Ferrari, saltano altre due teste? Nomi clamorosi verso l’addio

La Ferrari potrebbe sacrificare altri due membri presenti al muretto assieme a Binotto. Ecco chi è a serio rischio licenziamento in inverno.

In casa Ferrari è tutto pronto per una rivoluzione completa, probabilmente senza precedenti. Le voci, sempre più insistenti, riguardo alla cacciata di Mattia Binotto che si sono fatte largo in questi ultimi giorni non possono lasciar tranquilli i sostenitori del team principal, ed a poco è servita la smentita della Scuderia modenese arrivata nel pomeriggio di martedì.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

In questi casi, si è sempre soliti lanciare un messaggio per calmare le acque, ma quando testate di importanza nazionale danno per fatto un evento simile significa che qualcosa di grosso bolle in pentola. Il primo a parlare di una possibile sostituzione di Binotto era stato Leo Turrini, da sempre insider nel mondo del Cavallino, nelle primissime ore successive al Gran Premio del Brasile.

Poco dopo, è arrivata “La Gazzetta dello Sport“, che attorno all’ora di pranzo di martedì ha dato addirittura per certa la notizia dell’avvicendamento al timone della Ferrari. Come ben sappiamo, al posto di Binotto arriverà Frederic Vasseur, che sarà operativo sin dal primo gennaio del 2023, fra circa un mese e mezzo.

Quello che su cui stanno riflettendo tutti i tifosi è: basterà la cacciata di Binotto per rendere nuovamente grande la Scuderia modenese? La risposta è ovviamente negativa, dal momento che, come nelle squadre di calcio, dove ci sono grossi problemi non è possibile risolvere tutto cambiando allenatore, ma occorre operare molto a fondo.

In un mondo complesso e ricco di dinamiche come la F1, le problematiche sono molteplici, e questo a Maranello lo sanno bene. Oltre a lui, anche il reparto strategie è da cambiare in toto, visti i frequenti disastri fatti da Inaki Rueda, in rosso ormai dal lontano 2015, e che verrà ricordato come il peggior stratega della storia.

Qualche tempo fa, vi avevamo parlato di un utente di Twitter che aveva elencato tutti gli errori dello spagnolo dal suo arrivo a Maranello sino ad oggi, e ne ha totalizzati circa 80, un numero inaccettabile a questi livelli. Charles Leclerc, dopo l’ennesima qualifica rovinata dal muretto con il montaggio delle gomme Intermedie su pista asciutta, deve essersi fatto sentire con la dirigenza, e Turrini non ha smentito questa ipotesi.

Dietro all’arrivo di Vasseur potrebbe esserci anche la grande amicizia che lega il team principal dell’Alfa Romeo Racing a Nicholas Todt, manager di Leclerc, che sarebbe favorevole ad una rivoluzione totale nello staff. Probabilmente, si è atteso fin troppo, dal momento che un cambiamento del genere richiederà del tempo per poter tornare a competere per il mondiale.

Ferrari, anche Rueda e Mekies vicini all’addio

La Ferrari dovrà cambiare in diversi aspetti, e le prossime due teste che potrebbero saltare sono quelle di Inaki Rueda e Laurent Mekies. La dipartita del francese è stata anticipata da “Motorsport.com“, che ha riportato che il suo futuro potrebbe essere in Alfa Romeo Racing, squadra che dal 2026 verrà inglobata dall’Audi e che cambierà del tutto i propri obiettivi, puntando molto in alto.

Sono tante le voci che vedono anche Rueda fuori da Maranello, e c’è da dire che questo sarebbe già un grande passo in avanti sul fronte delle strategie. La rivoluzione che sta per partire potrebbe tranquillizzare i tifosi sul futuro di Charles Leclerc, che con la scadenza del contratto fissata per la fine del 2024 che si avvicina rapidamente avrebbe potuto anche pensare di non rinnovare.

La Ferrari dovrà pensare a come poter ripartire, visto che dopo una rivoluzione è necessario cercare una certa stabilità. La gestione di Mattia Binotto, e questo è un dato di fatto, ha davvero pochi eguali in passato a livello di risultati. Ancora una volta, la leadership italiana è stata un fallimento completo, così come era avvenuto con Maurizio Arrivabene, Cesare Fiorio a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta ed in parte Stefano Domenicali tra il 2008 ed il 2014.

Se non altro, Frederic Vasseur è un francese come Jean Todt, e dovrebbe entrare in servizio nel 2023, a trent’anni esatti da quando il futuro presidente della FIA prese le redini del Cavallino per riportarlo ad essere grande. All’epoca, la mossa geniale di Todt fu quella di portare Michel Schumacher a Maranello assieme a tutti i suoi fidati collaboratori.

Il paragone con i tempi moderni può essere fatto con Max Verstappen, ma al momento a Maranello c’è già un top driver, ovvero Charles Leclerc. Il monegasco non ha più tempo di aspettare, ma è ovvio che dopo un cambiamento così grande ci vorrà nuovamente del tempo. I grandi capi hanno atteso troppo, ed ora tutti ne pagheranno le conseguenze nel breve periodo.

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