Valentino Rossi, la rivelazione su Bagnaia: promessa poi sulla VR46

Nel post-gara non poteva mancare un commento di Valentino Rossi, che ha “allevato” in questi anni Pecco Bagnaia. E ha già chiaro chi saranno i suoi eredi.

Un titolo mondiale storico, non solo perché arriva 50 anni dopo l’ultima doppietta tutta italiana targata Giacomo Agostini-MV Agusta, ma anche perché Pecco Bagnaia e Ducati sono riusciti in una rimonta dal sapore epico, una cosa mai vista nella classe regina. Ce la fece Wayne Rainey nel 1992 contro Mick Doohan, complice anche l’infortunio dell’australiano, ma l’americano ne recuperò “solo” 65 di punti al rivale. Il pilota piemontese alla fine ha chiuso con 17 punti di vantaggio dopo un -91 fatto segnare dopo il Sachsenring che era sembrata la pietra tombale sulle speranze iridate del duo tricolore.

Bagnaia e Valentino Rossi (ANSA)
Bagnaia e Valentino Rossi (ANSA)

Invece con lucidità e forza d’animo, la rimonta si è trasformata in una cavalcata incredibile verso il titolo. Merito innanzitutto di un ambiente che si è compattato intorno a Bagnaia, che a sua volta ha lavorato come non mai per recuperare serenità e una moto che per certi versi non gli era ancora troppo amica. Ma soprattutto ha saputo lavorare sui suoi difetti, anche grazie a voci amiche come quelle di Casey Stoner, unico a vincere con la Rossa e che ha dispensato consigli a non finire ogni qualvolta lo ha incrociato nel paddock. Ma soprattutto Valentino Rossi, suo mentore, il primo che gli ha dato fiducia nel Motomondiale, tanto da prenderlo nel 2014 sotto la sua ala protettiva e metterlo nella sua neonata Academy. Un incontro che è stato uno dei punti di svolta della carriera di Pecco.

Valentino Rossi, parole al miele per Bagnaia

E’ stato il campione di Tavullia che lo ha voluto fortemente nella sua squadra, il Team Sky, ma la prima annata insieme ha portato scarsi risultati e pochissimi punti. Poi altri due anni in Moto3, con il team Mahindra, prima del salto di qualità in Moto2 con il ritorno nella squadra di Valentino Rossi, dove ha conquistato quattro podi e il quinto posto finale. Nel 2018 è arrivata la prima conferma che il Dottore ci aveva visto bene: otto vittorie, altri quattro podi e primo Mondiale. Da quel momento è stata una scalata inesorabile in MotoGP fino al vertice, culminata quest’anno con la seconda iride.

“Aveva vissuto momenti difficili all’inizio della carriera, con Uccio e con Vale lo abbiamo tirato su perché lo seguivamo da prima e sapevamo quanto potesse essere forte”, ha raccontato al Corriere della Sera Alberto Tebaldi, braccio destro di Valentino Rossi, amministratore delegato della VR46, l’azienda che gestisce anche l’Academy. Che ha confermato come il 9 volte campione del mondo abbia fin da subito capito le qualità di Pecco. E quell’abbraccio in pista a Valencia, dopo aver tagliato il traguardo, è l’emblema di un rapporto tra i due davvero molto simile a quello di due fratelli. Ma anche un gesto che sa di investitura ufficiale, un passaggio di consegne virtuale, visto che Bagnaia è il primo italiano a vincere in MotoGP dopo Valentino Rossi nel 2009.

Bagnaia raccoglie il mio testimone? E’ il modo migliore, era ora che un italiano rivincesse la MotoGP, che lo abbia fatto Pecco per me è speciale“, ha detto proprio Vale a Sky Sport, dopo il trionfo iridato del suo pupillo. “La gara è stata sofferta ma io ero abbastanza tranquillo, Pecco è andato forte nel warm up, ha rimesso la moto come piace a lui – ha aggiunto -. L’ho visto più rilassato rispetto a poche ore prima, è stato bravo all’inizio con Quartararo che comunque ha fatto una gran gara“.

Poi ha esaltato ancora una volta Pecco: “E’ un pilota che ti rende molto partecipe delle sue cose, per cui è molto bello dargli una mano. Questo è un grande pregio, tutti quelli che lavorano con lui lo fanno con più gusto“.

Il Dottore guarda già ai futuri campioni

Valentino Rossi che conta già tra le sue fila due campioni del mondo come Franco Morbidelli e Bagnaia, ma non vuole fermarsi qui: “Ora vogliamo alzare il tiro nell’Academy con i piloti storici – ha ammesso -. L’anno prossimo saranno fortissimi. Già nei prossimi test di Valencia capiremo che moto avranno: sia Luca (Marini, ndr) che Bez (Marco Bezzecchi, ndr) hanno un grande potenziale. Luca sta crescendo step by step però è sempre molto solido. Aveva fatto così anche in Moto2 arrivando vicino alla vittoria del mondiale, mentre Bez ha fatto vedere in alcune gare bellissime di quanto possa essere veloce. Quest’anno ci siamo divertiti e siamo pronti a farlo anche nel prossimo campionato“.

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