Sainz, disastro a Suzuka: ecco i motivi dell’incidente

Carlos Sainz è finito a muro dopo poche curve durante il GP del Giappone, ritirandosi per primo. Ecco il suo commento al botto.

Il Gran Premio del Giappone di Carlos Sainz è durato poche centinaia di metri, a causa di un brutto incidente che lo ha costretto al ritiro. Le condizioni sono di diluvio totale a Suzuka, ma è successo davvero qualcosa di clamoroso prima di partire. Infatti, sul tracciato si è scatenato un vero e proprio uragano, che non ha però portato la FIA a rinviare la partenza, cosa che accade di solito.

Sainz (LaPresse)
Sainz (LaPresse)

La gioia dei tifosi nel vedere questa scelta è stata prontamente smentita da un errore abbastanza clamoroso, dal momento che le squadre hanno deciso di montare le gomme Intermedie per la partenza, e la direzione gara era chiamata ad obbligare tutti a mettere le Full Wet, ma tutto ciò non è accaduto.

Proprio per questo motivo, nel primo giro c’è stato un caso assoluto, con Sebastian Vettel finito largo alla prima curva, e tutti gli altri che sono stati costretti ad agire con estrema cautela viste le condizioni impossibili. Davanti a tutti c’è stata una gran battaglia tra Max Verstappen e Charles Leclerc per la prima posizione, con il campione del mondo che non ha avuto una grande partenza.

Il monegasco è andato così all’attacco, prendendosi la prima piazza sul rettilineo, per poi essere demolito in Curva 1. Super Max ha allungato la staccata senza aver paura, mentre Leclerc ha frenato 100 metri prima dovendo cedere il passo al rivale quando ormai il comando delle operazioni sembrava conquistato.

Pessima la partenza di Sainz che è stato subito scavalcato da Sergio Perez con l’altra Red Bull, che è così riuscito a prendersi la terza piazza. Sin dalle prime curve, tutti si sono sgranati per via della pioggia e della scarsa visibilità che in questa pista non è di certo l’ideale, considerando la presenza di tante curve cieche e cose del genere.

Prima della curva Spoon, Carlitos ha perso la macchina finendo a muro, ritrovandosi costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri, un altro errore sotto la pioggia dopo quello commesso ad Imola nelle qualifiche, avvenuto alla staccata della Rivazza in quel frangente. Come detto, le condizioni sono davvero proibitive, soprattutto con gomma Intermedia, ma va detto che nel primo giro nessun’altro è andato a sbattere tranne lui.

La direzione gara ha poi esposto la bandiera rossa, e si sono scatenate delle polemiche non da poco per la presenza di un trattore in pista, proprio sulla pista in cui una dinamica che vide protagonista un mezzo di questo tipo costò la vita a Jules Bianchi. Tuttavia, c’è da dire che tale mezzo è entrato in pista con la Safety Car e non con bandiera verde o gialla, per cui le monoposto passavano in quel punto a velocità molto bassa.

Sainz, ecco tutta la sua delusione dopo l’incidente

Carlos Sainz si è dunque ritrovato costretto all’ennesimo ritiro di questa stagione, e la possibilità di superare George Russell al quarto posto in classifica piloti è saltata, almeno per questo fine settimana. Mattia Binotto, intervistato durante la gara direttamente dal remote garage di Maranello, ha detto che lo spagnolo ha commesso un errore, ma che le condizioni proibitive sono una valida scusante per il suo pilota.

Dopo l’impatto ed il ritiro, Carlitos ha commentato quanto accaduto ai microfoni di “SKY Sport F1“: “Se mi ha tradito la troppa acqua? Può succedere in queste condizioni, non vedevo nulla in partenza ed ho provato ad uscire dalla scia di Checo. Ho trovato un pezzo con più acqua, c’è stato l’aquaplaning e sono finito in testacoda“.

Sainz ha poi aggiunto: “Sapevo che gli altri non mi vedevano dopo che ho sbattuto, potevano colpirmi in pieno ed ero davvero nelle mani di Dio. Credo sia andata bene. Troppo ottimista la scelta delle Intermedie? Non credo, il guaio era la visibilità, se non vedi è tutto fortuna, guidi senza riferimenti e la Inter è molto più veloce della Full Wet, quindi tutti la vogliamo indossare, anche se ha troppo aquaplaning e di certo questo non è un bene“.

Carlitos ha concluso commentando il discorso relativo al trattore in pista: “Il problema, in queste condizioni, è sempre quello di coloro che seguono, devi sperare che ti vedano e che non ti prendano in pieno. Il trattore in pista? Non vediamo nulla neanche dietro la Safety Car, se qualcuno lo prende sarebbe un incidente davvero sfortunato, può accadere di tutto in queste condizioni, quindi è meglio che non si trovi in pista quando noi giriamo“.

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