MotoGP, Zarco fallisce ancora: ecco il motivo della sua caduta

In Inghilterra aveva l’occasione della vita in mano ed invece Zarco ha fallito di nuovo buttando via il successo con una banale caduta.

Scattato dal palo e con la consapevolezza di aver un passo sulla distanza migliore della concorrenza, Johann Zarco ha fatto cilecca. Presentatosi in griglia con le gomme soft, ma poi passato alle medie per paura che le alte temperature ne avrebbero compromesso la tenuta, il ducatista è riuscito a mantenere la testa del gruppo soltanto per poco, visto che al giro 5 era già in terra e al 9 è arrivato il definitivo ritiro.

Johann Zarco, Ducati Pramac (Ansa Foto)
Johann Zarco, Ducati Pramac (Ansa Foto)

Sorpreso dal poco grip che lo ha fatto scivolare il francese ha fatto riferimento alla sorte. “Dopo la fortuna delle qualifiche, in corsa mi è mancato“, ha commentato soffermandosi poi sulla scelta delle coperture. “Il successo di Bagnaia è la dimostrazione che era l’opzione giusta, ma io patisco sempre di scarsa aderenza con questa mescola“.

Il corridore di Cannes non si è dunque pentito del cambio al volo prima dello start. “Ero troppo preoccupato che la soffice non mi avrebbe permesso di tenere il ritmo sostenuto che ero convinto di avere. Con le medium sapevo invece che avrei potuto girare forte“, ha spiegato.

Zarco ancora ko: cosa è successo

Ripercorrendo le poche tornate avute a disposizione, il 32enne ha dichiarato di essere stato colto di sorpresa lla curva 8. “Sono deluso. E’ dura mettere tutto assieme per poter trionfare“, ha riconsciuto con una certa ingegnuità e immaturità. “Spero di poter essere in buona anche in Austria, perché le sensazioni provate durante il weekend e nel corso del GP mi hanno dato una mano a crescere e indirizzare la moto dove desidero io“.

Malgrado il disappunto per un risultato scappatogli di mano, il transalpino ha comunque voluto prenderla con filosofia guardando al positivo.  Poi però c’è il rovescio della medaglia. “E’ dura accettare che per un niente ti ritrovi dalle stelle alle stalle”, ha considerato rimarcando la necessità di comprendere perché con quella tipologia di pneumatici il feeling non è ottimale.

A questo proposito, interrogato su eventuali avvisaglie avute prima dell’incidente, il #5 ha risposto affermativamente: “Pensavo tuttavia che con il passare delle tornate sarebbe andata meglio. Nelle prime due ero stato piuttosto rapido, poi ho rallentato leggermente, ma mi sentivo a mio agio e sicuro che avrei trovato una costanza di ritmo“, ha proseguito nella riflessione. “Mi ha colpito il fatto che in quella curva ero entrato più velocemente durante le libere e non avevo mai avuto problemi“.

Infine su un crash che ha significato procrastinare ulteriormente l’appuntamento con il gradino più alto del podio, il due volte iridato di Moto2 ha sostenuto: “Ciò che conta  che sia partito bene e abbia condotto la gara per un po’. Aver mantenuto il vertice mi ha stupito. Nessuno è stato in grado di attaccarmi, il che mi ha fatto piacere. Ovviamente sono dispiaciuto di aver perso un’opportunità, tuttavia non posso piangermi troppo addosso. E’ già tempo di focalizzarsi sul prossimo round al Red Bull Ring“, la sua conclusione.

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