F1 GP Singapore, Gara: Perez batte Leclerc, la Ferrari non vince più

La F1 è tornata a far tappa a Singapore, dove si è imposto Sergio Perez, che ha sconfitto Leclerc dopo averlo passato alla partenza.

Quarta vittoria in F1 per Sergio Perez, anche se questo risultato resterà per qualche ora sub iudice per via di una possibile infrazione del messicano sotto Safety Car. Charles Leclerc non è riuscito a portare al successo la Ferrari, battuta nonostante l’ennesima pole position dalla Red Bull di Checo, che è stato semplicemente perfetto soprattutto nel finale.

F1 Sergio Perez (LaPresse)
F1 Sergio Perez (LaPresse)

Anche oggi, purtroppo, occorre sottolineare la non perfezione di Charles, che ha perso la gara alla partenza, venendo sverniciato da Perez e dovendosi poi arrendere nella battaglia finale, quando ha provato a superare il rivale ma senza successo. Carlos Sainz ha completato il podio, all’interno di un week-end in cui non ha mai avuto il passo per pensare di competere con i migliori.

Va detto che una non penalità per Perez sarebbe scandalosa, dal momento che il messicano non ha rispettato la canonica distanza di massimo 10 vetture tra il leader e la Safety Car, cosa che nel 2010 costò un drive through a Sebastian Vettel in Ungheria. La RB18 si è comunque presa sul campo l’ennesima vittoria, e visto il dominio politico della Red Bull è immaginabile che non vengano prese ulteriori decisioni dopo la gara.

Dietro ai primi si sono piazzate le due McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo, con quest’ultimo che è stato bravo e fortunato nel gestire le varie situazioni di Safety Car per risalire la china. Molto difficile la domenica di Max Verstappen, che ha dovuto così rinviare la festa per il bis iridato in F1. L’olandese ha chiuso settimo dietro ad un grande Lance Stroll con l’Aston Martin, dopo aver passato Sebastian Vettel all’ultimo giro. Nono Lewis Hamilton con la Mercedes davanti all’AlphaTauri di Pierre Gasly che ha completato la top ten.

F1, finisce la serie positiva di Max Verstappen

Una giornata davvero infinita quella che è ha ospitato il ritorno di Singapore nel calendario della F1. La pole position ottenuta da Charles Leclerc è durata davvero poco, dal momento che la partenza sulle gomme Intermedie lo ha visto subito subire il sorpasso della Red Bull di Sergio Perez.

Come detto, la pioggia è stata la grande protagonista almeno nella prima parte della giornata, dal momento che la partenza è stata rinviata di oltre un’ora per via di un clamoroso temporale tropicale che si è abbattuto sul tracciato di Marina Bay. Tutti hanno preso il via con le Intermedie, e c’è da dire che colui che ha vissuto lo start più complicato è stato sicuramente Max Verstappen.

Il campione del mondo è scivolato dall’ottava alla dodicesima posizione, tagliando anche un tratto della prima curva. Dopo pochi giri, l’olandese ha iniziato a recuperare, ma con un gap già importante dai primi della classe. L’unica notizia positiva per la Ferrari in partenza è stato il sorpasso di Carlos Sainz sulla Mercedes di Lewis Hamilton, che gli ha permesso di salire in terza posizione.

Davanti, Perez e Leclerc fanno gara a parte, mentre Carlitos ed il sette volte campione della F1 non riescono a tenere il passo del tandem di testa. Verstappen supera Kevin Magnussen, Lance Stroll e Yuki Tsunoda, riguadagnando la nona piazza. Dopo sei giri, nelle retrovie, c’è un contatto tra Guanyu Zhou e Nicholas Latifi, con il cinese che è costretto al ritiro, mentre il canadese cerca di tornare ai box ma con danni al posteriore.

Dal replay si vede una folle manovra di Latifi che schiaccia il rivale contro il muro, distruggendo la sospensione dell’Alfa Romeo Racing. Anche la Williams ha grossi problemi, mentre Magnussen con la Haas è il primo a rientrare ai box montando una nuova Intermedia.

La direzione gara punta su una Safety Car, che regala un bel vantaggio a Verstappen il quale pagava già oltre mezzo minuto dai primi. Alla ripartenza, il figlio di Jos supera sia Sebastian Vettel che Pierre Gasly, salendo settimo e prendendo immediatamente anche Fernando Alonso e Lando Norris.

Il due volte campione del mondo, che oggi disputa la gara numero 350 in F1, cerca di tenere dietro Verstappen, ovviamente dotato di una monoposto nettamente superiore rispetto all’Alpine. Davanti, Perez e Leclerc ritornano a fare il vuoto, con Sainz ed Hamilton che proprio non riescono a mantenere quel passo.

Lo spagnolo si apre via radio affermando che non manca troppo al passaggio alle slick, mentre Verstappen crede che sia ancora troppo presto. Perfetto Checo in testa al gruppo, al volante di una Red Bull semplicemente perfetta. Altro colpo di scena dopo venti giri, con Alonso che si ferma a causa di un guasto al motore, cedendo strada a Super Max.

La direzione gara opta per una Virtual Safety Car, ma nessuno dei big decide di rientrare a montare le gomme da asciutto. A provarci è George Russell, che era praticamente in fondo vista la partenza dalla pit-lane. L’ex Williams opta per la mescola Media, pensando anche ad arrivare sino in fondo.

George non ha grip nei primi giri, e perde tantissimo tempo rispetto al resto del gruppo, finendo lontanissimo dagli altri. Si ritira anche l’altra Alpine di Esteban Ocon dopo un’esplosione della power unit, un fallimento colossale per il team di Enstone che va a casa con un doppio zero.

Poco dopo la metà gara c’è un altro colpo di scena, con Hamilton che va a muro per poi ripartire con l’ala anteriore danneggiata. Sir Lewis rientra proprio tra Norris e Verstappen, decidendo però di non rientrare per sostituire il pezzo rovinato. La Ferrari fa rientrare Leclerc che monta le Medie, ma la sosta è lunga a causa di un errore del pilota che arriva troppo veloce nella piazzola.

Perez si ferma al giro dopo guadagnando un’eternità su Charles, ed anche Sainz e Verstappen si fermano. Gara compromessa per Hamilton che perde tantissimo tempo nel cambio dell’ala. Tsunoda si schianata e viene mandata in pista la Safety Car.  Alla ripartenza, Super Max attacca Norris ma commette un errore e va lunghissimo alla Curva 7, finendo in ottava posizione e finendo nelle grinfie di Sir Lewis.

L’olandese rientra per montare le Soft, mentre Russell termina la sua giornata da incubo dopo un contatto con Mick Schumacher ritrovandosi costretto ad un’altra sosta. Davanti, si ingaggia una grande battaglia tra Perez e Leclerc, ma il messicano si difende alla grandissima dalla più veloce Ferrari.

Negli ultimi giri, il monegasco crolla di prestazioni e deve arrendersi all’ennesima sconfitta nonostante la conquista della pole position al sabato, anche se c’è sempre da attendere la decisione della direzione gara. Sainz salva il bilancio personale con un terzo posto, davanti alle ottime McLaren di Norris e Daniel Ricciardo. Prossimo appuntamento in Giappone domenica prossima.

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