Hamilton vuole restare in F1? Il motivo è incredibile

Mentre si appresta a concludere una stagione complessa, Hamilton pensa al suo futuro in F1 e fa una rivelazione incredibile.

Anche se lo scorso anno c’era stata un’avvisaglia, Lewis Hamilton ha evidentemente subito uno shock. Abituato sempre e comunque a lottare per la vittoria, senza faticare troppo e senza incontrare grosse difficoltà, a partire da Abu Dhabi 2021 l’inglese si è trovato ad affrontare un percorso in salita. Come per magia, la sua proverbiale fortuna è sparita. Ed è tornato ad essere un pilota come tanti in griglia. Certo, le sue abilità di guida non si sono disperse. Tuttavia, con una monoposto non al top, pure lui si è dovuto adeguare a navigare con fatica in centro gruppo.

Lewis Hamilton (LaPresse Foto)
Lewis Hamilton (LaPresse Foto)

Arrivata all’era ibrida in evidente vantaggio, trattandosi di una tecnologia a lei ben nota, la Mercedes era riuscita a dominare, dando il via dal 2014 ad una vera e propria era. Un’epoca d’oro fatta di una supremazia schiacciante. Una sorta di campionato a parte, in cui il primo posto era appannaggio soltanto della coppia delle Frecce d’Argento.

Ma se la Stella facendo bottino pieno aveva potuto sorridere sia dal punto di vista della pubblicità, sia degli incassi, il Circus non può dire altrettanto. L’esito scontato dei GP aveva portato ad un progressivo disinteresse del pubblico. E specialmente i più giovani si erano completamente allontanati dalla disciplina.

Dunque, successivamente all’approdo di Stefano Domenicali ai vertici di Liberty Media, l’ente proprietario, unito alla FIA hanno cercato un modo per spezzare questa catena di successi senza soluzione di continuità. E alla fine la soluzione è stata trovata. Per prima cosa è stato inserito un budget cap per impedire ai big di investire a non finire. E in secondo luogo sono state introdotte le vetture ad effetto suolo.

Ed è qui che l’equipe tedesca è cascata. James Allison, assieme al suo gruppo tecnico ha ideato una macchina piuttosto audace nelle forme, con delle pance minimali che alla fine non hanno pagato. Anzi, hanno danneggiato la performance globale del mezzo, rallentato altresì dal porpoising. Quel fastidioso saltellamento che per una buona fetta della prima parte di stagione ha impedito ad Hamilton e Russell di esprimersi al meglio.

Poi però, come sappiamo grazie al ritocco della normativa a partire dal round del Canada, la storia è cambiata e la squadra di Stoccarda è tornata a calcare almeno il podio. Un sospiro di sollievo dopo tanto penare che, però non contempla ancora il gradino più alto.

Hamilton ha un progetto per il futuro

Visto che ormai è pressoché scontato che il Mondiale lo vincerà Verstappen per la seconda volta consecutiva, l’unico obiettivo rimasto in vita per i germanici è la seconda piazza costruttori, attualmente in mano alla Ferrari. La speranza nel cuore di Lewis è di riuscire nell’impresa e possibilmente farlo assaggiando almeno una volta il prosecco dalla posizione più alta.

Intanto, non ha paura di ammettere di non aver superato ancora quanto avvenuto a Yas Marina. O meglio. Ha rivelato che senza quella bruciante sconfitta il suo destino sarebbe stato diverso. “Se avessimo trionfato il campionato scorso e fossimo ancora davanti, la mia vita sarebbe differente. Avrei già pensato ad un’alternativa“, ha affermato a F1i.com.

Dunque, non ci fosse stato l’intoppo, probabilmente Ham avrebbe scelto di seguire il percorso dei suoi hobby: musica, moda e cinema, anziché essere ancora in griglia a sportellarsi con i colleghi. “Il fatto di essere nel bel mezzo di un’annata tormentata e di doverne uscire, mi ha dato motivazione. Mi ha fatto cambiare idea a proposito del ritiro, in quanto adesso desidero solo riportare la scuderia in alto. E questo non avverrà nell’immediato“, ha proseguito svelando un possibile rinnovo pluriennale.

L’asso di Stevenage ha quindi evidenziato il proprio stato di forma. Ottimo, a suo dire, grazie a degli escamotage, di cui però non ha svelato nulla. “Amo il pensiero di affrontare questa sfida. E credo di meritarmi un sedile. Riconosco comunque che c’è ancora molto da fare”, ha aggiunto affamato di riscatto. E ovviamente nella mente del britannico c’è sempre l’ottavo sigillo. Quello che nessuno ha mai raggiunto.

Un traguardo vicino, che non ha mai smesso di sognare. “Non è un’ossessione, ma sicuramente è al centro dei miei pensieri“, ha confessato. “È in cima alla piramide e il lavoro fatto  quest’anno è finalizzato per arrivare lassù“.

Infine a proposito di Mad Max e della loro rivalità, il 37enne ha minimizzato il tutto.  “Non c’è nulla in sospeso tra noi. Lui ha fatto il suo dovere la passata stagione e non ci sono tensioni. Abbiamo diversi anni di differenza. Probabilmente fuori dalla macchina non c’è stato quel rispetto reciproco. Ma può succedere, non c’è rancore“, ha terminato a tarallucci e vino. Almeno a parole.

A sei round dalla chiusura Hamilton occupa il sesto posto della generale conduttori con 168 lunghezze, contro le 203 del suo vicino di box George.

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