Auto elettriche economiche? Citroen prova a dimostrarlo con la nuova Oli

La Citroen svela la sua nuova concept car, con l’obbiettivo di dimostrare che anche la mobilità elettrica può essere accessibile.

Dopo il lancio di AMI, quadriciclo zero emissioni con tempi di ricarica e costi più che mai accessibili, ecco svelata alla stampa di tutto il Mondo la nuova Oli, concept car che incarna alla perfezione il nuovo modo di pensare l’auto elettrica, capace di fronteggiare non solo i problemi di sostenibilità del ciclo di vita della vettura, ma anche di rendere, per l’appunto, accessibile la tecnologia di un’automobile a batterie a tutti coloro che fino ad oggi non l’avevano mai presa in considerazione, scoraggiati proprio dagli elevati costi d’acquisto e di gestione.

Citroen (AdobeStock)
Citroen (AdobeStock)

Citroen Oli: crossover elettrico all’insegna dell’efficienza

Siamo ovviamente, e ancora, davanti ad un prototipo, e nello specifico a quello di un crossover di segmento B che punta innanzitutto sulla leggerezza, con un peso di poco superiore ai 1.000 kg, la riciclabilità e l’utilizzo efficiente della propria energia per garantire la stessa autonomia kilometrica delle altre vetture, di serie e cento per cento elettriche, già presenti sul mercato.

Citroen Oli
Citroen Oli

Citroen continua a lavorare sull’elettrificazione dei propri modelli con l’obiettivo di ottimizzarne sempre di più l’efficienza, il che vuol dire porsi concretamente il problema dello smaltimento dei materiali utilizzati, batterie in primis, per la realizzazione di una vettura elettrica.

Ecco la principale missione di Oli, equipaggiata da una batteria contenuta in soli 40 kWh che permette comunque un’autonomia prossima ai 400 km complessivi, con un consumo medio di 10 km/kWh che rappresenta un valore ben più performante rispetto a quello della maggior parte delle auto elettriche in questo momento in circolazione.

Debutta il nuovo logo Citroen

La Citroen Oli si presenta anche come un esercizio di stile più che mai rivoluzionario, se non fosse altro per il nuovo logo, un double chevron digitale, che debutta proprio su questa concept car in attesa di diventare di serie, a tutti gli effetti, sui nuovi modelli che verranno lanciati da Citroen a partire da metà 2023.

Non solo il nuovo logo, il design della Citroen Oli si caratterizza per delle linee davvero originali, con forme geometriche e superfici verticali come nel caso del parabrezza, caratterizzate da un profilo tipico del settore industrial e con richiami anche al mondo dei fuoristrada.

Carrozzeria perlopiù monocromatica sul bianco, dove non mancano anche inserti a tinte rosse sia dentro che fuori l’abitacolo. I cerchi sono realizzati internamente in lega ed esternamente in acciaio, permettendo così non solo di ridurre il peso della vettura ma anche, in prospettiva, di abbassarne un potenziale prezzo di listino.

Nuova Oli: costi e tempi di ricarica contenuti

Anche nella Citroen Oli, così come sulle altre auto elettriche di Citroen, il motore è posizionato sull’asse posteriore e dentro il cofano troviamo un vano porta oggetti dove vengono riposti i cavi per la ricarica. A proposito di ricarica, la Citroen Oli passa dal 20 all’80 per cento della sua batteria, utilizzando le colonnine fast a corrente continua, in appena 23 minuti.

Ma la vera sfida, come detto in apertura, oltre a quella dell’efficienza è riconducibile alla volontà da parte di Citroen di realizzare un’auto elettrica economica, e in questo senso l’imperativo è fronteggiare e limitare l’ostacolo dei costi tanto delle materie prime utilizzate quando della produzione.

In tal senso Ami, seppur un progetto diverso dall’idea espressa da Oli, rappresenta un modello interessante con cui condividere una buon dose di soluzioni. Ad esempio, a livello di carrozzeria il frontale e la porzione posteriore di entrambe presentano più di una similitudine, a partire dai fari e dalla forma del paraurti.

Discorso analogo per le portiere laterali, anche in questo caso internamente prive di un vero e proprio rivestimento, con un solo bracciolo imbottito e con una rete porta oggetti molto basica. Il meccanismo di apertura che troviamo su Oli differisce tuttavia rispetto a quello della sorella minore Ami, con un’apertura per entrambe nello stesso lato.

Nessun finestrino elettrico, almeno su questa concept car, e grande attenzione per i materiali usati, con il vano di carico rivestito con cartone rinforzato, solido ma anche facile da smaltire.

Gli interni sono molto minimalisti ed essenziali, anche questo un tratto sicuramente in comune con Ami. Il sistema multimediale si attiva e gestisce attraverso lo smartphone del passeggero, collocandolo in un apposito slot al centro della plancia, mentre lateralmente

Impostazioni privacy