Ferrari, l’amato ex pilota difende l’attuale gestione: i tifosi si dividono

La Ferrari vive un momento molto difficile con le voci sul licenziamento di Binotto che incalzano. L’ex pilota la vede in modo diverso.

Il mondiale di F1 targato 2022 è ormai agli sgoccioli, ed in quel di Abu Dhabi sta andando in scena l’ultimo atto di una stagione dominata da Max Verstappen e dalla Red Bull. In casa Ferrari, come sempre, si è costretti a leccarsi le ferite, accettando l’ennesima sconfitta, con la speranza che qualcosa possa cambiare in fretta.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

Martedì è stata data la notizia del licenziamento di Mattia Binotto, riportata da tutti i principali organi di stampa nazionali, che danno per certo il futuro avvicendamento. Secondo quanto detto, Frederic Vasseur, attuale team principal dell’Alfa Romeo Racing, andrà a prendere il posto dell’ingegnere di Losanna, per dare il via ad una rivoluzione totale.

Infatti, oltre a Binotto dovrebbero saltare il direttore sportivo Laurent Mekies ed il responsabile delle strategie Inaki Rueda, responsabile delle strategie arrivato in Ferrari dal 2015, di cui si fa fatica a ricordare una sola tattica azzeccata. Le colpe delle tante vittorie buttate al vento quest’anno sono soprattutto sue, anche se sotto di lui c’è anche uno staff di altri strateghi che di certo non ha svolto un gran lavoro.

Nelle prove libere di Abu Dhabi, l’ex pilota Jean Alesi ha difeso la gestione Binotto, attaccando duramenteLa Gazzetta dello Sport“, ovvero il quotidiano sportivo più letto in Italia che ha dato per primo la notizia della cacciata del team principal. Parole durissime quelle utilizzate dal francese, che ha forse anche esagerato nel tutelare il boss del Cavallino, responsabile dei tanti fallimenti degli ultimi anni. Dopo la fuga di notizie, la Scuderia modenese aveva rilasciato un comunicato stampa, smentendo tutto ciò che si era letto sui giornali, ma lasciandoci dei forti dubbi in chiave futura.

Ferrari, ecco le parole di Rubens Barrichello

In occasione del Gran Premio del Brasile della scorsa settimana, Rubens Barrichello è stato intervistato ai microfoni di “SKY Sport F1“, ragionando sulla situazione in casa Ferrari e su come migliorare in chiave futura. Nei giorni successivi, sono emerse le voci relative al licenziamento imminente di Mattia Binotto, ma il brasiliano ha detto che la cosa migliore da fare per il Cavallino è quella di puntare sulla stabilità, facendo quasi da profeta.

Ecco le sue parole: “Ci tengo ad abbracciare tutta l’Italia, per me è come una famiglia o una seconda casa, voglio bene a tantissime persone lì. Ho corso con Giancarlo Fisichella una gara GT a Vallelunga qualche tempo fa, è stato bellissimo il calore di tutta quella gente che mi ha ricordato i bei periodi che ho vissuto in passato“.

Barrichello ha poi analizzato la stagione che si sta andando a concludere: “Cosa ne penso della stagione della Ferrari? Quello che dobbiamo pensare è che sia tornata, è la cosa più importante. Guardare le piccole cose che sono successe quest’anno è importante, sono tornate ad avere una macchina che va molto forte e mi auguro che continuino così, devono ovviamente proseguire nella loro crescita perché ne abbiamo bisogno“.

Il ritorno di un pilota brasiliano in F1? Credo che sia molto importante averlo, adesso c’è Felipe Drugovich che ha vinto il campionato di Formula 2 che sta dando dei bei segnali, anche se per il momento fa solo il terzo pilota all’Aston Martin, che comunque gli ha dato una bella possibilità. Mio figlio sta facendo la Formula Regional, come paese siamo ancora lontani ma c’è tempo per recuperare e per tornare in F1 in futuro“.

Rubens ha concluso riflettendo sulla continuità che sarà fondamentale per la Rossa del futuro: “Cosa manca a questa Rossa rispetto a quella in cui correvo io? Deve migliorare tutti gli errori fatti quest’anno. All’epoca si vinceva insieme e si perdeva insieme, era sempre così e credo che sia un passaggio fondamentale da capire per il futuro. Quando sbagli una volta, sai come poter fare per non ripetere quegli errori. Nei team in cui ho corso e dove le cose non andavano bene, ognuno lavorava per conto proprio invece che collaborare con gli altri settori. Credo che a questa squadra vada dato del tempo, perché con il passare degli anni diventerà sempre più forte“.

Le parole di Barrichello testimoniano il grande amore che ha per la Scuderia modenese, ma i tifosi possono contestarle senza troppi problemi. Rubinho ha detto, in sostanza, che sbagliando si impara, ma questa squadra sbaglia da troppi anni e non ha mai imparato nulla dai propri errori. La sensazione è che per questa gestione il tempo sia scaduto, e che sarebbe meglio intervenire subito per fermare l’agonia.

Impostazioni privacy