MotoGP, Pecco Bagnaia si fa a pezzi da solo: ecco perché è caduto

Il pilota della Ducati, Pecco Bagnaia, ha rilasciato delle dichiarazioni tuonanti al termine dell’appuntamento di Motegi.

Il Gran Premio del Giappone si è corso sull’asciutto, dopo una qualifica serratissima sul bagnato. Dopo il giro di ricognizione c’è stato subito un colpo di scena con Aleix Espargarò, terzo in graduatoria mondiale, costretto a partire dalla pit lane con un cambio di moto al volo. E’ partito a fionda Jorge Martin che si è preso la leadership della gara. Marc Marquez ha sofferto tantissimo nelle prime curve, superato in successione da Binder, Miller e Oliveira. Fabio Quartararo, leader del campionato del mondo, è scattato in modo cauto, esattamente come Bagnaia.

Pecco Bagnaia (Ansa Foto)
Pecco Bagnaia (Ansa Foto)

Nelle prime curve i principali rivali alla corona iridata hanno guadagnato una sola posizione, grazie al problema tecnico dell’Aprilia di Aleix Espargaró. Enea Bastianini, dalle retrovie, è stato molto più caparbio, riuscendo a mettersi in scia di Pecco Bagnaia. I due ducatisti sono ormai incollati da due gare, stavolta però nel centro gruppo. I due, qui in Giappone, hanno lottato per l’undicesima posizione. Le due Ducati davanti a tutte di Jack Miller e Jorge Martin hanno dato spettacolo, girando ad un ritmo sensazionale nella prima fase di gara. I due hanno creato un gap iniziale sulle due KTM. Non ha pagato, invece, la scelta della mescola soft del Cabroncito. Il pilota della Honda ha, comunque, tenuto bene fisicamente su un circuito in cui la spalla destra è molto sollecitata.

Ducati, la disperazione di Bagnaia

Bagnaia e Quartararo si sono giocati l’ottava posizione, ma proprio all’ultimo giro il torinese è scivolato, lasciando al francese l’ottava posizione che ha una importanza capitale. La caduta, a cinque gare dalla fine, ha riportato il campione del mondo a recuperare punti, nel confronto diretto con il ducatista. La sensazione è che Pecco soffra nel momento in cui valori si avvicinano e la classifica si fa corta. Una delusione per il #63 che, naturalmente, avrebbe dovuto sfruttare al meglio il vantaggio della Rossa sul tracciato di Motegi. El Diablo fa quel che può su una M1 che nell’ultimo settore ha faticato moltissimo. La mancanza di cavalli del motore ha ancora una volta fatto la differenza, in negativo, mentre Bagnaia e Bastianini se ne sono date per tutta la corsa.

I futuri compagni di squadra non si sono fatti i complimenti nemmeno a Motegi. Tardozzi, team manager della squadra corse ufficiale della casa di Borgo Panigale, si è visto al muretto del team Gresini, proprio per evitare nel finale uno scontro. Sta di fatto che poi Bagnaia, una volta superato il Bestia, è crollato al suolo all’ultimo giro. Il torinese si è fatto un applauso dopo la caduta e ai microfoni di Sky ha dichiarato: ““Applaudivo alla ca**ata che avevo appena fatto. Sinceramente mi stavo dando del co***ne a dire la verità. Era stata una gara molto complicata e stranamente non riuscivo e trazionare, non riuscivo a far niente. L’unica cosa che riuscivo a fare era frenare molto forte ma mi ha portato un innalzamento inaspettato della pressione della gomma davanti quindi ho avuto bisogno di tanto tempo per riabbassarla. Negli ultimi giri stavo spingendo di nuovo, riuscivo a fare quello che volevo e ho recuperato molto ma sono stato forse un po’ troppo ambizioso all’ultimo giro”.

La mia ambizione era quella di superare subito Fabio per poter arrivare a provare a passare anche Vinales, eravamo tutti insieme. Ma io ero troppo dietro e avevo perso un po’ in accelerazione dalla seconda curva e c’ho provato lo stesso ed è in questi casi mi rendo conto del mio margine di miglioramento perché buttar via, comunque, dei punti così non è corretto, ma soprattutto per il lavoro che la mia squadra fa tutte le volte. Quindi devo capire come fare a essere più freddo in queste situazioni e pensar meglio alle cose perché il sorpasso non è avvenuto. L’unica cosa positiva è stata che non ho toccato anche Fabio e non ho steso anche lui perché sarebbe stato ingiusto e comunque la fortuna dice anche che Aleix non ha preso punti e Fabio comunque era in difficoltà. Quindi mi è andata di fortuna, nonostante un mio errore quindi è l’unica cosa per la quale possiamo non essere troppo arrabbiati ma soprattutto per Jack che si è meritato la vittoria”, ha analizzato il piemontese.

MotoGP, Capirossi cuore Ducati: sentite cosa ha detto sui team order. La cosa più giusta da fare secondo Pecco era aspettare il momento giusto per potare all’attacco, come fatto in precedenza con Enea Bastianini. Si è trattato di pochi decimi, ma alla fine occorreva essere più pazienti ed attendere il momento opportuno. Mancano ancora diverse gare e il ducatista ci riproverà in Thailandia, ma la delusione è cocente.

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