Quanto costa una macchina di F1? Il prezzo è davvero folle

Le monoposto di F1 sono il massimo della tecnologia e possono arrivare a costare delle cifre da capogiro. Ecco tutte le info sulle wing car 2022.

Il nuovo regolamento tecnico della F1 ha rimesso sotto i riflettori dei concetti aerodinamici messi da parte 40 anni fa. Le moderne auto ad effetto suolo sono un concentrato di tecnologia estrema. Le nuove vetture si sono lasciate apprezzare sin dalle prime tappe del calendario. Queste monoposto hanno garantito, grazie ad una aerodinamica semplificata, meno turbolenze.

Ferrari F1-75 (Ansa Foto)
Ferrari F1-75 (Ansa Foto)

Siamo soliti conoscere gli effetti aerodinamici di “scivolata”, in inglese slipstream, e di “aria sporca”. Da una simulazione CFD si possono apprezzare i flussi d’aria delle moderne wing car. L’obiettivo del nuovo regolamento era quello di portare meno aria sporca sulla vettura che insegue in scia. Nella precedente generazione di auto F1 era un grande problema per i piloti gestire le mescole e le tante turbolenze alle spalle di un’auto. Sui rettilinei l’effetto aerodinamico di “scivolata” avviene quando due vetture si inseguono. L’auto che conduce produce un carico aerodinamico che genera pressione inferiore dietro l’auto. La monoposto alle spalle in scia non è costretta a tagliare l’aria, a differenza della vettura davanti che lavora di più. Con una aerodinamica semplificata l’inseguimento e i sorpassi avvengono con più facilità.

In effetti le vetture 2022 riescono a rimanere attaccate alle vetture davanti, ma i sorpassi per lo più sono sempre favoriti dal sistema di Drag Reduction System (DRS). Senza l’apertura mobile dell’ala posteriori i piloti farebbero ancora fatica a sopravanzarsi. Nel corso del tempo i sorpassi in pista sono diventati sempre più difficili. Ormai anche i piloti più esperti aspettano sempre la zona di attivazione del DRS per non prendere troppi rischi in altri punti della pista. In ogni caso le nuove monoposto hanno segnato un passo in avanti in merito all’effetto trainante in condizioni di accesi duelli. Quanto meno ora le auto riescono a stare più vicine anche nei tratti misti. Lo scorso anno appendici aerodinamiche e la struttura degli alettoni creava numerose turbolenze che non consentivano un grande effetto scia.

In questa stagione la Ferrari ha fatto un passo in avanti, diventando la seconda forza, alle spalle della Red Bull Racing, mentre la Mercedes ha fatto due step indietro. La Red Bull Racing si avvia a detronizzare il team con la Stella a tre punte, dopo otto anni di vittorie nei costruttori di fila. La squadra austriaca ha osato con concetti aerodinamici estremi, in particolare nella zona delle pance. La vettura è un bolide sul dritto, spinta dal poderoso motore Honda. La Ferrari è più agile e leggera, ma i nove trionfi su tredici Gran Premi dimostrano una netta superiorità del team con sede a Milton Keynes. Alle spalle dei top team, tutto è rimasto invariato. La Ferrari non si è dimostrata all’altezza, sin qui, non riuscendo a mettere giù l’enorme potenziale della F1-75. Ecco i principali motivi.

I fan hanno apprezzato le moderne auto di F1, anche perché sono risultate tutte molto diverse tra loro. La preoccupazione è che si andasse verso una standardizzazione che avrebbe snaturato il circus.  Le auto attuali si sono dimostrate anche molto affidabili e uno dei motivi del loro costo clamoroso è anche quello relativo agli investimenti sul lato sicurezza. Le auto ad effetto suolo dell’epoca furono tolte di mezzo anche a causa all’incredibile tasso di incidenti che coinvolse numerosi piloti. I tecnici attuali hanno lavorato duramente per mettere in pista vetture spettacolari. In tanti, all’atto della presentazione delle monoposto, hanno storto il naso, ma poi si sono ricreduti nel corso del campionato.

Quanto costa un’auto di F1?

Vi sarete posti questa domanda centinaia di volte, osservando un crash di un pilota. Ma quanto costa al team una monoposto così estrema? Il prezzo è elevatissimo perché questi gioielli sono fatti, completamente, a mano. Si tratta di un lavoro certosino, svolto dai più grandi professionisti del settore. In F1 arrivano non solo i migliori piloti, ma anche i tecnici, i meccanici, i progettisti più bravi al mondo. Ciascuno elemento della vettura è costruito e testato per dare il massimo della performance. Anche il componente più piccolo deve combinare leggerezza e robustezza. Tutto è fatto su misura come un vestito di alta qualità sartoriale. Ad inizio campionato l’abitacolo viene personalizzato in base alle caratteristiche e alle misure di ciascun driver. Il Motorsport è costosissimo perché ogni dettaglio è frutto di ore e ore di ricerca e sviluppo. Anche per questo motivo è stato introdotto un budget cap, un tetto indetto per limitare le spese pazze e livellare la competizione.

Una monoposto F1 è composta da circa 14.500 componenti. II cuore pulsante è la Power Unit ibrida. In questa stagione la Ferrari ha lanciato il nuovo Superfast. Il costo di ciascun motore è pari a 5 milioni di dollari. Il telaio è poi il secondo elemento più caro, essendo una monoscocca in materiali compositi e fibra di carbonio. Leggerezza e sicurezza che arriva a superare il milione di dollari. Un altro componente molto caro è la trasmissione che presenta un prezzo tra il mezzo milione e il milione di dollari, a cui si collega il sistema idraulico che include l’impianto frenante e la frizione, per un valore che schizza fino a 170.000 dollari. Avete assistito alla straordinaria impresa di Max Verstappen in Ungheria? Ecco cosa ha fatto.

Altri elementi proibitivi sono legati all’aerodinamica del mezzo. L’ala anteriore e quella posteriore, incluso il dispositivo DRS, valgono rispettivamente tra i 150.000 e i 200.000 dollari. Per la realizzazione delle sospensioni ci vogliono tra i 100.000 e i 150.000 dollari. Il volante di un’auto di Formula 1 può arrivare a costare cifre simili. Si tratta di un vero e proprio computer con uno schermo high tech che dà tantissime informazioni al pilota ed anche un centro di comando che gestisce le mappature e l’elettronica della wing car. Il suo costo può arrivare a 100.000 euro. Un certo peso economico nel computo complesso lo ha anche l’halo. Il sistema protettivo che ha salvato tanti piloti, nel corso degli ultimi anni, vale circa 17.000 dollari. La cifra complessiva per realizzare una monoposto ad effetto suolo di F1 si aggira intorno agli 8 milioni di dollari.

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