Ferrari, Sainz penalizzato: ecco da dove partirà lo spagnolo

Carlos Sainz non potrà giocarsi la pole position nel Gran Premio di Francia, a causa di una penalizzazione che lo vedrà partire da dietro.

Primo colpo di scena al Paul Ricard, dove le monoposto sono impegnate nella prima sessione di prove libere, anche se la notizia era nell’aria. Carlos Sainz partirà, almeno per ora, con dieci posizioni di penalità, visto che è stato cambiato tutta la centralina della sua Ferrari, arrivando alla terza unità. Tuttavia, con ogni probabilità, verranno cambiati anche il turbocompressore e gli altri elementi, facendolo arretrare in fondo alla griglia.

Sainz (ANSA)
Sainz (ANSA)

Come detto, non si tratta di una notizia scioccante, visto che in questa settimana si è chiacchierato molto della probabile penalità. Nella prima sessione di prove libere, lo spagnolo è stato molto competitivo, siglando il terzo tempo a poco più di tre decimi dal battistrada, vale a dire Charles Leclerc, ed un paio dalla Red Bull di Max Verstappen.

Sainz, penalità in griglia in Francia

Carlos Sainz partirà dunque dal fondo della griglia, visto che domani verrà cambiata tutta la power unit. Tuttavia, in casa Ferrari non mancano i sorrisi dopo la prima sessione di prove libere. Da qualche gara a questa parte, per una miglior gestione della rotazione motori e per non rischiare con l’affidabilità, la F1-75 va in pista al venerdì con una power unit parecchio bassa a livello di potenza, ed il miglior tempo di Charles Leclerc siglato in 1’33”930 con gomma Soft fa davvero ben sperare.

Il monegasco ha fatto segnare questa prestazione al secondo giro su gomma Soft, cosa decisamente non scontata considerando i 56 gradi di asfalto. Charles ha dimostrato che la Ferrari è la macchina migliore nel misto, mentre la Red Bull è apparsa piuttosto nervosa, e punta su un’ala posteriore piuttosto scarica.

Le Rosse hanno pagato tantissimo sui rettilinei, ma ciò è frutto proprio della differenza in termini di spinta da parte della power unit, con Sainz che, in diverse occasioni, è stato inquadrato sull’allungo del Mistral, con lo speed trap che a fatica superava i 323 km/h, contro i 335 toccati da Verstappen.

C’è da dire che, sul finale, la Red Bull è stata velocissima sulla simulazione di passo gara, ma va detto che il campione del mondo è colui che sta facendo la differenza, visto che Sergio Perez è apparso in netta difficoltà ed è stato protagonista anche di un testacoda. Il messicano ha chiuso sesto ad oltre un secondo dal compagno di squadra, ribadendo le problematiche delle ultime gare.

Sarà interessante seguire il lavoro che le varie squadre faranno nel pomeriggio, su una pista che prevede delle temperature davvero infuocate per il resto del week-end. Interrogativo sulla Mercedes, che nel primo turno non è andata oltre il quarto tempo con George Russell, ma con ben un secondo di ritardo dalla vetta. Nono Nyck De Vries, che nel pomeriggio restituirà la monoposto a Lewis Hamilton.

La penalità che colpirà lo spagnolo è sicuramente un brutto colpo, perché questa non è la pista migliore dal punto di vista dei sorpassi. Carlitos dovrà essere molto aggressivo, ed è probabile che sin dalla seconda sessione di libere inizierà a martellare in termini di simulazione di passo gara.

C’è però da dire che, così facendo, il figlio del due volte campione del mondo rally potrà avere praticamente due power unit fresche da sfruttare per le prossime gare. Con ogni probabilità, la numero quattro verrà utilizzata in Francia ed in Ungheria, mentre la terza, deliberata a Silverstone, potrebbe essere montata per le velocissime trasferte di Spa-Francorchamps e Monza.

La Ferrari ha chiaramente bisogno di fare dei passi avanti in termini di affidabilità, dal momento che sin qui si sono visti già troppi guasti. In particolare, la gara di domenica al Paul Ricard e quella della prossima settimana in Ungheria, saranno davvero durissime considerando le temperature di aria ed asfalto.

Sulla F1-75, a Le Castellet, sono state aperte delle vistose branchie sul cofano per sfogare al meglio l’aria, a conferma del fatto che qualche timore c’è. In Austria, due settimane fa, il cedimento della power unit numero due montata sulla Ferrari dello spagnolo è arrivata nonostante una gara disputata con il fresco, per cui, la torrida estate 2022 spaventa e non poco.

Ricordiamo che Verstappen, da un punto di vista di classifica, può vantare un margine di ben 38 punti su Leclerc, il che significa che anche un solo ritiro potrebbe risultare fatale per i sogni mondiali della Ferrari. Quello che stiamo vedendo in questa stagione ricorda e non poco l’annata 2005, quando la Renault di Fernando Alonso e la McLaren di Kimi Raikkonen erano in battaglia per il successo.

La freccia d’argento era superiore ai rivali, ma la fragilità dei motori Mercedes costò il mondiale al finlandese, che disputò una stagione sensazionale, ma incappando in una serie infinita di ritiri, i quali non gli diedero scampo. La Ferrari vuole chiaramente evitare un epilogo del genere, dal momento che il potenziale di questa macchina merita un finale all’altezza di quanto fa vedere in pista.

 

 

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