Verstappen, previsione drammatica: è già finito il suo dominio?

Il 2022 di Verstappen è stato senza particolari problemi. Ma per un importante ex della F1, l’anno venturo sarà una storia molto diversa.

Il Mondiale di F1 terminato il 20 novembre scorso ad Abu Dhabi non era partito benissimo per la Red Bull. I ritiri di entrambi i piloti per motivi di affidabilità avevano fatto temere il peggio a Milton Keynes. Ed invece, l’incredibile reattività mostrata dal gruppo progettuale capitanato da Adrian Newey, ha ribaltato la situazione. Dopo aver dato l’illusione alla Ferrari di poter dire la sua, l’equipe energetica ha messo il turbo, dominando in lungo e in largo.

E a darne dimostrazione sono i numeri stessi. 759 sono i punti ottenuti tra i costruttori, contro i 554 della Rossa. Allo stesso, tra i piloti, Max Verstappen ha svettato con 454 lunghezze, contro le 308 di Charles Leclerc.

Max Verstappen (LaPresse Foto)
Il pilota della Red Bull Max Verstappen (LaPresse Foto)

Meglio di così, impossibile. E le ragioni sono più d’una. Al di là della capacità di rialzarsi e recuperare in tempi rapidi, la scuderia è stata aiutata da una Mercedes zoppicante, per la prima volta dal 2014, e da un Cavallino perso dopo lo slancio iniziale.

A Yas Marina saranno ben 15 i successi di gara su 22 dell’olandese, fresco bi-campione del mondo, e 2 per Sergio Perez.

L’era Verstappen è già finita?

Cifre di tutto rispetto, che hanno azzerato le polemiche relative al finale del 2021, con quel presunto magheggio dell’allora direttore di corsa Michael Masi, a togliere l’ottavo sigillo dalle mani di Lewis Hamilton.

A fronte della maniera solida con cui il figlio di Jos ha guadagnato la seconda stelletta, in molti hanno gridato all’inizio di una nuova supremazia. Eppure, non per tutti è così. Nella fattispecie, secondo Mika Hakkinen il 2023 del driver di Hasselt sarà tutt’altro che in discesa. E la possibilità di confermarsi non scontata.

Ha fatto un lavoro magnifica, accompagnato da un ottimo staff, validi ingegneri e progettisti che ben conosco“, ha affermato a Sky Sports in occasione di una presentazione avvenuta a Londra.

Le regole in F1 sono diverse rispetto a quando vinsi io i due titoli, anche rispetto a tre/quattro stagioni fa. Ora ci sono diversi team in grado di imporsi. Ecco perché non credo che avrà vita facile, nonostante sia un corridore di livello. Non so ancora da parte di chi, ma penso che il prossimo campionato ci regalerà delle sorprese“, ha delineato il futuro lo storico rivale di Michael Schumacher.

D’altronde lo stesso Mad Max non poteva immaginarsi un’annata tanto ricca di successi. E a caldo,  dopo la conclusione del round degli Emirati lo aveva confessato. “Mi pareva già un sogno poter replicare l’andamento del 2021, ma con un forte impegno da parte di tutta la scuderia è stato possibile fare di più“, le parole del 25enne. “L’obiettivo è sempre di alzare l’asticella, anche se non è facile. Ritengo che sia questo l’atteggiamento da tenere. Che tu sia o meno un campione. Alla fine si cerca costantemente di spingere un po’ di più, in quanto non si è mai fatto abbastanza bene“, il rigore del #1 che, sin dal suo esordio nelle monoposto, ha avuto come unico target, anche grazie al pungolo di entrambi i genitori nati e cresciuti nel motorsport, quello di mettersi tutti alle spalle.

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