F1, pronte nuove regole per il 2023: ecco cosa cambia la FIA

Dopo le prime decisioni che entreranno in vigore a Spa, la F1 pensa alla prossima stagione. Ed ecco le prime proposte discusse dai team.

In attesa della ripresa con il GP di Francia, in F1 si continua a parlare di aggiornamenti e non solo. Le scuderie infatti stanno entrando nella fase calda del Mondiale, dove saranno fondamentali le migliorie da apportare alle proprie monoposto per agguantare una posizione importante in chiave costruttori. Per Ferrari e Red Bull poi tutto si gioca davvero sul filo dei dettagli, che potrebbero far pendere l’ago nello scontro iridato da una parte o dall’altra. Mentre Mercedes, che crede di essere, a detta dei maggiori rappresentanti del team, solo a 3 decimi dai migliori, c’è la necessità di colmare quel gap per arrivare entro fine anno a un successo che farebbe morale dopo una stagione così difficile.

La Ferrari di Sainz (ANSA)
La Ferrari di Sainz (ANSA)

In realtà però lo scontro tra i team non c’è solo in pista e in fabbrica, ma anche a livello politico. Non solo si pensa alle regole sui motori in vista del 2026, ma si guarda in F1 anche più a breve termine, a quel 2023 che ormai deve essere già organizzato, per permettere alle scuderie di organizzarsi con i tecnici per dare il via ai progetti delle nuove vetture. E tra le discussioni maggiori c’è ovviamente quella che riguarda il porpoising, che ha afflitto praticamente quasi tutte le vetture, con effetti anche per i piloti non di poco conto.

F1, la FIA pronta a dettare regole sul porpoising

Già alcune decisioni importanti sono state prese dalla FIA in merito al saltellamento eccessivo delle vetture e che entreranno in vigore tassativamente da Spa, ma si guarda anche alla prossima stagione. E, secondo le ultime notizie, la Federazione ha presentato ai team quattro modifiche specifiche per combattere il porpoising in vista della prossima annata. Perché c’è il timore che, per aumentare le prestazioni, il problema si vada ad aggravare.

Quello che è emerso finora è che le auto di F1 del 2022 con effetto suolo sono molto rigide e toccano il fondo in modo aggressivo su alcune piste, mentre alcune auto soffrono anche dell’effetto di porpoising aerodinamico. E la FIA vuole risolvere questo problema per motivi di sicurezza. Nell’immediato stabilendo un limite per le oscillazioni verticali a cui possono essere soggetti i piloti. E per far sì che questo parametri sia applicato equamente a tutte le vetture, si sta cercando di garantire che tutte le squadre aderiscano anche ai limiti previsti per la rigidità del fondo piatto.

Una prima discussione c’è stata in Austria, e a quanto pare si è arrivati ad essere d’accordo su quattro punti, che potrebbero diventare nuove regole per la F1 del 2023. In particolare si è arrivati alla conclusione che i bordi del fondo piatto saranno rialzati di 25 mm, inoltre verranno introdotti test più rigorosi per evitare la flessione esagerata del fondo e verrà adottato un sensore più accurato per aiutare a quantificare l’oscillazione aerodinamica delle monoposto. Intanto le discussioni continueranno ma la FIA ha fatto sapere che queste misure saranno presentate “al World Motor Sport Council per l’esame e l’approvazione a breve poiché è fondamentale per i team di Formula 1 avere chiarezza sui regolamenti in base ai quali progettare le loro vetture”.

Ci sono però da segnalare le prime grosse frizioni, con la Red Bull che ha manifestato il suo dissenso. In particolare la scuderia anglo-austriaca ha sostenuto che la FIA non ha bisogno di agire perché il porpoising sta diventando un problema minore con lo sviluppo delle monoposto durante stagione. Inoltre dal GP di Azerbaigian, il momento più alto in cui il porpoising è stato evidente, non si sono più avuti grossi problemi. La FIA però ha replicato sostenendo che solo la conformazione dell’asfalto incontrato nelle ultime piste ha evitato che il problema si ripresentasse in maniera seria. E che se non affrontato, il problema potrebbe ripresentarsi nelle gare future. Inoltre, la FIA sospetta che lo sviluppo delle auto di F1 per il 2023 porterà a un “peggioramento dell’effetto” poiché produrranno più carico aerodinamico.

Ad oggi però l’attenzione sarà tutta sull’usura del fondo piatto, con una oscillazione che dovrà essere meno accentuata. E proprio Red Bull e Ferrari sono nel mirino: il rischio è che clamorosamente le due monoposto che finora hanno dominato il campionato vedano ridursi il gap con la concorrenza, in particolare con Mercedes. Che potrebbe così rientrare clamorosamente in corsa. Con polemiche a non finire, in pieno stile F1.

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