Ferrari, il direttore sportivo giustifica gli errori: arrivano parole inquietanti

Il tecnico della Ferrari, Laurent Mekies, ha analizzato il disastro in qualifica del muretto box. Charles Leclerc ha vissuto l’ennesima giornata da dimenticare.

Il primo clamoroso errore dei tecnici della Rossa è avvenuto in Q1, rischiando una eliminazione che avrebbe avuto del paradossale. In extremis Charles Leclerc è riuscito a salvarsi, ma il team è sembrato, a metà sessione, allo sbaraglio. Meccanici fermi intorno all’auto, come dal gommista, per montate e smontare mescole, in una confusione imbarazzante. Ad un certo punto il monegasco, via radio, ha urlato: “Ma cosa stiamo facendo?”. Minuti persi in piazzola in attesa di un cambio gomme. I meccanici avevano preparato, inizialmente, un set di mescole usate, poi la corsa nei box. Una volta effettuato il pit stop i tecnici hanno rilanciato il monegasco nel traffico.

Mekies Ferrari F1 (LaPresse)
Mekies Ferrari F1 (LaPresse)

Leclerc, nervoso per l’accaduto, si è scagliato anche contro Yuki Tsunoda. Con un colpo di coda, nell’ultimo tentativo in Q1, è stato in grado di piazzare la sua F1-75 al dodicesimo posto. Il Q2 è stato meno palpitante, ma comunque molto sofferto. Sainz e Leclerc, a fatica, sono riusciti ad entrare nella top 10. A quel punto accade qualcosa di, assolutamente, impensabile. Nove piloti su dieci escono in pista con le gomme soft. La Ferrari prova l’azzardo, lanciando il #16 allo sbaraglio con le mescole intermedie. Tutti i piloti, capitanati da Magnussen, riescono a fare il giro sull’asfalto asciutto. La scelta della Scuderia si rivela un buco nell’acqua. Il peggio deve ancora venire perché George Russell, driver della Mercedes, si insabbia, provocando una bandiera rossa. A quel punto, nel giro di pochissimi minuti, la pista inizia a bagnarsi. Qualche pilota si rilancia ma il tempo del danese della Haas risulta imbattibile. Una pole storica, la prima per la Haas.

A rendere ancor più paradossale la situazione è la call tardiva degli uomini al muretto box della Rossa. Richiamato quando già aveva superato la corsia box, in un team radio furioso corredato anche da un gesto di stizza, il #16 si è lasciato andare a un ironico ‘bella chiamata ragazzi’. Il messaggio ha ricordato quello di Max Verstappen, dopo l’errore dei suoi meccanici ad Austin, ma il monegasco è certamente più legittimato ad ironizzare sull’operato dei suoi uomini, dopo una serie infinita di pasticci clamorosi. E’ naturale che il ferrarista abbia perso la pazienza. Sotto la pioggia, una volta sceso dalla vettura, il venticinquenne si è diretto al muretto a chiedere spiegazioni a Laurent Mekies. Il francese era, visibilmente, turbato e deluso per l’accaduto. Le scelte del muretto della Rossa hanno fatto vivere l’ennesima giornata da incubo all’alfiere della squadra italiana.

Leclerc, inoltre, è in lotta per la seconda piazza in classifica piloti, dovendo recuperare 5 punti a Sergio Perez. Nella sfortuna, il monegasco è stato fortunato in Q3 a pararsi proprio davanti al diretto rivale per la seconda piazza nella graduatoria. Il monegasco non avrebbe voluto, certamente, rovinare il giro lanciato del messicano, ma nella Sprint Race gli partirà accanto. Il driver della Red Bull Racing, infatti, ha chiuso nono. Non sarà facile la rimonta anche perché Leclerc si troverà, oltre all’esperto pilota di Guadalajara, anche Lewis Hamilton e le velocissime Alpine.

Ferrari, le giustificazioni di Laurent Mekies

Laurent Mekies, direttore sportivo della Ferrari, ai microfoni di Sky Sport, ha annunciato: “Sin dalla Q1 questa qualifica è stata una lotteria, sapevamo che la pioggia era imminente e così abbiamo diviso le strategie. Era questione di un minuto, un minuto che poteva premiare Sainz o Leclerc. Spiace per Charles. È stato comunque un buon test per il futuro questo, abbiamo preso in un’ora 6-8-10 decisioni importanti tra piloti e team perché anche nel Q1 non sapevamo se tornare in pista con le gomme intermedie, abbiamo aspettato perché abbiamo visto gli ottimi tempi di Gasly. C’è sempre da imparare e la scelta per il Q3 era veramente border line”.

Ai media Ferrari, l’ingegnere Ferrari ha rincarato la dose: “L’intera sessione è stata un esercizio impegnativo per il team, alcune scelte sono state azzeccate, altre meno, come quella fatta a inizio Q3 sulla vettura di Charles. Abbiamo differenziato le strategie perché avevamo informazioni di pioggia imminente. In realtà i piloti con le gomme Soft hanno avuto in-extremis il tempo di chiudere un giro prima che la pioggia diventasse pesante. È sicuramente frustrante per Charles e per tutti noi, abbiamo avuto tante belle qualifiche in condizioni difficile come oggi durante questa stagione e proveremo a fare un altro passo avanti assieme imparando da oggi”.

Non siamo l’unico team ad avere avuto una qualifica a due facce, con una vettura davanti e una più indietro. È solo l’inizio di un lungo weekend e cercheremo di sfruttare al nostro favore la Sprint di domani. L’obiettivo per i nostri piloti sarà simile: Carlos dovrà cercare di arrivare più avanti possibile per limitare le conseguenze della penalità di cinque posizioni che deve scontare domenica, Charles deve invece risalire dalla decima piazza per riportarsi nelle prime tra file dello schieramento. In conclusione, congratulazioni al Haas F1 Team e a Kevin Magnussen per la loro prima pole position, ricorderanno questo giorno per sempre”, ha concluso il direttore sportivo della Rossa.

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