Sainz, arriva la sua verità sulla Ferrari: ecco perché non ha vinto

Carlos Sainz ha vissuto una stagione non esaltante, ma ha indicato la via per cercare di battere la Red Bull. Ecco le sue parole.

La Ferrari deve trovare un modo per tornare grande, e per farlo si sta organizzando l’ennesima rivoluzione degli ultimi anni. Charles Leclerc e Carlos Sainz sono coloro che vanno in pista, ma senza un’auto ed un team di alto livello, si può ben poco contro le armate di Red Bull e Mercedes, le quali dominano il Circus dall’ormai lontano 2010.

Carlos Sainz (ANSA)
Carlos Sainz (ANSA)

Mattia Binotto, salvo clamorosi colpi di scena, lascerà il ruolo di team principal, dicendo addio ad una squadra con la quale lavora da quasi trent’anni. Fino a pochi giorni fa sembrava scontato che il suo posto sarebbe stato preso da Frederic Vasseur, boss dell’Alfa Romeo Racing, ma qualcosa sembra stia cambiando nelle ultime ore.

Alcune indiscrezioni parlano di un possibile e clamoroso ritorno di Ross Brawn, uno dei maghi dei successi di Michael Schumacher assieme a Jean Todt, Rory Byrne e Luca Cordero di Montezemolo. All’epoca, la Ferrari dominava demolendo la concorrenza, grazie ad una metodologia di lavoro che si è andata smarrendo nel corso degli anni.

La conferma arriva dalla terribile gestione delle strategie, dai problemi di affidabilità e dai pessimi sviluppi, tutte concause che hanno determinato l’ennesima sconfitta iridata maturata nel 2022. A tutto ciò si aggiunge anche un’altra problematica, quella legata alla gestione dei piloti.

Leclerc si è laureato vice-campione del mondo battendo la Red Bull di Sergio Perez per appena 3 punti, mentre Sainz ha chiuso addirittura quinto, dietro alla Mercedes di George Russell e davanti, per un nulla, a quella di Lewis Hamilton. Lo spagnolo si è tolto la soddisfazione della prima vittoria in carriera in quel di Silverstone, dove è partito anche in pole position, ma per il resto ha deluso le aspettative.

Il figlio del due volte campione del mondo rally ha commesso un’infinità di errori, e nonostante delle strategie nettamente migliori rispetto al compagno di squadra ha chiuso staccato di ben 62 punti da Leclerc. Nonostante questo, le intenzioni di Binotto erano quelle di non determinare gerarchie e di farli sentire alla pari anche nel 2023, ma per fortuna il problema non dovrebbe porsi con l’arrivo di un nuovo team principal.

All’interno della Gestione Sportiva pare stiano emergendo diverse problematiche, con i due piloti che sarebbero ai ferri corti su varie questioni. Tutto ciò è frutto di una gestione scellerata da parte dei capi della squadra, che in questi anni non hanno fatto che peggiorare una situazione già molto critica.

Carlitos è un ottimo secondo pilota, ma non può pensare di lottare per il mondiale, ed il 2022 ne è stata la prova definitiva. Leclerc deve essere messo nelle condizioni di poter vincere e di essere favorito dal team, altrimenti l’addio alla Ferrari sarà sempre meno scontato di quanto sembra.

Sainz, ecco come fare per battere la Red Bull

Carlos Sainz sembra convinto di poter giocarsi qualcosa di importante nel 2023, a patto che la Ferrari faccia dei decisi passi in avanti. La Red Bull è una vera e propria corazzata, che può disporre di Max Verstappen, ovvero il miglior pilota del momento, ma anche di una squadra imbattibile. La Mercedes, dal canto suo, difficilmente sbaglierà una vettura per il secondo anno di fila, ed a Maranello è ora di correre ai ripari.

Intervistato da “Motorsportweek.com“, lo spagnolo ha parlato dei miglioramenti necessari in chiave 2023: “Purtroppo, non ho potuto nulla per cercare di giocarmela con Verstappen. Lui ha guidato benissimo, ma ha anche avuto la macchina migliore e la Red Bull ha lavorato in maniera egregia. Credo che per batterli dovremo fare una stagione perfetta, senza il minimo errore, dobbiamo crescere anche come mentalità. Bisogna porsi obiettivi elevati per stare davanti ad un team del genere. Io dovrò fare meglio soprattutto nella prima parte di stagione, ma ci proverò. Non ho dubbi sul fatto che possiamo giocarcela“.

Sainz è molto ottimista, e negli ultimi giorni aveva anche difeso la gestione di Mattia Binotto. A suo parere, l’attuale team principal della Ferrari ha consentito alla squadra di crescere moltissimo rispetto al passato, e che la rivoluzione non avrebbe avuto senso. Tuttavia, servono molti cambiamenti ed è proprio ciò che sembra stia per accadere a Maranello, con buona pace di Carlitos.

Con questo gruppo di lavoro, come ormai si è capito, ci sarà ben poco da fare se non continuare a soffrire, ma è chiaro che i grandi cambiamenti potrebbero compromettere la caccia al titolo del 2023. La verità la scopriremo tra pochissimi mesi, visto che il Bahrain è già dietro l’angolo.

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