Charles Leclerc scatterà decimo nella Sprint Race di Interlagos, a causa della solita follia del muretto. Le sue parole sono molto dure.
Una vera e propria follia, non ci sono altre spiegazioni. Anche in Brasile, dopo aver perso con largo anticipo l’ennesimo mondiale, la Ferrari si è coperta nuovamente di ridicolo, umiliando un talento cristallino come quello di Charles Leclerc. La ragione ci induce a pensare che l’incompetenza non possa arrivare a questi livelli, per cui ci vengo ben altri dubbi in questo momento, di cui è giusto non parlare in questo momento.
Come era accaduto a Suzuka nel 2018 (in quel caso accadde su entrambe le macchine, sia con Sebastian Vettel che con Kimi Raikkonen), sulla vettura del monegasco è stato montato un set di gomme Intermedie ad inizio Q3, quando la pista era ancora asciutta ma stava arrivando la pioggia.
Leclerc è stato mandato in pista con la gomma da bagnato, mentre tutti gli altri, compreso il compagno di squadra Carlos Sainz, hanno fatto segnare il loro tempo con la Soft. Il risultato? Charles non è andato oltre il decimo posto, e non ha avuto tempo per tornare in pista con le slick, dal momento che è arrivato il diluvio pochi minuti dopo.
Nulla da fare, dunque, su una pista in cui la Ferrari appariva in lotta per la pole position ed in netta ripresa dopo l’incubo di Città del Messico. Con Sainz che verrà arretrato per il cambiamento del motore termico in gara, si tratta dell’ennesimo fine settimana di delusioni per i tifosi, ed ormai anche Charles sembra aver perso la pazienza.
Leclerc, parole dure dopo la follia strategica
Per Charles Leclerc è notte fonda, ed è davvero incredibile che le strategie sbagliate capitino sempre a lui e mai a Carlos Sainz. Al muretto, con condizioni difficili, non ci hanno capito nulla come al solito, mentre la Haas di Kevin Magnussen, che monta un motore Ferrari, si è andata a prendere la pole position.
La solita mazzata per il Cavallino, che in questo week-end voleva commemorare nel migliore dei modi Mauro Forghieri a pochi giorni dalla sua scomparsa, ma l’obiettivo, come accade ormai sempre, è fallito. La speranza è che durante il prossimo inverno ci sia la rivoluzione tanto auspicata dai tifosi, ma che ormai non pare più interessare ai vertici.
“Bel lavoro, bel lavoro, ottima chiamata“, ha urlato Leclerc nel team radio dopo la folle tattica ordita da Inaki Rueda e dalla sua armata Brancaleone. Solo così la si può definire, e non ci si spiega davvero il motivo per il quale la Ferrari continui ad affidarsi a certa gente, rimediando soltanto figuracce a palate. Dopo le vittorie buttate via a Monte-Carlo, a Silverstone ed a Baku, la Scuderia modenese ha sbagliato un’altra volta, ma i soliti noti manterranno il loro posto anche questa volta.
Il monegasco ha ribadito la propria delusione anche dopo le qualifiche: “Cos’è successo? Ci aspettavamo della pioggia che però non è mai arrivata. Ora dovrò per forza parlare con il team e cercare di capire cosa possiamo fare di meglio in queste condizioni, il passo c’era però è andata così. Se avevamo la macchina per fare la pole position? Credo di poterlo confermare, ma ora dovremo rifare tutto da capo, non c’è molto da fare. Ho accettato la decisione di montare le Intermedie, ma aspettavamo una pioggia che, come ho già detto, non è mai arrivata“.
Charles dovrà inventarsi l’ennesima impresa nel corso della Sprint Race, sperando che qualcosa cambi e che lo porti a poter partire più avanti possibile nella gara di domenica. Il ferrarista dovrà sfruttare la sua rabbia per provare a risalire, ma nel conto va sempre inserito il probabile errore strategico che può sempre capitare con un team del genere.