Schumacher, arriva un’incredibile notizia: c’entra una Ferrari

Un modello esclusivissimo di Ferrari, appartenuta al sette volte campione del mondo Michael Schumacher, sarà battuta all’asta sul sito di DK Engineering.

Se voi doveste elencare le prime 5 Ferrari che vi vengono in mente, di sicuro non lascereste fuori dalla lista l’iconica F50. Una delle vetture più affascinanti e veloci della storia del Cavallino. Un mostro nato dall’esperienza maturata in Formula 1, in anni d’oro per la categoria regina del Motorsport. Persino i puristi, amanti della F40, vi diranno che la F50 è una vettura da sogno per caratteristiche tecniche. La vettura ha richiesto un lavoro impressionante dei tecnici italiani. In sostanza parliamo di una F1 stradale, che è stata prodotta per omaggiare il Cavallino Rampante.

Michael Schumacher (ANSA)
Michael Schumacher (ANSA)

Piero Ferrari voleva, fortemente, un erede della F40. Il Drake se ne era andato e la Ferrari stava attraversando un periodo di ristrutturazione. La Scuderia nel pieno degli anni ’90, in Formula 1, non stava vivendo un momento facile. Il Presidente Montezemolo, però, riuscì a convincere personaggi di spicco del team Benetton a trasferirsi a Maranello. Il colpo da 90 fu il passaggio del bicampione del mondo, Michael Schumacher. Il tedesco, dopo aver vinto tutto nella squadra capitanata da Flavio Briatore, aveva un ventaglio di possibilità. Avrebbe potuto vincere ancora in Benetton oppure passare alla McLaren che stava ritornando in auge, ma scelse di legarsi alla squadra italiana.

Una scelta che con il senno di poi si è rivelata essere leggendaria. Circa il prodotto auto, il Cavallino all’epoca puntava sull’esclusività, rimarcando un dogma di Enzo Ferrari. La F50, infatti, fu prodotta in soli 349 esemplari tra il 1995 ed il 1997, per celebrare il 50º anniversario di fondazione della casa modenese. Svelata al Salone di Ginevra del 1995, lasciò tutti a bocca aperta. Fu messa in vendita al prezzo di 852.800.000 lire. La sigla iconica fu la base di un progetto spaziale. A Maranello effettuarono una ricerca di mercato prima di lanciare la nuova Rossa. Ben 350 clienti facoltosi richiesero una F50 e in Ferrari il numero perfetto di produzione doveva risultare sempre pari ad un esemplare in meno del totale richiesto. Una strategia di marketing vincente. Per questo motivo ne furono fatte 349.

La Rossa special divenne l’auto più sognata nella metà degli anni ’90. Una supercar talmente esclusiva che i proprietari firmarono un contratto molto particolare. Erano, infatti, vincolati a non rivenderla prima che fossero trascorsi 2 anni dalla consegna. Una scelta intelligente e chi decise di coccolarsela in garage, oggi nasconde un vero e proprio patrimonio. Molti l’hanno definita l’ultima vera supercar perché apparteneva alla magica era pre-elettronica. L’auto rimane incollata alla strada, pur non presentando aiuti alla guida. Ciò vuol dire che serve il manico giusto, proprio come dovrebbe essere nella logica di un’auto pensata per la pista, ma godibile anche su strada. La F50, tra l’altro, aveva un tetto rigido asportabile che la rendeva ancora più cattiva. Date una occhiata anche all’asta di questa magnifica Testarossa.

Schumacher, un suo gioiello all’asta

La caratteristica pazzesca per l’epoca era la presenza di un telaio, costituito da materiali compositi di carbonio, dal peso piuma. La cellula di appena 102 kg garantiva una grande sicurezza e rigidità. L’auto era equipaggiata con il leggendario 12 cilindri a V stretto derivato dal motore montato sulla Ferrari 640 di Nigel Mansell nel campionato F1 1989. Il motore, in questa configurazione con cilindrata maggiorata a 4,7 litri, aveva spinto anche la Ferrari 333SP nel campionato IMSA. La Pininfarina curò il progetto, firmato da Pietro Camardella. Il designer riuscì a creare un’opera d’arte, non solo sul piano aerodinamico, con linee classiche ma aggressive che rendono la F50 una vettura sui generis. Un masterpiece sul piano estetico, ma con prestazione uniche.

I 525 CV a 8.000 giri e 471 nm di coppia consentono alla F50 di percorrere lo 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e raggiungere una velocità massima di 325 km/h. Sul sito sul sito di DK Engineering sarà battuta all’asta l’esclusivissima Ferrari F50 usata da Michael Schumacher. Fu acquistata dalla Weber Management GmbH di Willi Weber, manager del 7 volte iridato. L’esemplare segna una percorrenza di poco più di 3.750 km. Fu venduta nel 1999 in Giappone. Nel Paese del Sol Levante ebbe la certificazione Ferrari Classiche. Solitamente il prezzo all’asta per una F50 parte da un minimo di 2,5 milioni di euro. Con il seguito che ha Michael Schumacher potete già scommettere a quanto potrebbe schizzare il prezzo finale. Ferrari, clamoroso incidente: distrutta una 458 (VIDEO).

L’auto fu concepita per essere affidata ad automobilisti esperti, ma di sicuro qualche facoltoso fan del Kaiser potrebbe fare la follia. L’auto è un vero gioiello ed è stata conservata in condizioni perfette. Le forme della carrozzeria richiesero oltre 2.000 ore di lavoro nella galleria del vento. Chiunque dovesse mettere le mani sulla F50, appartenuta a Michael Schumacher, potrebbe fare un affare incredibile. E’ un’auto concepita per la storia del Cavallino e negli anni avvenire potrebbe avere un valore incalcolabile. Ne sarà felice l’acquirente che riuscirà a mettere le mani sulla Rossa.

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