Fernando Alonso fa a pezzi la F1: che bordata anche alla Ferrari!

Il bicampione del mondo, Fernando Alonso, ha criticato apertamente la categoria regina del Motorsport. Frecciatina anche alla Ferrari.

Fernando Alonso è stato uno dei piloti più forti del circus. Attualmente non è neanche da top 3 della griglia e non solo perché non ha una vettura all’altezza. L’aspetto caratteriale influisce tanto sulle scelte di carriera e sull’atteggiamento mentale che può avere una incidenza importante sulle performance. Lo spagnolo è tornato nel team che lo ha reso famoso in tutte il mondo, dove conquistò due titoli mondiali, battendo Michael Schumacher.

Fernando Alonso (Ansa Foto)
Fernando Alonso (Ansa Foto)

Al termine del 2006 aveva il mondo in mano. Non solo aveva battuto il più grande campione di tutti i tempi l’anno prima, ma si era anche confermato campione, dimostrando la non casualità del primo successo iridato. Michael Schumacher si ritirò al termine del 2006 e per Fernando si spalancarono le porte di uno dei team più gloriosi di tutti i tempi. La McLaren Mercedes aveva un progetto mondiale e Fernando avrebbe potuto continuare la sua striscia di risultati positivi. Sapete tutti come andò a finire con Lewis Hamilton e il terzo litigante, Kimi Raikkonen, ma è un esempio di quanto le cose possano cambiare a prendere una piega inaspettata.

Dal punto di vista tecnico Alonso non si discute. Un animale da gara, come pochi nella storia della Formula 1, ma sul piano emotivo ha manifestato grandi debolezze. Con aspre critiche si è fatto terra bruciata in molte realtà, sottolineando più volte ciò che non aveva per eccellere e responsabilizzando gli altri. Nella sostanza tante volte ha avuto ragione, come quando lasciò la Ferrari, stanco di arrivare secondo. Da allora la Rossa non ha ancora vinto un mondiale. La forma, però, in un mondo come il Motorsport, conta quasi quanto la sostanza. In una realtà sempre più costruita sul politicamente corretto, ogni parola fuori posto può avere una incidenza clamorosa.

Avrebbe forse potuto cavalcare l’ultima chance per tornare al top nel 2021, ma dopo le offese in mondo visione alla Honda, le porte della Red Bull Racing motorizzata dalla casa giapponese, si chiusero a doppia mandata. A Milton Keynes hanno preferito puntare su un veterano, non dell’Academy RB, ma più tranquillo e disposto a fare da secondo come Sergio Perez. Qualche settimana fa, ai microfoni di Sky Sport, FA14 ha persino ammesso che sarebbe pronto a ricoprire il ruolo di secondo driver pur di approdare ad un team di prima fascia. “Penso che, alla fine, non ci siano molti piloti numero uno o due in una squadra in questo momento e le squadre hanno bisogno che entrambi i piloti lavorino insieme per migliorare la macchina”.

Un ultimo disperato tentativo per attirare l’interesse di un top team in lotta per la corona iridata. Fernando crede ancora nelle sue capacità. “Ci credo, ecco perché continuo a correre. C’è sempre la speranza che un anno avrò il pacchetto e tutto insieme per lottare per un campionato e mi sento ancora competitivo e veloce. Soprattutto con le nuove regole impari ancora molto da ogni giro che completi e devi lavorare per avere una macchina migliore, un pacchetto migliore, quindi vedremo quali sono le possibilità nei prossimi anni”, ha dichiarato l’asturiano. Il problema è che tra pochi giorni Fernando compirà 41 anni e tranne qualche lampo, non ha dimostrato lungimiranza, tornando nel circus.

L’attacco di Fernando Alonso

Dopo la seconda parentesi negativissima in McLaren, a seguito dell’esperienza in Ferrari, il bicampione decise di dedicarsi ad altre categorie, inseguendo il sogno della Triple Crown. Gli è mancato un pezzo per seguire le orme di Graham Hill, ma aveva dichiarato che sarebbe tornato in F1 solo per lottare per traguardi ambiziosi. L’Alpine è in lotta per la quarta posizione nei costruttori con la McLaren motorizzata Mercedes. Per Il team transalpino è diventato l’unico reale obiettivo stagionale, avendo preso una cantonata con il progetto wing car. Il nuovo regolamento avrebbe potuto rappresentare un’occasione d’oro per la squadra francese che, invece, non è stata in grado di costruire un’auto all’altezza dell’estro del pilota di Oviedo.

La A522 si è rivelata una monoposto con tantissimi problemi di performance e di affidabilità. Il famoso “plan” è già fallito, dopo poche uscite stagionali, considerata la posizione in classifica di Nando. Quest’ultimo occupa la decima piazza, con soli 29 punti. Il suo teammate, Esteban Ocon, senza brillare, ne ha portati a casa 52. Dovrebbero essere tempi di riflessione per Alonso, con un annuncio imminente sul suo futuro, ma sono iniziate le prime frustrazioni e attacchi alla concorrenza. Lo scorso weekend il #14 si è lamentato dei problemi di affidabilità della sua Alpine, ora è il turno della F1, nonostante lo spettacolo che sta garantendo con il duello tra Ferrari e Red Bull Racing.

In una intervista al magazine olandese Nos, l’asturiano ha dichiarato: “Purtroppo la Formula 1 è ancora molto prevedibile. Tutto ruota attorno alla Red Bull Racing e alla Ferrari. Solo Max Verstappen, Charles Leclerc, Carlos Sainz e Sergio Perez possono vincere. La Ferrari, però, ha lavorato tanto e bene per tornare a vincere corse dopo due anni e mezzo di digiuno. Il #14 ritiene la categoria regina del Motorsport “troppo noiosa” e, in merito alle sue performance, ha sottolineato: “Ovviamente è fantastico quando riesco a brillare, come in Canada quando ho iniziato al fianco di Max in prima fila. C’è una vera opportunitĂ  qui ora che tutte le squadre devono lavorare con lo stesso budget massimo. Sta a me e Alpine realizzarlo”.

Nel 2021 Fernando era almeno salito sul podio, con una ottima terza posizione in Qatar, ma quest’anno un piazzamento sul podio sembra, decisamente, improbabile. Il miglior risultato per Fernando è arrivato in Inghilterra, in occasione di una corsa ricca di colpi di scena, con una quinta piazza. La squadra francese, nei piani di Alonso, avrebbe dovuto lottare con gli altri top team per podi e vittorie, ma non sarà così, nemmeno questa volta. Il campione di Oviedo è diventato l’uomo simbolo del brand francese, ma non ha risparmiato pesanti critiche alla squadra. La sua delusione è palpabile: sentite dove pensava di arrivare nel 2022. Nonostante tutto il pilota vuole continuare a correre in F1, pur criticandola.

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