Red Bull, clamoroso dietrofront? Può cambiare tutto per il futuro

La Red Bull si gode il dominio che sta imponendo in questa stagione, ma pensa già ai prossimi anni. Un qualcosa potrebbe cambiare.

In casa Red Bull c’è un clima molto rilassato e felice. Il Gran Premio del Belgio ha visto Max Verstappen puntellare ancor di più il suo secondo titolo mondiale, per il quale ora si attende soltanto la certezza matematica. Sergio Perez, che ha chiuso in seconda posizione, si è preso la piazza d’onore anche in campionato, andando a scavalcare Charles Leclerc che è giunto quinto dopo la rimonta dal quindicesimo posto in griglia.

Red Bull RB18 (LaPresse)
Red Bull RB18 (LaPresse)

Ovviamente, il comeback più clamoroso è stato quello di Super Max, che ha vinto la corsa dopo essere partito soltanto una posizione più avanti rispetto al rivale. Una rincorsa che entra di diritto nella storia del Circus, visto che solo Jim Clark e Michael Schumacher erano riusciti ad imporsi a Spa-Francorchamps partendo oltre la decima posizione in griglia. Due nomi altisonanti e che hanno scritto pagine di storia della F1.

La Red Bull ha ovviamente tantissimi meriti, così come la Honda, che ha portato un ibrido rivisto ed una power unit nuova che hanno messo le ali alla RB18 #1. Il campione del mondo, dal canto suo, l’ha sfruttata alla perfezione, ed ora potrebbe addirittura saltare tre gare consecutive e rimanere in testa al mondiale, tanto è grande il suo vantaggio.

Il povero Leclerc, umiliato nuovamente anche dalla Ferrari, è a -98, mentre Perez paga un gap di 93 lunghezze dal compagno di squadra. Il team di Milton Keynes ha portato il proprio margine sulla Scuderia modenese in tripla cifra, avendo ben 118 punti di vantaggio. Un dominio netto, degno dei tempi d’oro della Mercedes o dell’epoca di Sebastian Vettel con gli anglo-austriaci.

Christian Horner ed Adrian Newey hanno costruito, rispettivamente, una squadra ed una macchina imbattibili, capaci di asfaltare la concorrenza. A questo punto, è evidente che a questo team è mancata solo la power unit negli anni in cui ha faticato, dal momento che sin da quando è arrivata la Honda le cose sono decisamente migliorate. Ora c’è la concreta possibilità di aprire un ciclo vincente.

Red Bull, potrebbe saltare l’accordo con la Porsche

Alla fine di luglio, l’accordo tra la Red Bull e la Porsche sembrava cosa fatta. Stando a quanto venne diffuso dai più importanti media internazionali, la casa di Stoccarda era in procinto di acquistare il 50% del team di Milton Keynes, pronta a fornire le power unit dal 2026 in avanti.

Venerdì scorso, nella pit-lane di Spa-Francorchamps, è stato svelato ufficialmente l’arrivo dell’Audi proprio a partire da quella data, con gli uomini di Ingolstadt che dovrebbero fornire i motori alla Sauber. Tuttavia, l’annuncio dell’accordo tra i “bibitari” e la Porsche continua a slittare, ed in questi giorni sono emersi alcuni motivi.

Pare infatti che la Red Bull non sia intenzionata a vendere il 50% del team alla Porsche, ma, secondo “RacingNews365“, dietro a tutto ciò potrebbe anche esserci la Honda. Infatti, dopo l’addio fittizio dato al termine del 2021, la casa di Sakura ha annunciato che riprenderà in pieno la collaborazione con la squadra di Christian Horner sino al 2025, e sulle monoposto ricomparirà anche la scritta per intero dal prossimo anno.

Potrebbe davvero accadere l’impossibile, con la Honda che non è del tutto da escludere come motorista per il team di Milton Keynes anche dopo il 2025. Nei giorni del Gran Premio del Belgio, Roberto Chinchero ha dato per certo l’annuncio di Porsche per questa settimana, ma a questo punto viene il dubbio: entrerà con un altro team, con i campioni del mondo in carica o come costruttore autonomo?

Per il momento è impossibile dare una risposta, ma anche Christian Horner ha annunciato che nessuna decisione è stata ancora presa, e che tutti gli scenari restano aperti. Una data così tanto lontana all’apparenza come il 2026 è invece incredibilmente vicina per le squadre, che stanno iniziando a progettare il loro futuro.

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