Bagnaia, omaggio da brividi: spunta un “tifoso” speciale

Pecco Bagnaia è stato applaudito anche da un grande ex rider italiano. Dopo il trionfo del piemontese a Valencia sono tutti in piedi per lui.

Pecco Bagnaia ha scritto una pagina storica del Motorsport italiano. Il ducatista è solo il secondo, nell’albo d’oro degli italiani, ad aver vinto in MotoGP. Il primo e l’unico, prima di Pecco, era stato Valentino Rossi. La top class, però, prima era la classe 500. L’ultimo rider del Belpaese a vincere in sella ad una moto italiana era stato Giacomo Agostini nel 1972 sulla MV Agusta 500. Ci sono voluti 50 anni per replicare il trionfo tricolore e la spiegazione è logica.

Bagnaia (ANSA)
Bagnaia (ANSA)

Per decenni le moto giapponesi hanno fatto la voce grossa in MotoGP, dominando in lungo e in largo. Le squadre italiane hanno sofferto terribilmente e le principali soddisfazioni sono arrivate nelle classi minori, specialmente con l’Aprilia. Tanti giovani rider si sono affermati, grazie alla casa di Noale in 125 e 250, prima della grande rivoluzione Moto2 e Moto3. La Ducati, nella sua storia, era riuscita a vincere in MotoGP solo nel 2007 con in sella Casey Stoner. L’australiano era stato una autentica rivelazione sulla Desmosedici. Nelle successive stagioni poi la casa di Borgo Panigale ha sofferto il ritorno in auge della Honda e della Yamaha. Negli ultimi 3 anni vi è stato lo scatto decisivo con moto straordinarie.

Il primo titolo arrivò grazie alla coppia Dovizioso – Bagnaia. Il centauro di Forlì andò molto vicino anche alla conquista del titolo piloti. Il Dovi fu l’unico a sfidare, sino all’ultimo, Marc Marquez, nel suo periodo d’oro. Lo spagnolo si aggiudicò sempre il mondiale, mentre Andrea terminò in tre annate al secondo posto. Nell’ultimo anno in Ducati arrivò la soddisfazione del titolo costruttori. Nel 2021 e nel 2022 hanno confermato al vertice la Rossa il tandem Bagnaia – Miller. Pecco, dopo un anno di rodaggio nel team ufficiale, è stato straordinario nel rimontare ben 91 punti a Fabio Quartararo. Bagnaia e Ducati sono riusciti ad interrompere il dominio dei marchi giapponesi in MotoGP.

È scoppiata la festa e hanno voluto partecipare in tanti, compreso Giacomo Agostini. Il 15 volte iridato bresciano è il pilota più vincente della storia del motociclismo. Dal 1966 al 1973, in sella alla MV Agusta, Mino fu assolutamente imprendibile, conquistando per sette anni di fila il titolo nella massima categoria. L’italiano ha ottenuto anche le otto vittorie di fila a Spa. Agostini ha dovuto attendere 50 anni prima di assistere al trionfo di un altro italiano su una moto italiano. Pecco è riuscito lì dove altri grandi campioni hanno fallito in passato. Marquez, la profezia su Bagnaia fa sognare i fan: che investitura per Pecco.

Bagnaia, omaggio da brividi di Agostini

La leggenda italiana, in esclusiva ad AS, ha parlato del nuovo campione italiano della MotoGP. “E’ un titolo importante perché un italiano che vince con una moto italiana rappresenta l’Italia nel mondo, a livello di pilota e di moto, la tecnologia Ducati – ha esordito Giacomo Agostini – È un grande onore per l’Italia che un nostro pilota rappresenti la nostra tecnologia in questo modo. Ci è voluto mezzo secolo prima che una cosa del genere accadesse di nuovo e il motivo di così tanto tempo è perché non è facile. I giapponesi hanno lavorato duramente per crescere nei GP e ora è fantastico che la Ducati, una casa molto più piccola delle case giapponesi, sia riuscita a mettere tutte queste moto pronte a lottare per la vittoria, perché ci sono tanti piloti che possono farcela. I tecnici Ducati e tutta la squadra hanno grande merito”.

Il centauro aveva il cuore diviso a metà perché in carriera ha corso anche sulla Yamaha. Dopo aver vinto tutto, Agostini volle dimostrare di essere il n.1 anche in sella ad un bolide giapponese. “Ho vinto i miei ultimi due titoli mondiali con la Yamaha e me lo porto nel cuore, ma sono italiano e penso che per l’Italia questa vittoria sia qualcosa di importante, perché rappresenta la nostra tecnologia e la nostra forza nel fare moto. Abbiamo sempre bisogno di un eroe, un pilota che faccia cose che gli altri non possono fare. Questo è ciò che vuole il pubblico e ciò che ha fatto Pecco è importante. Ha dimostrato di avere una grande testa”, ha analizzato il 15 volte iridato.

Bagnaia ha dimostrato di essere un grande campione, anche al di fuori della pista. Un ragazzo d’oro che con la sua personalità ha riacceso l’entusiasmo del pubblico sulle tribune, dopo l’addio di Valentino Rossi. Agostini ha aggiunto: “Mi piace Pecco, perché è un pilota calmo, che non fa molte esibizioni. Ha un po’ del mio carattere, senza fare cose strane”. Bagnaia è il classico bravo ragazzo che qualsiasi ragazza presenterebbe ai genitori, ma quando si abbassa la visiera si trasforma in un fenomenale pilota.

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