Bagnaia, la Ducati va all’attacco in Australia: ecco cosa farà la differenza

Pecco Bagnaia ha preso parte alla conferenza stampa del GP d’Australia, ed ora si augura di giocarsi il successo. Ecco le sue parole.

La MotoGP inizia il rush finale, ed in una settimana potrebbe decidersi molto della sfida iridata tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. I due sono separati da appena due punti in classifica, ed il rider torinese avrà la possibilità di passare in testa al mondiale per la prima volta in carriera proprio a Philip Island.

Bagnaia (ANSA)
Bagnaia (ANSA)

Il campione del mondo in carica non può più amministrare il margine in classifica, visto che il disastro sotto l’acqua di Buriram ed il terzo posto dell’alfiere della Ducati hanno fatto svanire tutto il divario. Adesso, per Fabio, è il momento di passare all’attacco, anche se la sua Yamaha difficilmente glielo consentirà.

Sia Quartararo che Bagnaia hanno corso qui in top class soltanto nel 2019, e tornano qui da sfidanti per il titolo dopo i tre anni di assenza del Circus delle ruote dall’Australia per via del Covid-19. La tappa oceanica sarà fondamentale per le sorti di questo campionato, e tra una settimana ci sarà anche il round di Sepang, in Malesia, dove si sono svolti i test invernali lo scorso febbraio.

Inutile dire che la tensione sia alle stelle, vista la giovane età dei due contendento. Durante la conferenza stampa tenutasi poco fa nel paddock di Philip Island, Quartararo ha confermato che l’aver già vinto un titolo potrebbe aiutarlo a sopportare meglio la pressione, che in passato ha già tirato brutti scherzi al pilota della casa di Borgo Panigale.

La Ducati ha un’occasione da non lasciarsi sfuggire, visto che nel 2023 la Yamaha porterà un nuovo motore e potrebbe cambiare decisamente passo, ed anche Marc Marquez è uno dei candidati al rientro nella battaglia. Proprio lo spagnolo potrebbe fare da arbitro e sottrarre punti ad uno o all’altro, in un finale di stagione a dir poco pirotecnico.

Tutti si stanno chiedendo chi tra i due potrebbe spuntarla, e la logica porta a pensare che sia Pecco il favorito, visto che “El Diablo” non vince una gara da giugno, e che dopo il Sachsenring è salito sul podio solo grazie al secondo posto in Austria. Tuttavia, in queste occasioni entrano in gioco anche fattori psicologici, e tutto può davvero accadere.

Bagnaia, ecco le sue prime parole in Australia

Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo sono stati i protagonisti della conferenza stampa del Gran Premio d’Australia, terz’ultimo atto di una stagione davvero bellissima. Un mondiale di MotoGP non si decide all’ultima gara dal 2017, quando Marc Marquez ebbe la meglio su un comunque eccezionale Andrea Dovizioso nel gran finale di Valencia.

In questa stagione, è molto probabile che le sorti del campionato si decidano proprio in Spagna, ma prima ci sono due tappe molto insidiose da affrontare. Come già accaduto a Motegi ed a Buriram, il meteo potrebbe giocare un ruolo fondamentale, visto che per venerdì e sabato è prevista pioggia, mentre la gara dovrebbe essere disputata sull’asciutto, come accaduto in Giappone.

Bagnaia ha parlato delle sue sensazioni nel corso della conferenza stampa, confermando che si sente piuttosto ottimista grazie alla Ducati ed ai suoi progressi alla guida della Desmosedici: “Ero molto impaziente di arrivare qui, è una delle mie piste preferite. Nel 2019 ero stato competitivo, il nostro potenziale è molto più alto con la nuova carena e che può aiutare molto l’affidabilità della moto. Cosa mi aspetto dalla Ducati su questa pista? Penso di essere migliorato molto a livello personale, ed inoltre la moto è migliorata in termini di guidabilità perché non è cambiata troppo, anche se la nuova carena ci ha aiutato tantissimo nelle curve veloci“.

Ora è come se ripartissimo da zero, cinque piloti possono vincere il titolo anche se io e Fabio abbiamo più opportunità di vincere, ma anche Enea, Aleix e Jack possono pensare di giocarsela. Noi siamo molto forti, dobbiamo sfruttare il nostro grande potenziale. L’occasione è da sfruttare. I consigli di Valentino Rossi e Casey Stoner? Oggi ho parlato con Casey, è molto importante sfruttare l’opportunità di parlare con lui, che è un fenomeno su questa pista, così come anche Valentino“.

Tutti i piloti amano questo tracciato, e Pecco ha spiegato i motivi di tale venerazione per la pista australiana: “Perché ci piace Philip Island? Quando si corre qui sei rilassato, non ti senti sotto pressione, c’è qualcosa di diverso, è una pista vecchio stile e devi essere molto preciso e tecnico, è sempre grandiosa come pista. Se l’abbassatore potrà cambiare il nostro approccio a questa pista rispetto al passato? Non credo che lo useremo molto, non fa una grande differenza rispetto al passato e su questa pista non ci sono grosse impennate, non c’è tutto questo bisogno“.

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