sapere dove? A Mimasaka, in Giappone, esattamente la stessa nazione che ha incoronato Verstappen due volte campione del mondo, anche se con quattro gare ancora da disputare.

Le coincidenze sono finite? Mi spiace ma nemmeno per sogno, perché anche nel 1995 Damon Hill al secondo posto si rivelò superiore in qualifica rispetto a Michael, ottenendo sei Pole contro le quattro del tedesco, proprio come Leclerc nei confronti di Verstappen in questa stagione.

Dopo tutte queste similitudini purtroppo l’anno seguente ai due titoli Mondiali non ha portato Verstappen in Ferrari, ma a questo punto chissà che non voglia del tutto provare a eguagliare e a migliorare le imprese di Michael Schumacher.

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