MotoGP, elogio inaspettato per Valentino Rossi: l’ex campione lo incorona

Chi ha corso in pista al fianco di una leggenda come Valentino Rossi ricorda, esattamente, le sensazioni di un duello con il campione italiano.

Valentino Rossi è una leggenda del motociclismo. Un pilota che ha lasciato un segno indelebile, in giro per il mondo, nel cuore di tantissimi appassionati e piloti. Non sono valutazioni soggettive, ma fatti. La MotoGP ha cambiato faccia, grazie alle emozioni che ha saputo trasmettere il Dottore. Non si è sempre, forse, trattato di emozioni positive, con tante dinamiche estreme, ma le rivalità rappresentano l’essenza del Motorsport. Il #46 ne ha create tante, lottando con i migliori rider della sua generazione.

Valentino Rossi (LaPresse)
Valentino Rossi (LaPresse)

La classe regina ha avuto il piacere di vivere, contemporaneamente, il talento sfrenato di tantissimi campioni che si sono dati battaglia in quell’epoca. Da Biaggi a Hayden, passando a Stoner, Pedrosa, Lorenzo e Marc Marquez al top della forma. Un periodo magico che ha coinvolto tanti altri centauri che si sono inseriti nella lotta al vertice. Tra questi, certamente, vi è stato James Michael Toseland. Il pilota motociclistico britannico, ritiratosi dall’attività agonistica nel 2011, ha fatto dei complimenti, assolutamente, inaspettati al centauro pesarese. Esattamente come ha fatto Nico Muller, in una nostra intervista esclusiva a Monza. Il nativo di Sheffield è più giovane di Valentino, essendo nato il 5 ottobre del 1980. Iniziò a gareggiare in Inghilterra sui trial, mostrando da ragazzino un forte interesse per il motocross.

L’inglese vinse il campionato nazionale juniores classe 100 nel 1992. I suoi genitori lo portarono sull’asfalto delle piste l’anno successivo e, nel 1995, James si aggiudicò il campionato junior di velocità nel 1995. A soli 17 anni gareggiò nel campionato inglese Superbike, dove si fece notare per il suo stile di guida già cattivo e molto preciso. Nel suo anno d’esordio arrivò terzo, facendo capire a tutti che una stella era nata. Un giovane con tanta voglia di emergere e anche con la passione per il pianoforte. Per tale motivo in pista, tra i colleghi, era definito “il pianista”. Una volta maggiorenne il centauro di Sheffield esordì nel campionato mondiale Supersport in sella ad una Honda CBR 600F del team Castrol Honda, ottenendo alla fine un diciottesimo posto nel 1998 e un undicesimo posto nel 1999 nella classifica finale.

Il giovane iniziò a gareggiare nel 2000 nel campionato britannico Superbike, ma un brutto infortunio limitò la sua ascesa. Nel 2003, in sella alla Ducati 998F02, conquistò la sua prima vittoria ad Oschersleben dopo un testa a testa da brividi con Neil Hodgson. Vincitore del campionato mondiale Superbike nel 2004 con la Ducati e nel 2007 alla guida della Honda CBR 1000RR, il rider divenne uno dei più conosciuti del mondiale SBK. Nel 2008 ebbe l’occasione di arrivare in MotoGP, ingaggiato dal team Tech 3, come compagno di squadra di Colin Edwards. Toseland non si lasciò sfuggire la chance, andando anche a punti in tantissime corse. I suoi migliori risultati arrivarono Qatar, Spagna, Italia, Catalogna, San Marino e Australia con apprezzabili sesti posti. Chiuse la sua prima stagione in top class all’undicesimo posto con 105 punti.

MotoGP, l’elogio a Valentino Rossi

Dopo una prima annata di alto profilo, l’inglese fu confermato dalla Yamaha anche nel 2009. In Olanda, Gran Bretagna e Indianapolis riuscì, nuovamente, ad arrivare al sesto posto. Toseland concluse il suo secondo e ultimo anno in MotoGP con 92 punti. La casa di Iwata annunciò la sua partecipazione al campionato mondiale Superbike con una Yamaha YZF-R1 del team Yamaha Sterilgarda per la stagione 2010. L’esperienza con la casa giapponese non fu esaltante. Il suo ritorno in SBK fu caratterizzato da qualche sporadico piazzamento sul podio. Dopo aver sperimentato anche la BMW nel 2011, decise di appendere il casco al chiodo, a seguito di un problema irreversibile all’articolazione del polso destro, causato da una brutta caduta in un test ad Aragon.

Uno dei momenti più belli della carriera del rider inglese è stato in MotoGP. In Yamaha Toseland ebbe modo di conoscere e sfidare il numero 1 della casa di Iwata. In quelle annate VR46 era, assolutamente, inavvicinabile. Nel 2009, infatti, il Dottore vinse il suo ultimo titolo mondiale in top class. “Oh mio dio, non dimenticherò mai le corse di Valentino Rossi – ha dichiarato Toseland al magazine Crash.net – conosco in prima persona (le difficoltà di andare su nuovi circuiti ndr) ho corso contro Valentino a Phillip Island e anche a Sepang, oh mio dio!” Il pilota è ancora emozionato per quel periodo e per quelle battaglie. Tracciati meravigliosi, ma lo spettacolo in pista lo regalarono i centauri. Petrucci come Valentino Rossi? La sua è una manovra da urlo al Cavatappi di Laguna Seca (VIDEO).

Toseland ha spiegato: “Non dimenticherò mai l’esperienza di correre con lui a Phillip Island nel 2008 e non dimenticherò mai la sensazione di non poterlo vedere dopo tre curve a Sepang. E di arrivare a mezzo secondo da quei ragazzi su un circuito in cui non ero mai stato prima”. La stessa cosa potrà riaccadere al pilota turco Toprak Razgatlioglu, campione del mondo SBK 2021, se dovesse passare in Yamaha nella prossima stagione. “Non ho sommato quante piste non è stato Toprak, ma devono essere sei o sette, come è stato per me. Onestamente, per le squadre questo è il punto di svolta più grande. In Moto2 (i giovani piloti ndr) sanno tutto, hanno l’esperienza su tutti questi circuiti e in quel momento possono concentrarsi sull’abituarsi alle gomme o sul dispositivo dell’altezza da terra. Qualunque cosa sia, è molto meno rischioso per i team e sponsor. Come hai detto, se è difficile per Raul Fernandez, allora sarà dura per qualcuno che non conosce nemmeno il circuito”, ha concluso Toseland.

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