F1, Newey stuzzica la Mercedes: bordata del tecnico Red Bull

L’ingegnere britannico, Adrian Newey, ha punzecchiato i rivali della Mercedes. Il progetto della W13 non ha ancora dato i frutti sperati.

Dopo la lotta sino all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio del campionato 2021, la Red Bull Racing ha distrutto la Mercedes quest’anno. Non vi è stata partita tra le due compagini, nonostante un illusorio podio iniziale di Lewis Hamilton in Bahrain. Le due RB18 si ritirarono nelle ultimissime battute, lasciando strada al sette volte iridato. Fu un risultato sorprendente perché sin dai primi test prestagionali la W13 si è rivelata essere un’auto ricca di problemi.

Red Bull, Adrian Newey (ANSA)
Red Bull, Adrian Newey (ANSA)

La parola porpoising è diventata virale a causa dei rimbalzi della vettura teutonica. La Red Bull Racing, invece non ha riportato problemi, grazie al lavoro meticoloso dell’ex ingegnere della McLaren. Newey è il progettista più vincente della storia della Formula 1. La RB18, senza tanti appelli, è stata la migliore wing car del lotto. Tutte le squadre sono partite da un foglio bianco, cercando di interpretare nel miglior modo possibile i concetti stabiliti nel nuovo regolamento tecnico. Alla base del cambiamento vi era la necessità anche di stravolgere un dominio preoccupante. Nell’era ibrida della categoria regina del Motorsport aveva vinto solo la Mercedes. Per otto anni di fila la squadra teutonica si è confermata al top, ma nella passata stagione aveva subito il ritorno prepotente dell’armata austriaca.

Max Verstappen riuscì ad avere la meglio all’ultimo giro del Gran Premio di Abu Dhabi. La lotta fu serrata anche in classifica costruttori. Perez, al primo anno in RB, non riuscì a precedere la seconda guida della Stella a tre punte, Valtteri Bottas. Nel 2022 non c’è stata storia. La W13 è riuscita a diventare un’auto migliore nella seconda parte di campionato, grazie a sviluppi mirati e alla direttiva anti porpoising. Da Spa Francorchamps l’auto ad effetto suolo non è più rimbalzata ad alta velocità, come era accaduto nelle tappe precedenti, ma nonostante ciò ha chiuso al terzo posto nei costruttori. George Russell ha vinto il suo primo Gran Premio in F1 in Brasile, sfruttando al massimo le particolari condizioni dell’asfalto di Interlagos.

L’auto senza pance avrebbe dovuto essere il punto di riferimento, dando distacchi notevoli a tutte le altre monoposto in pista. Hamilton e Russell, invece, si sono trovati per le mani una vettura lenta sui rettilinei e poco agile nei tratti guidati. E’ stato un vero incubo per il sette volte campione del mondo, pronto ad una remake della sfida a Verstappen. L’anglocaraibico ha visto solo con il binocolo il suo storico rivale, trovandosi in pochissime occasioni in bagarre con la RB18 del numero 1. In Brasile, ad esempio, i due si sono toccati nelle prime battute, in un estremo tentativo di sorpasso dell’olandese.

Mercedes, la stoccata di Newey

Interlagos a parte, Verstappen ha fatto pochissimi errori nel 2022. Nessuno nella storia aveva mai vinto 15 gare in un anno. Il figlio d’arte di Jos ha demolito una serie di record impressionanti, e nemmeno la Ferrari è riuscita a tenere il passo della RB18. La Rossa si è fermata a 4 vittorie complessive, 3 ne ha messe a segno Leclerc ed una Sainz. I concetti tecnici della vettura austriaca non sono stati pareggiati da nessuno. L’auto è sempre risultata molto veloce e, risolti i problemi tecnici iniziali, ha fatto il vuoto. In termini di sviluppi l’equipe di tecnici capitanati da Newey ha programmato una riduzione del peso a step. A Spa la differenza rispetto a tutte le altre vetture è sembrata imbarazzante.

Per questo motivo sono i favoriti anche per la prossima stagione, nonostante le limitazioni in galleria del vento a causa del Budget Cap sforato nel 2021. La Mercedes ha terminato il campionato in crescendo, ma con una serie di dubbi in vista del 2023. I tecnici di Brackley dovranno lavorare a lungo per capire se continuare con i concetti svelati, senza risultati, in questa annata o stravolgere il progetto. A proposito di filosofie costruttive, Newey, alla testata tedesca Auto Motor und Sport, ha spiegato che per lui la Mercedes W13 “senza pance” è stata una vera sorpresa perché avevano trascurato la scappatoia regolamentare.

Una bella bordata nei confronti del team teutonico che, in passato, è finito sotto accusa per le trovate ai limiti del regolamento tecnico. L’ingegnere della Red Bull Racing ha aggiunto: “La Mercedes è migliorata sempre di più nel corso della stagione. Onestamente, non abbiamo il tempo di analizzare il concetto nel dettaglio. In regime di Budget Cap non ci si può più permettere questo lusso. Ecco perché si percorrono prima le strade che si pensa possano dare il massimo rendimento. Tutti si ispireranno alla Mercedes solo quando il concetto avrà improvvisamente un successo duraturo”.

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