Hamilton snobba il suo record: la frase che ha scioccato i fan

Con ogni probabilità al termine della stagione di F1 in corso Hamilton non riuscirà a conservare un primato. Ma l’inglese non sembra affranto.

Lewis Hamilton non ha ancora superato psicologicamente il 2021 e quel finale di Abu Dhabi che, se solo gestito diversamente dalla FIA, avrebbe potuto offrire un risultato diverso, ma neppure il 2022 non è stato dei migliori. Convinto di potersi riprendere lo scettro aiutato dal nuovo regolamento tecnico. Non appena partito l’inverno della F1, l’inglese ha avuto l’amara sorpresa. La W13 ad effetto suolo non era competitiva come sperato e per l’avvio di stagione poteva soltanto puntare a sopravvivere.

Lewis Hamilton (LaPresse Foto)
Lewis Hamilton (LaPresse Foto)

In crisi di performance per il fastidioso porpoising, la vettura sviluppata tra Brackley e Brixworth ha fatto penare Ham e il nuovo compagno di squadra Russell, almeno fino al Canada quando, grazie al ritocco della normativa federale, le cose hanno cominciato un po’ più a girare. Eppure, malgrado da quel momento i podi non siano mancati, la vittoria è sempre restata un miraggio.

Sembra quasi impossibile venendo da un dominio assoluto dal 2014 al 2020, ma la Stella sta ancora cercando di capire come risolvere le sue problematiche. Un momento di impasse che rende molto complesso raggiungere il target primo gradino del podio.

Hamilton non si dispiace

Non potendo più fare man bassa di spumante Ferrari per ovvi limiti tecnici, pure un palato fine e ben abituato come quello del sette volte iridato ha imparato ad accontentarsi. E così, punzecchiato sul fatto che con ogni probabilità da Yas Marina andrà via senza nemmeno una vittoria, lui ha fatto spallucce.

Capace di portarsi a casa almeno una gara a campionato dal suo debutto nel Circus avvenuto nel 2007, la parabola discendente dell’inglese potrebbe essere certificata proprio da questo trend spezzato.

Sono grato di aver sempre potuto dire la mia fino ad ora“, ha affermato a Motorsport.com celando la delusione. “Io credo comunque che potremo farcela ancora. Mancano un po’ di corse alla fine. Sarebbe sicuramente un bel traguardo per il team tornare in testa e lottare per la prima posizione”.

Con 103 successi di tappa come bottino personale complessivo, l’asso di Stevenage ha detto: “Ci proverò, comunque non sono concentrato sul primato. Per me non è importante. Anche perché i record non mi interessano“, ha giocato alla volpe e l’uva.

Un’occasione potrebbe arrivare il prossimo weekend, a Singapore. Il layout tortuoso del cittadino asiatico potrebbe dargli una mano. A confermarlo le prestazioni di Zandvoort e di Budapest, appena prima della pausa estiva. Non avendo lo spunto delle vecchie Frecce d’Argento, quella attuale deve accontentarsi di mettersi in mostra sui circuiti meno impegnativi in termini di to speed. “Non so dove la nostra macchina potrà comportarsi bene da qui a fine Mondiale“, ha considerato nebuloso il 37enne. “Ad esempio a Spa siamo rimasti sorpresi delle sensazioni provate al volante. Dava l’impressione di andare nettamente meglio. Mi auguro dunque di vivere di nuovo episodi del genere“, ha concluso evidentemente desideroso di lasciare un segno e provare che dietro alla sua supremazia non vi era solamente un missile d’argento.

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