Ferrari, arrivano i primi cambiamenti nello staff? L’esperto non ha dubbi

La Ferrari ha costruito una macchina molto veloce, ma gli errori del team stanno compromettendo il sogno mondiale. L’esperto ha un’idea.

Il 2022 sarebbe dovuto essere l’anno della Ferrari, quello su cui John Elkann e Mattia Binotto puntavano fortemente per il rilancio della Scuderia modenese. Dopo stagioni di delusioni ed umiliazioni, senza mai lottare per una vittoria o per un risultato di rilievo, Enrico Cardile ed il suo staff tecnico hanno prodotto una macchina straordinaria, che ha dominato quasi tutte le qualifiche e vinto soltanto quattro gare su tredici.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

Il motivo delle disfatte domenicali non risiede in una vetture preparata per le qualifiche che poi si scioglie in gara, ma nella totale incompetenza del muretto e nei problemi di affidabilità. Charles Leclerc, in una stagione normale, potrebbe benissimo vantare una trentina di punti di vantaggio sulla Red Bull di Max Verstappen, che invece ha da tempo salutato la compagnia e guarda tutti dall’alto con 80 lunghezze di gap sul monegasco.

La Ferrari deve porsi delle domande, perché i problemi sono quelli degli anni passati, che però erano mascherati dal fatto di non essere in lotta per un risultato di rilievo. I problemi di affidabilità possono anche essere giustificati dalla voglia di rischiare, anche perché Leclerc e Verstappen si sono ritirati per due volte a testa, per cui il distacco in classifica non viene assolutamente tutto dai guasti.

Incredibile pensare al fatto che Charles sia stato quasi scippato delle sue vittorie da scelte strategiche folli, che per tre volte lo hanno fatto retrocedere dal primo posto ad una posizione fuori dal podio. Alcuni tifosi hanno iniziato a pensare anche a complotti vari, per favorire Carlos Sainz o semplicemente non far vincere il monegasco.

Ovviamente, o almeno ci auguriamo in maniera forte, che non sia così, ma i pensieri del pubblico e la valanga di insulti alla gestione di Mattia Binotto che è venuta fuori post-Budapest causano un danno d’immagine non indifferente alla Scuderia modenese. Recenetemente, si è alzata qualche piccola voce su eventuali cambiamenti nel team, ma per il momento tutto tace.

Ferrari, Gary Anderson prevede cambiamenti

Dopo il Gran Premio di Ungheria, tantissimi addetti ai lavori, esperti ed ex piloti hanno duramente criticato la Ferrari, rea di aver compromesso un’altra lotta al mondiale con errori assurdi, che vuoi o non vuoi si ripetono da tantissimi anni. Inaki Rueda occupa la sua posizione dal 2015, ed in questo periodo ha sbagliato oltre settanta tattiche tra qualifiche e gara. Purtroppo, nessuno però decide di rimuoverlo dal suo ruolo di stratega.

L’ultimo a parlare di quanto fatto dalla Scuderia modenese è stato l’ex ingegnere Gary Anderson, che sulle colonne di “The-Race.com” ha detto: “Ci sono ancora nove gare da fare, ma Leclerc è molto lontano in classifica da Verstappen. Sarà molto difficile pensare di riaprire la lotta al mondiale, e se niente dovesse cambiare, credo che a Maranello ci saranno tante teste sul ceppo pronte a saltare“.

Dunque, è evidente il pensiero dell’esperto, che appare convinto del fatto che in Ferrari c’è aria di rivoluzione. Purtroppo, si tratterebbe dell’ennesimo cambiamento radicale degli ultimi dieci anni, in cui, nel ruolo di team principal, si sono succeduti Stefano Domenicali, Marco Mattiacci, Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto.

Evidentemente, la gestione “italiana” non porta i risultati sperati. Dopo Jean Todt non c’è più stato un manager vincente, con il dominio che è passato a Christian Horner della Red Bull ed a Toto Wolff della Mercedes. Al Cavallino serve un personaggio di questo livello, che sappia farsi rispettare dal punto di vista politico e che batta i pugni quando qualcosa non va come previsto.

Binotto, oltre che disonorare il nome della Rossa con gli errori in pista, è anche poco onesto con i tifosi negando l’evidenza, allontanando le voci di cambiamento al muretto. Questo atteggiamento non può essere ben visto dai fan, che infatti hanno anche aperto una petizione per chiederne la testa.

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