MotoGP, è tutta colpa di Valentino Rossi: arriva “l’accusa” al Dottore

La MotoGP sta affrontando una stagione molto difficile a causa del ritiro di Valentino Rossi. Ecco perché a Silverstone il crollo è totale.

La MotoGP non sta di certo attraversando un momento di massimo splendore. Anzi, si può affermare senza troppi problemi che questo sia l’anno peggiore, a livello di interesse generale, per la top class da quando venne ribattezzata con questo nome nell’ormai lontano 2002. All’epoca, in pista c’erano piloti come Valentino Rossi, Max Biaggi e Loris Capirossi, che esaltavano i tifosi italiani.

MotoGP Valentino Rossi (ANSA)
MotoGP Valentino Rossi (ANSA)

Il “Dottore” è stato il dominatore degli anni Duemila, per poi iniziare a cedere il passo agli spagnoli, che comunque hanno segnato e non poco quest’epoca. Dopo la parentesi di Nicky Hayden e Casey Stoner, che nel biennio 2006-2007 portarono sul tetto del mondo gli Stati Uniti e l’Australia, dal 2010 in avanti è iniziata la dittatura della penisola iberica, con Jorge Lorenzo campione del mondo dopo la fine dell’era di Valentino Rossi.

L’unica eccezione è stato lo stesso Stoner, che nel 2011 riuscì a battere la pattuglia spagnola, per poi cedere nuovamente il passo a Lorenzo. Jorge sembrava avere la MotoGP nelle sue mani dopo il ritiro di Casey, ma non aveva fatto i conti con l’arrembante Marc Marquez, che nel 2013 si laureò campione al debutto.

Valentino Rossi tornò in auge dopo il ritorno in Yamaha, ma mancò per un soffio il mondiale nel 2015. Dopo anni di dominio spagnolo, ad interrompere questa striscia di successi ci ha pensato il francese Fabio Quartararo la passata stagione, e quest’anno c’è la possibilità di vederlo nuovamente iridato vista la situazione di classifica.

MotoGP, anche a Silverstone crollo di pubblico da imputare a Valentino Rossi?

Un’altra brutta notizia per la MotoGP è arrivata a Silverstone, nel Gran Premio di Gran Bretagna che è stato disputato domenica scorsa. Già su altre piste si è visto un netto crollo del pubblico, a cominciare dal Mugello. La pista toscana era praticamente deserta, e Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, ha sottolineato che vedere le tribune vuote non è di certo ciò che serve al Motomondiale in questo periodo.

La stessa cosa si è ripetuta anche a Barcellona, in Spagna, dove solitamente la passione per la MotoGP è dilagante, ed invece si è registrato un clamoroso flop. Anche l’assenza di Marc Marquez, oltre quella di Valentino Rossi, sta avendo un grande effetto sulle vendite, come è capitato anche a Silverstone.

Tanto per fare un confronto, la F1 ha totalizzato circa 300 mila presenze nei tre giorni del fine settimana, 115 mila solo alla domenica, giorno in cui il Motomondiale è stato seguito solo da 41 mila persone. Il direttore del tracciato di Silverstone, Stuart Pringle, ha imputato tutto ciò all’assenza di Valentino Rossi, parlandone a “Speedweek.com“.

Quella in cui si è corso il GP di Silverstone era una bella giornata di sole e mi dispiace che abbiamo avuto così poco pubblico. Penso che i promotori, le autorità e le televisioni debbano lavorarci, perché è un peccato vedere le tribune vuote. La Dorna sa di avere un grande lavoro davanti a sé e lo abbiamo notato tutti lo scorso anno“.

Quando Valentino ha annunciato il suo ritiro, abbiamo visto cosa è successo con la vendita dei biglietti. Tutti i tifosi che vengono ad assistere alle gare indossano ancora le sue maglie, è chiaro che sia il ragazzo più gettonato anche se non corre più. Dobbiamo capire come agire“.

Effettivamente, tutti avevano immaginato che senza Valentino Rossi sarebbero stati tempi duri per il Motomondiale, ma ciò sta accadendo anche per la relativa mancanza di spettacolo. L’assenza di nomi altisonanti al via, come anche quello di Marquez, sta facendo tutta la differenza del mondo, ed anche via televisione i risultati non sono di certo esaltanti. C’è bisogno di un cambio di marcia che sia immediato, altrimenti sarà molto dura.

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