Ferrari, Carlos Sainz nega tutto: nuova guerra con il box?

Per la Ferrari è stato un week-end molto complicato in Brasile, e le parole di Carlos Sainz alimentano le tensioni. Ecco cosa ha detto.

Periodo nero in casa Ferrari alla vigilia dell’ultima gara di campionato, con la Mercedes che grazie alla doppietta in Brasile si è portata a soli 19 punti di ritardo nel mondiale costruttori. Tra la squadra di Maranello ed il team di Brackley la lotta è serrata, con le frecce d’argento che hanno ormai sverniciato le Rosse in termini di performance.

Ferrari Carlos Sainz (ANSA)
Ferrari Carlos Sainz (ANSA)

La Mercedes ha lavorato durissimo sino a questo punto della stagione, sorprendendo lo stesso Mattia Binotto, che ha invece affermato che lo sviluppo della Rossa è ormai fermo da tanto tempo, motivazione per la quale le prestazioni si sono plafonate. Ogni anno, ormai, sentiamo questo discorso, ma sulla stagione successiva non se ne sentono mai i benefici.

Il metodo di lavoro della Ferrari è sbagliato da oltre un decennio, eppure si insiste sempre sulle stesse metodologie. Red Bull e Mercedes sono superiori su ogni fronte, e Toto Wolff ha rifilato l’ennesima legnata sul fronte politico alla Scuderia modenese con la TD39, la direttiva tecnica introdotta in Belgio che ha affossato il Cavallino, riducendo la finestra di utilizzo sulla Rossa e compromettendone il set-up.

Binotto ripete dalla fine di agosto che la direttiva non ha inficiato le prestazioni, ma è chiaro che le sue parole fungono da difesa contro le critiche dei tifosi, che sono stanchi di vedere l’orgoglio del Cavallino a causa di uno scadente peso politico. Dopo anni di fallimenti, sembra che l’ora dell’ingegnere di Losanna stia finalmente per arrivare, con il suo ruolo da team principal che scricchiola e non poco.

John Elkann aveva detto a Monza che in Binotto c’era piena fiducia, ma le ultime gare sembrano aver detto il contrario. Il buon Mattia non ha più seguito la squadra nelle trasferte lontane dall’Europa per preparare al meglio la prossima stagione, cosa che si verifica da diverse annate, ed anche in questo caso non si notano mai dei passi in avanti.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere la frustrazione di Charles Leclerc, che è ormai esausto di essere preso in giro dal muretto. L’imbarazzante strategia ordita dal team di Inaki Rueda nelle qualifiche di Interlagos rende bene l’idea di quello che il ragazzo è costretto a sopportare, ed anche il rapporto con il suo ingegnere di pista è ai minimi storici.

Xavi Marcos commette errori degni di un dilettante, richiamando il proprio pilota nei momenti peggiori, cosa accaduta anche venerdì scorso. L’ingegnere, una volta accortosi assieme alla sua truppa della follia del montaggio delle Intermedie, ha richiamato ai box Leclerc, quando ormai era transitato sul traguardo ed era troppo tardi per rimediare.

Quando un team è guidato dall’incompetenza più totale, è inevitabile che si vadano a produrre dinamiche di questo tipo, e venirne fuori sarà una vera e propria impresa. A questo punto, l’unica soluzione è una rivoluzione totale, ma è ovvio che in quel caso verranno sacrificati almeno i prossimi due anni. Leclerc e Carlos Sainz, da questo punto di vista, non hanno più tempo e voglia di aspettare.

Ferrari, le parole di Sainz fanno riflettere sul muretto

Nel finale del Gran Premio del Brasile, Carlos Sainz ha superato Sergio Perez strappandogli la terza posizione, cosa poi fatta anche da Charles Leclerc che si è così portato ai piedi del podio. Il monegasco è in piena battaglia con Checo per il secondo posto nel mondiale piloti, ed ha così chiesto alla Ferrari di farsi dare la posizione dal compagno di squadra per guadagnare altre 3 posizioni.

Il muretto gli ha negato questa possibilità, affermando che sarebbe stato troppo rischioso, in quanto l’Alpine di Fernando Alonso era staccata di solo un secondo e mezzo dal monegasco. La Ferrari ha così deciso di terminare la gara con Sainz terzo davanti a Leclerc, scatenando la furia di Charles nel team radio. Lo spagnolo è stato interpellato sulla vicenda proprio alla fine della corsa, nella consueta conferenza stampa, nella quale ha affermato di non aver saputo nulla di quanto accaduto prima della fine della gara.

Sainz non ha voluto commentare la richiesta del compagno di squadra, ma le sue parole confermano la grande confusione che c’è nel box: “Del discorso legato alla richiesta di Charles sulla mia posizione ho saputo alla fine della gara, perché alla radio non mi è arrivato nulla dal mio ingegnere o dalla squadra. Quindi, non c’era assolutamente nulla che potessi fare, le posizioni erano semplicemente quelle e nulla sarebbe mai cambiato. A tal proposito, non ho nulla da aggiungere“.

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