MotoGP, Marc Marquez fatto a pezzi: l’esperto non gli lascia scampo

Il direttore sportivo e commentatore di DAZN, Ricard Jové, ha criticato aspramente l’otto volte campione del mondo, Marc Marquez.

Dopo il quarto intervento chirurgico all’omero destro e la lunga riabilitazione, il centauro spagnolo è ritornato in sella alla Honda in Spagna. Il Gran Premio d’Aragon ha riservato tantissime sorprese, ma la più grande è avvenuta al primo giro. Nonostante MM93 si fosse ripromesso di ricominciare in modo cauto, dopo l’operazione, ha scatenato un putiferio. La partenza è stata anche positiva, riuscendo a scavalcare diversi piloti. Il primo incidente è avvenuto con il leader del mondiale, Fabio Quartararo. Il centauro della Yamaha non ha potuto evitare il contatto con il posteriore del Cabroncito.

Marc Marquez (Ansa Foto)
Marc Marquez (Ansa Foto)

L’otto volte campione del mondo della Honda ha scodato, in uscita da curva 4, proprio nel momento in cui el Diablo stava preparando il sorpasso. Lo schianto al suolo è stato pericoloso, ma Fabio ha riportato solo lievi ferite all’addome perché la sua tuta si è aperta. Per il pilota giapponese Takaaki Nakagami le conseguenze sono state peggiori. Pochi metri dopo il primo crash, Marquez ha continuato a spingere, mettendo a rischio i piloti alle sue spalle. La Honda dell’alfiere spagnolo si è inchiodata, finendo per essere tamponata da Nakagami. Il rider è stato disarcionato dalla moto, finendo per atterrare in pista tra tantissimi piloti che lo hanno evitato per miracolo. I medici hanno, successivamente, evidenziato dei danni ai legamenti dell’anulare e del mignolo della mano destra di Nakagami. Si è resa necessaria una operazione chirurgica.

Marc Marquez, nonostante un evidente problema tecnico, non si è reso conto degli eventuali rischi connessi alla sua scellerata scelta di continuare la gara. Alla fine è stato, comunque, costretto ad alzare bandiera bianca ma tante critiche sono piovute sull’asso della Honda. MM93 è noto per il suo stile di guida ai limiti della fisica, ma stavolta ha superato i limiti. Si è scusato dopo l’accaduto di Aragon, riuscendo subito a resettare, come dimostra la pole conquistata a Motegi. In Giappone il centauro ha concluso al quarto posto, suo secondo miglior risultato di questa stagione, al pari del gara di Barcellona. Cosa è successo ad Espargarò? Rivola vuota il sacco e promette il riscatto.

Marquez fatto a pezzi da Ricard Jové

Il centauro aveva una grandissima voglia di dimostrare di essere tornato al top, dopo sei gare ferme ai box. La smania è giustificata, tuttavia non si è reso conto della pericolosità delle sue azioni ad Aragon. Il feeling, tra l’altro con la RC213V 2022 non è straordinario. Lo spagnolo è quindicesimo con 73 punti, proprio davanti a Pol Espargaró Takaaki Nakagami, e Alex Marquez. Nonostante i tanti Gran Premi saltati nel 2022, è rimasto il punto di riferimento della Honda. Quest’ultima ha un estremo bisogno di risollevarsi dopo essere crollata all’ultimo posto della graduatoria dei costruttori. Marc non è ancora al meglio sul piano fisico, ma darà tutto anche in Thailandia. Ecco tutti gli orari del weekend.

Nonostante l’ottima performance di Motegi, le polemiche sulle azioni di Aragon non si sono ancora placate. Il manager spagnolo Ricard Jové ne ha viste tante nella sua lunga carriera nel Paddock, e ha sottolineato un aspetto dell’approccio del catalano che gli ha causato tanti problemi anche in passato. Ricard Jové a Motosan ha spiegato: “Sono stato uno di quelli che, con grande affetto e in modo costruttivo, ha criticato all’inizio dell’anno Marc quando è arrivato in Indonesia. Inoltre, hanno fatto una strategia nefasta. La Michelin a tutte le squadre hanno fatto un cambio radicale delle gomme da un giorno all’altro dopo aver testato e alla Honda, in particolare, ha influito negativamente. È caduto nelle FP1, nelle FP2, due volte in qualifica e nel warm up successivamente e lì ho detto con molto rispetto, che è quello che ho per lui: ‘viene dalla diplopia, dopo aver trascorso qualche mese a casa, forse, dovrebbe prenderla un po’ con calma’”.

Di fatto il consiglio non è stato ascoltato granché, considerando l’approccio al via, dopo l’ennesimo stop, del catalano ad Aragon. Marc Marquez è scattato come se non ci fosse un domani. “Si è visto alla partenza, il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ha tuonato Jové. In spagnolo il detto usato dall’ex manager di Vinales è “la cabra tira al monte”, ovvero non importa quanto cerchiamo di sfuggire alle nostre radici, le abitudini sono dure a morire e la capra si esporrà sempre nei punti più ripidi della montagna. Una critica pungente per il Goat della recente era della MotoGP. L’incidente ha fatto anche tanto parlare perché si è trattato di Marc Marquez. Un campione della sua portata è sempre sotto i riflettori.

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